"Ma è possibile che non guardi mai dove vai??" gli disse.
E lui, ridacchiando "Veramente quello che è volato giù dal pulman non sono mica io."
"Ma vaffanculo!" rispose lei ridendo a sua volta.Cinque minuti dopo li ritroviamo a camminare per le vie del centro l'uno affianco all'altra, come se si conoscessero da sempre.
"Sai che ho dovuto cambiare lo schermo del cell per colpa tua?"
"Ops, scusami tanto."
"Ora come minimo mi offri qualcosa al bar" e gli fece l'occhiolino.
"Se proprio devo..." disse lui, ma in realtà non sperava in meglio.
"Devi." col suo solito fare da acida.Dentro la testa di lei c'era una specie di battaglia: da una parte si sentiva in colpa perché era con quello sconosciuto, praticamente, invece che essere col suo ragazzo. Ma dall'altra c'era qualcosa che le diceva che essere lì in quel momento era la cosa giusta...
Nella testa di lui, invece, era come se ci fosse stata un'esplosione. Non ci capiva più nulla, era totalmente preso da lei. Eppure di solito era un tipo tranquillo, riservato al limite della timidezza, e soprattutto non si faceva (quasi) mai prendere dalle emozioni. Ma ora l'unica cosa che gli passava per la testa erano proprio quelle...
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Bruci dentro
RomanceUn lui e una lei. Un incontro casuale. Una scintilla che si accende. Scoppierà l'incendio o verrà soffocata...?