1. I'm not okay

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Un colpo.
Poi un altro, con più forza, accompagnato da brevi sospiri di rabbia, di dolore, di sfogo. Colpì di nuovo, sempre più forte, e continuò finchè non sentì la mano scricchiolare.
Aveva gli occhi rossi di lacrime, il viso rosso di rabbia e le nocche rosse di sangue.
Sputò sul pavimento, fissando il muro della sua camera, pieno di piccoli segni nella vernice bianca lasciati dalle sue stesse mani chiuse in un pugno, quelle che in quel momento si stava lavando per alleviare il dolore.
Le note di "I'm not okay" risuonavano con violenza nella stanza: quella canzone esprimeva esattamente quello che provava, quasi come se lo capisse, anche se di certo nessuno poteva farlo.
O almeno così pensava lui.
Fece scorrere l'acqua fredda del lavandino sulle nocche sbucciate e, dando un occhiata rapida allo specchio davanti a sé, si ritrovò a fissare il riflesso di uno sconosciuto: i capelli biondo scuro, che erano sempre stati puliti e ordinati, erano sporchi e poco curati, mentre i soliti occhi di un marrone caldo quasi nero, normalmente vivaci e dolci, erano arrossati e lucidi di lacrime. Il bel viso dai lineamenti leggermente marcati, che tempo addietro aveva fatto stragi tra le ragazze della sua scuola, era deformato dal pianto e rovinato da gonfie occhiaie viola.
Era così da un anno ormai. Era cambiato, e non si sforzava nemmeno di nascondersi: tanto nessuno se ne sarebbe accorto, come sempre.
Nessuno sapeva, o vedeva, o si preoccupava del suo dolore. Nessuno.
E da una parte gli andava bene: non doveva raccontare nulla a nessuno, né ricevere sguardi di pena e severa compassione, né costringersi a uscire da quella schifosissima, statica situazione. Dall'altra, però, avrebbe solo desiderato una parola o un abbraccio di conforto, qualcuno a cui potersi aggrappare con tutte le sue forze.
Ovviamente era troppo orgoglioso anche solo di pensarlo, non era mica un bambino.
Tornato in camera, il ragazzo si asciugò le gocce di sudore e di lacrime, prese un'altra bottiglia dalla scorta di alcolici nell' armadio e si accese l'ennesimo porno della serata. Aveva deciso che avrebbe dimenticato tutto, annullato tutto, volente o nolente, ed era disposto a tutto per riuscirci: non pensare a niente, riempirsi la testa di immagini, il corpo di alcol e di ferite, il cuore di vuoto. 

(... )
Remember when you broke your foot from jumping out the second floor?
I'm not okay.
I'm not okay.
I'm not okay.
You wear me out.
(... )
You said you read me like a book, but the pages are all torn and frayed
(I'm not okay, My Chemical Romance)

Spazio autrice

Scialveeee
Allora vi sta piacendo? Che ne pensate? Se avete consigli o critiche da farmi li accetto volentieri *anzi ne ho bisognoo😱😂*
È ancora all'inizio, capirete tutto più avanti.
Perdonatemi se i capitoli sono così corti, come ho già detto è solo l'inizio poi la lunghezza aumenterà. Comunque se la storia vi piace lasciate una stellina e un commento e sarò una personcina felice e vi regalerò del cibo
PS: chi conosce la canzone ne merita il doppio💁❤

Adioss ai prossimi capitoli👊

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