Capitolo nove

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Emily

Mi sveglio di soprassalto per via di un temporale, con il polmone in fiamme e ansimando.
Mi giro alla mia destra e vedo Harry che dorme ancora.

Piano piano cerco di alzarmi senza svegliare Harry, ma più i minuti passano più il dolore al polmone aumenta. Guardo la sveglia che c'è sul comodino, segna le 4:37.

"Emily, che succede?" dice Harry con voce roca
"Voglio tornare a casa" dico con una mano sul petto in corrispondenza del cuore
"Cosa?" dice alzandosi di scatto
"Non mi sento bene. Voglio tornare a casa" dico con le lacrime agli occhi per il dolore
"Cosa ti senti?" chiede Harry avvicinandosi a me
"Mi fa male" dico piangendo
"Dove? Dove ti fa male amore?" chiede mentre mi prende il viso tra le sue mani
"Qui" indico il petto
"Ti porto all'ospedale!" dice prendendomi a mo' di sposa
"Ti prego" dico piangendo a dirotto
"Adesso andiamo tesoro, adesso andiamo"

E tra le sue braccia svenni


Harry

Eravamo arrivati all'ospedale esattamente un'ora fa, ed ora mi trovavo seduto in sala d'aspetto con Emily in terapia intensiva.
Avevo chiamato i genitori di lei e anche Leo, adesso sono qui vicino a me.
Da quando sono qui non faccio altro che piangere a dirotto pensando al peggio, ma ad un tratto sento delle urla provenire dalla porta della terapia intensiva. Subito mi dirigo lì pensando al peggio.



Emily

Dopo essere svenuta non so cos'è successo dopo. Ma presumo che mi hanno portato in terapia intensiva.
Sento la porta aprirsi ed una infermiera entrare. Subito si dirige verso di me.

"Ciao Emily, come stai?" chiede premurosamente
"Bene, credo"
"Allora Emily, tu devi usare la bombola d'ossigeno, giusto?"
"Si, durante la notte ed alcune ore durante il giorno" rispondo
"E sta notte tu hai usato la bombola d'ossigeno?" chiede guardandomi con aria di rimprovero
"No" rispondo
"E perché?"
"Perché ho dormito a casa del mio ragazzo e ho lasciato la bombola d'ossigeno a casa"
"E come mai?"
"I miei erano fuori e mio fratello pure, ed erano convinti che io avessi le chiavi di casa. Ma io le lasciò sempre in camera mia perché mi dimentico sempre di prenderle. Per questo non ho potuto prendere la bombola"
"Capito.... E il tuo ragazzo lo sa?"
"Cosa?"
"Della tua situazione. Con il tumore intendo"
"Ehmm....no, non gliel'ho detto"
"Capisco. E riguardo all'operazione tu cosa dici?"
"Non lo so"
"Emily se mi permetti, sei in una situazione operabile, ma se ti si riempie di nuovo il polmone d'acqua..... Non ti potremmo più operare"
"Se la mette così allora....ok, mi opererò"
"Fantastico. Ora dobbiamo solo fissare la data dell'operazione e siamo apposto" e se ne va via

Ad un tratto una signora si sveglia e comincia ad urlare a squarcia gola. Subito gli infermieri irrompono in sala e si precipitano verso la signora. Poco dopo vedo i miei genitori, mio fratello ed Harry entrare a tutta velocità nella stanza e dirigersi verso di me con il fiatone.

"Tesoro mio, stai bene?" chiede mia madre
"Si, perché?"
"Ti abbiamo sentito urlare e...e abbiamo temuto il peggio" dice Harry tra i singhiozzi
"Io non ho urlato. Quella signora lì ha urlato" spiego indicando la signora che stava urlando fino a poco fa
"Tesoro ci dispiace da morire...." dice mia madre
"No mamma, non piangere. Vedi? Sto bene, la colpa è mia, mia e di nessun'altro. Quindi smettila di piangere" la interrompo
"Tra quanto può uscire?" chiede Harry ad un infermiere
"Allora...- dice guardando la cartella clinica- allora la signorina Bellucci può uscire anche adesso, basta che un genitore o un tutore della ragazza firmi in questo foglio" dice passando il foglio ad Harry
"Ok, allora preparati Emily, si torna a casa" dice Harry

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 29, 2016 ⏰

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