Capitolo 32

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Sento il rumore della macchina di Louis che si ferma sul vialetto di casa e corro alla finestra a sbirciare. Lo vedo scendere, chiudere la portiera davanti e aprire quella dietro. Prende una busta abbastanza grande ed un cartone di pizza gigante, sorrido nel vederlo mentre fa fatica a chiudere lo sportello e successivamente la macchina. Dopo varie imprecazioni riesce e si incammina verso casa. Ho tanta ansia e le mani che tremano. Vado in salone e apro già la porta. Dopo pochi istanti lo vedo salire gli scalini del portico e rimane sorpreso vedendo la porta di casa aperta
"H Haz" ha la voce che gli trema ed entra, andando subito in cucina per posare il cibo, sistemando il gelato nel congelatore e tutto il resto sul tavolo. Mi chiudo la porta alle spalle e lo raggiungo
"Ho sentito il rumore della macchina e ho aperto la porta" rispondo non sapendo che altro dire
"Sei affamato? Ho portato tanta roba" si avvicina a me, che sono fermo sulla soglia della cucina. Io non mi muovo, non ne ho il coraggio
"Si, molto. Oggi a pranzo ho mangiato, ma ho vomitato tutto, quindi ho tanta fame"
"Che hai? Stai male?" Si ferma ad un passo da me e allunga una mano verso il mio viso, d'istinto chiudo gli occhi e la sua mano mi accarezza delicatamente una guancia
"Mi manchi Haz. Dio, mi manchi così tanto" apro gli occhi e vedo i suoi pozzi blu lucidi, è sul procinto di piangere
"Non voglio parlare di questo, Louis. Ho bisogno di dirti una cosa" mi allontano da lui sedendomi al tavolo della cucina. Apro il cartone della pizza e ne prendo una fetta, rigorosamente ai peperoni. Sono affamato
"Hai ragione, scusa. Di cosa vuoi parlarmi?" Mi guarda mangiare e sorride. Mi porto una mano sul viso pensando di avere qualcosa che non va. Lui se ne accorge e scuote la testa
"Sorrido perché sei bellissimo, mi mancava vederti mangiare. Ti sta bene questo nuovo taglio, i ricciolini sono spariti ma stai comunque divinamente" vorrei non arrossire ma non ce la faccio, è più forte di me, così abbasso lo sguardo finendo la mia fetta. Nel frattempo anche lui ha iniziato a mangiare
"Ho pensato molto a questa cosa, Louis e sono arrivato alla conclusione che non sia giusto tenerti all'oscuro. Sei uno stronzo e mi hai ferito, è vero, ma ciò non toglie che il bambino che porto in grembo è anche tuo figlio". Forse non dovevo dirglielo così, ma il tempismo non è il mio forte. Non so preparare discorsi e con le parole non ci so per niente fare. Il liscio, per poco non si strozza con la pizza, strabuzza gli occhi e cerca di prendere aria. Preoccupato mi alzo dalla sedia prendendogli un bicchiere d'acqua, porgendoglielo
"Scusa Louis, non volevo dirtelo così, ma sai bene che formulare un discorso decente, quando sono agitato, non è il mio forte" prende un sorso d'acqua tossendo
"Louis, respira, mi stai facendo preoccupare" il castano beve tutta l'acqua presente nel bicchiere e continua a guardarmi
"Era il nostro sogno avere un bambino. Ed io ho rovinato tutto" sussurra, portandosi una mano sul viso. Io non dico nulla, rimango vicino a lui, sedendomi sulla sedia accanto
"Sei incinto. Dio mio, è bellissimo, Harry. Sono contentissimo. È la notizia più bella che potessi darmi, soprattutto in questo periodo orribile. Da quanto tempo lo sai? Di quanti mesi sei? È per questo che i giorni scorsi sei andato in ospedale?" Mi inonda di domande strappandomi un sorriso. Tipico di Louis, quando è agitato parla a raffica
"Calmati e respira. Lo so da un mese, l'ho scoperto quella mattina che.." mi zittisco all'istante non riuscendo a continuare e lui capisce a quale giorno mi riferisco. Mi guarda ma io distolgo subito i miei occhi dai suoi
"Ho decisamente rovinato tutto. Non ci credo, tu eri venuto a casa prima per darmi quella notizia ed io.. Io.. Harry, mi dispiace. Non so davvero come farmi perdonare. Te l'ho spiegato, è stato un periodo pieno di dubbi, non capivo se stavo con te per abitudine o perché c'era ancora amore. Mi era venuta questa stupida idea di non voler stare più con te. Ho sbagliato Haz, dovevo parlartene, dovevamo trovare una soluzione insieme. Quella mattina ero uscito prima di casa, tu dormivi ancora. Ho passato ore a camminare finché ho deciso di andare in un bar. Nonostante fosse presto, ho bevuto tantissimo e alla fine mi sono trovato a portare uno sconosciuto in casa e farci sesso nel nostro letto. Mi sono sentito uno schifo Haz, soprattutto quando ho visto i tuoi occhi, spenti, delusi, vuoti."
