L'ora di Musica

Capitolo 2

Appena entro nell'aula tutti i banchi sono pieni e la prof. è già arrivata. Perfetto!
-Signorina Brooke, si può adare a sedere affianco a O'Brien- dice la prof, e un ragazzo in terza fila alza la mano. Vado affianco a lui e mi siedo. -Sono Dylan, tu?- chiede.
-Allyson Christina Brooke- dico sistemandomi. La prof. inizia a spiegare il programma e quel ragazzo... come si chiama? Dy, Djan, Dylan! Comunque dicevo... il ragazzo la ascolta attentamente. Ma cosa c'è da ascoltare? Perché dovremo studiare questa materia? Decido di alzare la mano. -Dica Signorina Brooke. -
-Perché mai dovremo studiare Musica? La musica si ascolta, si scrive, si compone non si impara o si studia- dico esprimendomi.
-Questa si che è una vera domanda. Come stavi dicendo prima, la musica si compone, si ascolta ecc... ma per ascoltarla non ci servono solo un paio di cuffie, le orecchie, un Mp3 o un cellullare e una canzone. Sai cosa ci serve?-  -Emh... la capacità di capire cosa vuole esprimere l'artista?- chiedo un po' insicura
-Vai avanti. Dicci tutto quello che pensi - dice sorridendomi la prof.
-L'artista non compone musica solo per farla ascoltare,ma vuole essere capito, vuole trasmetterci qualcosa e solo ascoltando attentamente capiamo cosa realmente significhi una canzone. Amiamo tanto canzoni straniere che non proviamo a tradurre, ma le amiamo solo per la voce del cantante, o per il ritmo, perché solo se capisci cosa dice il testo deduci se ti piace o no. Ma non ci vuole studiare per comprendere il testo di una canzone- -Noi non studiamo. La materia si chiama musica, no? Bene, allora ascoltiamo musica, e dopo aver ascoltato attentamente la canzone ne discutiamo in classe. È tutto qui. - risponde la prof. -A te piace la musica?- mi chiede. -No- rispondo fredda e distaccata, senza far trasparire alcuna emozione. I miei genitori mi hanno insegnato che la musica è per i perdenti, per le persone che non sono dell'alta società.