<<Sicuro di non aver dimenticato niente?>> gli domandò Benjamin, lanciandogli uno sguardo ridente, ricco di ironia. Walter esibì uno dei suoi migliori sguardi fulminei. <<Okay, va bene. Ho capito.>> disse Ben, rispondendosi da solo. Dopo un'intensa pausa, Walter distolse finalmente lo sguardo dal suo e si rivolse alla signora Willow. Fissò i suoi occhi di un azzurro chiarissimo in quelli della vecchia signora, color verde smeraldo. <<Arrivederci, signora Willow.>> le disse, chinandosi per abbracciarla. La sua madrina gli cinse il collo con le braccia, come tanto tempo prima lui da bambino aveva fatto con lei. <<Ci rivedremo.>> le disse in un sussurro, per farsi sentire solo da lei, ma invano. Benjamin lo sentì, eccome. A quel punto si staccarono per scambiarsi uno sguardo intenso. Lei non gli disse niente. Bastavano i suoi occhi scintillanti affinché lui capisse. I rintocchi del Big Ben li separarono risuonando per tutta Londra e Walter si rese conto che era davvero tardi. Il treno sarebbe partito di lì a poco. Afferrò la valigia adagiata sul pianerottolo e lo stesso fece il suo amico. Scesero gli scalini che li separava dalla strada affollata e superarono le inferriate nere, tipiche di Londra. <<Arrivederci, figli miei! >> Walter si voltò di scattò, imitato subito da Ben. La signora Willow era ancora lì, sull'ultimo scalino, ad agitare una mano in segno di saluto. I due giovani risposero con calore, soprattutto il più alto tra i due. Walter si rese conto per la prima volta che lei lo considerava suo figlio più di quanto lui la considerasse sua madre. Poi si voltarono e quel paio di occhi color verde smeraldo li perse tra la folla.
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Futuri Ricordi
Short StoryQuesta storia ha un inizio e una fine. Ma nessuna delle due è presente in questa breve parte che leggerete. Vi invito soltanto a leggerla come quando immergete il corpo nell'acqua bollente, dopo una lunga e fredda giornata invernale: lentamente e co...