"I io.. quella mattina, quando mi sono svegliato e non c'eri, non stavo già bene, erano un po' di giorni che non ero al massimo, ma tu non te ne eri nemmeno accorto. Sono andato a scuola ma, alla terza ora, mi sono fatto sostituire, non ce la facevo. Sono corso dal dottor Robbins perché avevo un sospetto e lui me l'ha confermato. Ero felicissimo, Lou, la prima cosa che ho fatto è stata correre a casa, volevo prepararti una sorpresa per quando saresti tornato dal lavoro e invece.." Devo fermarmi per via dei singhiozzi. Allunga una mano verso la mia e la stringe, faccio un respiro profondo e continuo
"Mi é crollato il mondo addosso Louis, eri il mio tutto. Non avrei mai e poi mai pensato potessi farmi una cosa del genere. Mi sarei aspettato un tradimento da qualsiasi altra persona ma non da te" piango come un disperato. Sapevo sarei crollato davanti a lui. Mi tenevo dentro tutto questo da tanto tempo
"Non piangere Haz. Se potessi tornare indietro non ti tradirei mai. È stata la debolezza di una volta. Ho capito che ti amo più di prima, non è mai stata abitudine con te. Potrai mai perdonarmi?"
"N non lo so Louis. Non adesso, magari col tempo riuscirò a vederti solo come il padre di mio figlio e non più come l'uomo che mi ha spezzato il cuore. Riuscirò a rifarmi una vita senza pensare costantemente a te" dopo la mia ultima frase strabuzza gli occhi e si asciuga una lacrima scesa dai suoi meravigliosi occhi blu
"T tu vuoi rifarti una vita senza di me? Non mi darai mai una seconda possibilità?"
"Ora come ora no, Louis, mi dispiace"
"Dispiace più a me credimi" l'atmosfera che si è creata non mi piace, decido così di raccontargli un po' delle due ecografie che ho già fatto
"Sono di due mesi, circa 8 settimane. Ho fatto due ecografie, mi hanno accompagnato Liam e Niall. Vedere nostro figlio sullo schermo è stata un'emozione grandissima. È una piccola pallina bellissima. Sai il dottore mi ha spiegato che il primo mese il bambino, che è ancora embrione, misura 8 millimetri. In questo periodo si forma parte del cervello e anche occhi, orecchie e naso cominciano la loro formazione. Gli occhi hanno il colore e le orecchie hanno i canali uditivi. Iniziano ad abbozzarsi braccia e gambe e comincia anche lo sviluppo del cuore e di altri organi come la milza e il pancreas. Il cordone ombelicale è completo. Alla sesta settimana misura 13 millimetri. Si stanno formando le dita, e la punta del naso invece è completamente formata. Ha anche i primi riflessi come lo stringere e il succhiare e si sente il battito del cuore. L'ho sentito ed è bellissimo. Ho pianto come uno stupido. Alla settima settimana il nostro bambino non è più embrione ma feto. E' lungo circa 2 centimetri e pesa 2 grammi. Il viso assume un aspetto umano e il collo collega la testa al corpo. In questa settimana ha inizio anche l'ossificazione dello scheletro. L'ultima volta che ho fatto l'ecografia, nostro figlio era nell'ottava settimana quindi misura 4 centimetri e pesa tre grammi. Gli occhi si sono spostati al centro della faccia e si formano le prime papille gustative. La testa costituisce metà del corpo e lo stomaco è grande, mentre braccia e gambe sono piccole. Sta crescendo in fretta" durante la mia lunga spiegazione era attentissimo. Mi ascoltava interessato e sorrideva emozionato ad ogni parola
"Quindi sta bene? È sano?"
"Si, pallina sta benissimo. È sano"
"Pallina?" Domanda ancora con il sorriso sulle labbra
"Mmh mmh, la mia pallina. È così piccolo che lo sembra, è la prima cosa che ho pensato appena l'ho visto"
"Pallina, mi piace" annuisco e riprendiamo a mangiare nel più assoluto silenzio. Ho così tanti pensieri in testa che a momenti scoppia. Come vorrei che fosse tutto più semplice. Che ci fossimo solo io, lui e il nostro bambino, e invece adesso della famiglia che ho sempre desiderato c'è solo l'ombra di un ricordo. Finisco di mangiare la mia pizza e decisamente meno affamato riprendo a parlare
"Ho detto a mia mamma della gravidanza. È entusiasta di diventare nonna, un po' meno di quello che è successo fra di noi. È delusa da te Louis, nessuno se l'aspettava, ma inutile continuare a parlarne, tanto quello che ci sta male sono io"
"Ti sbagli Harry, ti sbagli di grosso!! Anche io ci sto male, malissimo. Ho perso te, il bambino, ho perso tutto. Non valgo nulla senza di te, sono un uomo distrutto."
"Dovevi pensarci prima" reprimo un singhiozzo non riuscendo a guardarlo negli occhi. Mi fa male trattarlo così ma non posso fare altrimenti, sono davvero distrutto per potermi preoccupare di far stare bene lui, alla fine questa situazione è solo colpa sua
"Dimmi cosa posso fare Haz, ti prego" ha la voce che trema e le lacrime che pian piano stanno scendendo dai suoi occhi. Odio vederlo triste, vorrei abbracciarlo e dirgli che tutto si aggiusterà, ma non posso dirgli una cosa che ora come ora non penso e non so se succederà
"Nulla, Louis, non c'è nulla da fare per me. Puoi prenderti cura di tuo figlio però, con lui sarai un padre fantastico, sono sicuro di questo"
"Mi prenderò cura di lui finché non nascerà e dopo lo farò ancora meglio. Sarò per lui quello che non sono stato per te". Sorride asciugandosi le lacrime con la mano e allunga l'altra verso la mia pancia, ma all'ultimo la ritira indietro
"Puoi, puoi salutare pallina se vuoi" gli dico sforzando un sorriso
"Posso davvero?" Annuisco e lui si avvicina a me un po' di più, posando la sua mano delicata sulla mia pancia
"Hey pallina! Sono il tuo papà! Si sta bene lì dentro, vero? Non vedo l'ora di averti fra le braccia. Ti abbiamo desiderato così tanto e adesso che ci sei è tutto più bello. Mi dispiace di aver rovinato tutto. Cercherò di essere per te un buon padre" durante il suo discorso ha regalato carezze circolari a tutta la pancia e adesso abbassa il viso lasciandoci un piccolo ed impercettibile bacio sopra. È un'emozione indescrivibile vederlo parlare alla pancia, è la scena che ho sempre voluto vedere, peccato non in queste circostanze, quando tra noi sta andando tutto a rotoli
"Potrei vedere le foto delle due ecografie?"
"Certo, te le prendo" faccio per alzarmi ma mi blocca
"Non preoccuparti, riposati. Me le prenderai dopo."
"Tra due settimane ho l'ecografia del terzo mese. Se vuoi, puoi venire" non so se è la cosa giusta da fare ma voglio che non si perda nulla di suo figlio, ha sbagliato con me, pallina non c'entra, ha diritto ad entrambi i genitori
"Ovvio! Certo che voglio venire! Amerei esserci!" Il suo viso ha ripreso colore e questo mi fa piacere. È una situazione brutta per entrambi ma per nostro figlio troveremo un compromesso
"Ti farò sapere meglio l'ora, un paio di giorni prima"
"Posso chiamarti in questi giorni? Voglio assicurarmi che tu e il bambino stiate bene" sospiro prima di annuire
"Vuoi il gelato? Io ho ancora fame. Da quando aspetto pallina non smetto mai di mangiare e ho continue voglie"
"Lo prendo io il gelato, stai seduto, tu". Si alza prendendo il gelato e due cucchiai
"Mangi dalla vaschetta, vero?" Conosce tutte le mie abitudini. Prima di essere una coppia eravamo migliori amici abituati l'uno alla presenza dell'altro sempre, non potevamo stare separati a lungo.
"Vuoi qualcos'altro?"
"Non preoccuparti Louis, siediti e mangiamo il gelato"
"Ti va se ci spostiamo sul divano? È più comodo per te" alzo gli occhi al cielo per il suo eccesso di preoccupazione, ma non posso negare che le sue attenzioni mi facciano piacere
"Stai andando a lavoro?" Domanda mentre ci spostiamo sul divano
"No. Il dottore mi ha detto di stare a riposo, dovrò rimanere a casa per tutta la durata della gravidanza. Questo mese mi sono lasciato un po' andare e sono stato male, non voglio succeda di nuovo. Proteggerò pallina ad ogni costo" affondo il mio cucchiaio nel gelato, portandolo alle labbra, se non fossi incinto non mangerei il gelato alla crema
"Non voglio succeda qualcosa a pallina per colpa mia. Prenditi cura di lui. Ti prometto che lo farò anche io"
"Hai sbagliato con me Louis non con nostro figlio. Te lo ripeto, sono convinto farai un buon lavoro con lui. Sarai perfetto"
"Adesso capisco la richiesta di gelato alla crema."
"Altrimenti non l'avrei mai mangiato" ridacchio prendendo un altro cucchiaio
"Magari a pallina piace"
"Direi di si, considerando che continuo a mangiarlo" sorride sbadigliando, smettendo di mangiare
"Ti ho fatto venire qui all'improvviso, sarai stanco. Come sta andando a lavoro?"
"Non preoccuparti, sono contento di essere qui. Non potevi darmi notizia migliore, davvero Haz. Grazie per questo meraviglioso regalo. A lavoro è tutto pesante. Siamo tutti presi da questo caso difficile, è intervenuto anche l'FBI" Louis ama il suo lavoro. Fin da bambino voleva diventare un poliziotto e dopo il diploma ce l'ha fatta, è riuscito ad entrare in polizia e adesso è un valido e promettente agente
"Non stancarti troppo, però. Ultimamente stai poco a casa, passi tutto il tuo tempo in commissariato, sai, Zayn mi accenna qualcosa". Zayn vive con Louis da un po', le cose tra lui e Perrie sembrano non volersi mettere a posto. Il pakistano non sa che aspetto un bambino, ci sentiamo sempre, ma lo vedo poco, preferisce stare con Louis, e a me va bene così, non mi piace saperlo da solo, o meglio, con qualche estraneo a caso. Ogni volta che parliamo mi informa sempre di ciò che fa il liscio, dice che sta malissimo e passa tutto il tempo in commissariato. Pensavo stesse esagerando, ma vedendo Louis stasera, so che le cose stanno esattamente come le ha descritte Zayn. Si vede che sta male, lo percepisco, lo conosco meglio di quanto conosco me stesso e so per certo che si è pentito sul serio di quello che ha fatto. Nonostante questo però non riesco a perdonarlo e farmene una ragione, non posso dimenticare così di punto in bianco.
