Chapter 1.

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La sveglia segna le 7.13.
È una fredda mattina di dicembre e, qui al nord in particolare, il freddo si sente parecchio.
Mi rotolo nel letto, fino ad arrivare al comodino e controllo le notifiche del cellulare.
'Nuovo messaggio da: Mel
-ti va di andare in città a prendere qualcosa e fare shopping?'
Mel è la mia migliore amica. Ci siamo conosciute appena mi sono trasferita qui a Blackrock, 5 anni fa. È stata la mia prima amica. Certo, ci sono stati litigi e incomprensioni, ma abbiamo sempre chiarito, e siamo sempre tornate più forti di prima.
'Sì, certo, ci vediamo alla fermata per le 10?' rispondo.
Eravamo in vacanza da circa 3 giorni, ma a me piaceva alzarmi presto, indossare la mia vestaglia di lino, e scendere giù a fare colazione con una tazza di latte e i miei cereali preferiti. C'è un silenzio tombale. Ma io amo il silenzio. Amo sentire il rumore dei miei pensieri.
I miei genitori non sono quasi mai in casa, lavorano dalle 6.30 del mattino alle 5.30 del pomeriggio, ma io non mi sono mai sentita sola. Cerchiamo di passare più tempo possibile insieme, tra serate in famiglia e uscite durante i sabati.
Rimango un po' seduta al tavolo della cucina, con la tazza vuota, a guardare l'episodio di 'Phineas & Ferb'. Ho 17 anni, ma quello rimarrà sempre il mio cartone preferito, sin da quando sono piccolina; mi è sempre piaciuto vedere le avventure di quei due.
Spengo la tv e salgo le scale. Mi faccio una doccia calda, mi lavo i denti e mi lavo la faccia. Poi torno in camera, mi vesto e mi metto il mascara. Non amavo truccarmi, lo facevo di rado, e guardandomi nello specchio mi piacevo. Insomma, perché cambiare ciò che già ti piace?
Controllo le notifiche sul telefono.
Qualche like su Instagram e un messaggio di Mel dicendo che l'orario per lei era okay.
Sono le 8.40.
Mi vesto e scendo giù in strada. Mi piace stare un po' per conto mio con le cuffiette e il vento tra i capelli.
Oggi non piove, è una bella giornata, nonostante le basse temperature. Ma abitare a Blackrock vuol dire anche questo, abituarsi a tutte le temperature.
E a me il freddo è sempre piaciuto.
Ero seduta sul ciglio della strada, cuffiette nelle orecchie e musica al massimo. Quando sento qualcosa sfiorarmi le spalle.
Era qualcosa di caldo. Non faccio in tempo a girarmi che mi accorgo di cosa sta per succedere. E non succedeva da molto, molto tempo.

the boy on the streetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora