Anna's POV
Un altro giorno si era presentato, e la mia voglia di alzarmi da quel comodo letto era pari a zero. Ero la dormigliona di famiglia. Così mi chiamava mio padre. Come al solito mi ero svegliata prima che il suono della sveglia cominciasse ad sovrastare il silenzio della stanza. A mala voglia scesi dal letto e uscì dalla mia stanza. Erano le cinque circa. Non era stata la mia notte migliore quella. Le parole di mia sorella erano più forti di quel silenzio che governava la casa. Mi diressi in cucina cercando i biscotti al cioccolato di mamma. Li trovai subito nella mensola sopra il forno. Afferrai il sacchetto e ritornai in camera. Alzai di poco le persiane e tornai a sedermi sul letto. Cominciai a mangiare. Ma neanche il dolce allo stesso tempo amaro sapore del cioccolato riusciva a distrarmi dal pensiero di mia sorella.
Le sue parole erano davvero preoccupanti. Avevo il terrore che potesse fare una delle sue stupidaggini. Tutti in famiglia sapevano che Alyn era una persona estremamente irascibile e impulsiva. Era capace di tutto.
"Non riesco più a sopportare tutto, Anna. Tu per prima dovresti supportarmi, invece no! Sei come tutti gli altri, mi volti le spalle perché pensi che io sia pazza, pensi che le mie siano soltanto sceneggiate. SEI COME TUTTI GLI ALTRI!"
La voce furiosa e incontrollata, i suoi occhi delusi e, allo stesso tempo furiosi, mi apparvero davanti. Ero stata davvero una stupida a non reagire. Non ci avevo provato, neanche ci avevo tentato, a smentire le sue accuse nei miei confronti. L'unica cosa che avevo fatto era stata uscire dalla sua camera e lasciarla lì da sola, mentre piangeva per la rabbia che si era insinuata in lei.
Il nostro era un legame molto forte, fin da quando eravamo piccole. Lasciai perdere i biscotti e cercando di non fare rumore, con passo felino, entrai in camera di mia sorella Alyn. Ma ne uscì dopo poco secondi rendendomi conto che Alyn non aveva dormito a casa quella notte. Il suo letto non era disfatto, e la camera era in ordine, come se non ci avesse messo piede. Subito pensai ad un'altra delle sue fughe da casa. E non era la prima volta. Ma sentivo che quell'allontanamento non era come le atre volte.
E se si fosse allontanata per sempre?
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Letters #Wattys2018
General Fiction-Mi ci vorrà un po' di tempo per tornare ad essere felice. Ma ce la farò. In fondo ho solo 17 anni, ho ancora un lungo percorso davanti a me. Stai pur certo che non ti dimenticherò mai. È una promessa , e io le mantengo sempre le promesse- Alyn scom...