"Preferisco passare meno tempo possibile a casa. Tutto mi parla di te, tutto mi ricorda di noi e di quando eravamo felici. Il lavoro mi aiuta a tenermi occupato e a non pensare. Cerco sempre di fare turni lunghi e rimango al commissariato, ogni giorno, più del dovuto. Domani ad esempio, ho il turno di mattina fino a sera. Mi sono offerto di sostituire Daniel." Lo guardo senza farmene accorgere e lo vedo asciugarsi gli occhi con il dorso della mano. Che situazione di merda
"Devi riposarti, Louis. Da quant'è che non dormi decentemente? Guardati. Sei magrissimo, trascurato e hai delle occhiaie pazzesche" so che non è un mio problema, che dovrei far finta di nulla e fregarmene, ma non posso! È comunque l'uomo che amo e vederlo così mi fa ancora più male, anche se tutto questo l'ha creato lui
"La mia salute non è importante. Prenditi cura di te e di pallina, siete voi l'unica cosa che conta" dopo il suo ennesimo sbadiglio mi accorgo che si sta facendo tardi
"Louis è tardi, vai a casa. Sei distrutto" prendo la vaschetta di gelato ormai vuota e i cucchiai, alzandomi dal divano. Getto i residui nel cestino e sistemo le posate in lavastoviglie. Mi ricordo delle foto delle ecografie da dare a Louis e vado in camera a prenderle. Ritorno subito dopo, lo trovo all'in piedi davanti alla porta, e gli porgo le due ecografie
"Queste sono le foto delle due ecografie. Si vede solo una piccola pallina nella prima e l'abbozzo di un corpicino nella seconda. Questo è nostro figlio" le osserva come se fossero la cosa più preziosa del mondo. Ha gli occhi che gli brillano
"È così bello!" fa per ridarmi le foto ma scuoto la testa
"Tienile, puoi farle vedere a Zayn se vuoi e alla tua famiglia."
"Lo farò, grazie davvero. Prima che vada, hai bisogno di qualcosa? Non so, hai strane voglie? Devo andare a comprarti qualcosa?"
"No tranquillo, ho i muffin, le caramelle e altre mille cose che mi hanno portato Liam e Niall"
"Allora io vado. Se per caso avessi bisogno di qualcosa più tardi, non esitare a chiamarmi. So che mi odi, ma fallo per il bambino. Voglio essere presente" devo reprimere la voglia di abbracciarlo, così mi limito ad alzare le spalle e a seguirlo alla porta
"Lo farò. Tu però promettimi che dormirai e non ti stancherai troppo"
"Va bene, se è quello che vuoi, lo farò. Posso salutare pallina prima di andare?"
"Sei suo padre Louis, certo che puoi farlo" si inginocchia all'altezza della mia pancia lasciandoci sopra alcuni bacini
"Buonanotte amore mio! Sono sicuro che presto riconoscerai la mia voce, mi piace parlarti. Lo farò spesso, te lo prometto. Non far stancare papà Harry. Ciao pallina" un ultimo bacio alla pancia e si alza poggiando la mano sulla maniglia della porta
"Allora vado, ti chiamo domani per sapere come state tu e pallina. Grazie di tutto."
"Grazie a te per la cena" vorrei urlare e spaccare tutto! Odio questa formalità e questa freddezza, odio questo periodo e odio lui per averci messo in questa situazione
"Buonanotte Harry"
"Notte Louis" un piccolo sorriso, apre la porta di casa e lo vedo andare via. Ora che sono solo mi permetto di crollare e cacciar fuori tutte le lacrime. La cosa che odio più di tutte è non averlo con me.

|angolo di bi|

Ammetto che quando avevo pensato all'incontro non credevo uscisse così. Scusate se è troppo lungo ma non riuscivo a smettere di scrivere. C'erano tante cose da dire, da chiarire. Le parti che ho spiegato della gravidanza sono tutte attendibili, mi sono informata e mi piaceva l'idea che Harry spiegasse a Louis le cose che si era perso nelle due ecografie.
La situazione tra i due non è delle migliori. Si vede un Louis pentito e distrutto, ma felice di diventare padre e un Harry che nonostante l'amore che prova nei confronti del liscio non riesce a perdonarlo.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate! 😘

Sorry ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora