Capitolo 4

472 33 0
                                    

<<Buonanotte.>>.
<<'notte,Jack.>>.
Jack mi stampa un bacio sulla fronte ed io vado nella camera degli ospiti per prepararmi a dormire.
La mia testa è ancora piena di pensieri alquanto strani.
Nelle mie orecchie rimbombano ululati e voci che somigliano a quelle di Lucky.
Mi svesto.
La casa è silenziosissima.
Decido il pigiama da mettere,dato che ne ho portati un po'.
Mi sto infilando i pantaloni,quando,improvvisamente, salta la corrente.
Rimango da sola,al buio.
Il vento ricomincia a soffiare,al di fuori della grande villa.
Sento dei passi.
Mi ricordo l'avviso di Jack.
Puó essere pericoloso.
I passi sono leggeri,come quelli di Jack,ma,man mano che si avvicinano,si fanno piú pesanti.
Il mio cuore accelera.
Gli scuri sbattono sulle finestre e la camera si fa piú buia.
Mi giro per riaprirli,per far entrare luce.
Apro le finestre ed il vento invade la stanza.
È fortissimo e riesco a malapena a far rientrare i raggi della luna.
Chiudo e finisco di vestirmi.
Ma i passi non si sono fermati.
I passi continuano,sono a pochi metri dalla porta.
Vado in bagno,sperando sia un sogno.
Mi lavo i denti e rientro in camera.
Vedo un ombra,fuori dalla porta.
I passi non cessano.
Non oso aprire la porta.
Perchè i genitori di Jack non ci sono?
Ed i camerieri?
Puó essere pericoloso.
Sento la maniglia abbassarsi.
La porta si apre cigolando.
Non vedo alcuna mano sulla maniglia.
Il buio mi impedisce di vedere.
Accendo la torcia.
La alzo tremante.
Ma non vedo nessuno.
Lo spazio davanti alla porta è vuoto.
Sento un'altra porta sbattere.
Spengo subito la torcia.
Chi è?
Sono tentata di andare in camera di Jack,ma non voglio disturbarlo e non voglio certo vedere cosa c'è,lí fuori.
Un tuono mi fa sobbalzare e mi fa quasi urlare,per lo spavento.
La pioggia ha ricominciato a picchiettare sul tetto e sulle vetrate.
Il suo eco si sente in tutta casa.
Sgattaiolo verso la porta,ma sento altri passi e mi fiondo verso il letto.
Prima di sdraiarmi,peró,un lampo illumina la stanza ed un sorriso inquietante compare,nel buio piú assoluto.
Ora,sono sicura che lui non sia Jack.
È pericoloso.
È pericoloso.
Elsa va a letto.
Il letto è tra me ed il sorriso.
Quando mi avvicino,peró,scompare.
Il cuore mi fa male,dalla velocità a cui sta andando.
Mi guardo intorno furtivamente e riecco la porta che si chiude,senza sbattere,stavolta.
La pioggia non fa che aumentare ed il vento diviene sempre piú violento.
Gli alberi del giardino si piegano,sotto la forza dell'aria.
Prego in silenzio che cessi questo momento,il prima possibile.
Cerco la chiave del bagno,ma non la trovo.
Devo chiudermi in bagno.
Continuo a cercarla.
Dove l'ho messa?
Il sangue mi pulsa nelle orecchie.
Mi butto sul letto ed ascolto,in silenzio,chiudendo gli occhi.
Il lenzuolo non basta a coprirmi.
Riapro gli occhi,per prendere la coperta.
Lo sguardo mi ricade sullo specchio di fronte a me.
Dietro di me,scorgo un ragazzo,alto,abbastanza esile,con capelli bianchi ed occhi nerissimi.
Il suo sorriso sembra quello di un serial killer pronto a colpire.
<<Buh.>>.

Mezzosangue dentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora