Edmund sarebbe tornato presto ed io avevo poco tempo per sistemare tutto. I piatti erano ancora nel lavandino, la teglia sporca di cioccolata ancora sul tavolino e macchie di crema sulle mattonelle del muro. Diciamo che non era un bello spettacolo.
Ma di certo lo era stata la notte precedente.
Avevo preso l'abitudine di stare spesso in casa sua, all'inizio mi sentivo sempre di troppo e quasi esterna a quel mondo, ma lui non me lo aveva mai fatto pesare. Lavorava tutto il giorno e spesso anche la sera, suo padre gli aveva affidato alcuni casi importanti, avendo molta fiducia in lui, ed Edmund non voleva certo deluderlo.
Ero fiera di lui, finalmente stava ricostruendo qualcosa con suo padre e l'idea che in qualche modo sia stata io a farli rincontrare, mi riempiva di gioia.
Non mi era ancora chiaro cosa fosse successo quella notte, ma dopo mesi, rinunciai ad avere una risposta a quella domanda.
Quella sera dovevamo festeggiare il compleanno di Edmund. Certo, avevo già preso parte alla festa in pompa magna organizzata da sua madre, ma quella sera volevo dedicargli tutta me stessa. Sapevo che era la cosa giusta da fare e che gli sarei appartenuta per sempre, anche se fra noi non sarebbe andata. Avevo avuto spesso quel dubbio, la paura che prima o poi Edmund si accorgesse che fra noi era solo il legame creato durante quelle notti e quei giorni, e che alla fine avrebbe visto quante ragazze più belle e colte di me ci sono al mondo, quante opportunità si stava facendo scappare. Lui mi stoppava sempre con un bacio quando iniziavo questo discorso. Diceva che quello che provava era troppo forte per essere scambiato solo per un'infatuazione passeggera. E quel luccichio nei suoi occhi me lo confermava sempre.
Sentii il rumore della serratura della porta e mi misi sull'attenti. Lo stavo aspettando in sala da pranzo, il tavolo era apparecchiato e avevo anche acceso due candele , tanto per creare l'atmosfera giusta. Ero sempre stata una romanticona, ma sapevo anche che Edmund non avrebbe gradito petali di rose dappertutto, quindi mi limitai a qualcosa di classico.
Indossavo un vestito rosso, molto audace da parte mia, ma era stata Alice a consigliarmelo. Eravamo andate in giro per negozi apposta il pomeriggio precedente e avevo trovato il vestito perfetto da abbinare alle scarpe nere con il tacco rosso che avevo già. Mi ero innamorata a prima vista di quel vestito: aveva delle leggere spalline e una scollatura a cuore abbastanza profonda, la gonna cadeva morbida e accentuava le mie forme, senza ingrandirle o sminuirle. Era lungo fino a terra, con uno spacco che andava da metà coscia in giù.
Non era certo il tipo di vestito da indossare per andare a fare la spesa, ma potevo permettermelo e volevo indossarlo per lui.
Non mi ero truccata molto, giusto un filo di mascara e un po' di gloss. Edmund adorava quello alla ciliegia ed io cercavo di metterlo spesso.
Lo vidi spalancare la bocca, aveva la mascella che toccava terra e un'espressione di lussuria nei suoi occhi.-Ciao.- mi disse.
-Ciao.- risposi.Wow che conversazione interessante!
Stai zitta, non vedi che sono agitata?!Sai che roba!
-Senta, non vorrei essere inopportuno, ma... sto aspettando la mia ragazza, quindi non credo sia un bene che lei sia qui.- Edmund posò la sua ventiquattrore e si tolse la giacca. Era davvero bello in camicia...
-Beh... sarà solo per pochi minuti, non le ruberò molto tempo.- risposi ammiccando. Con il tempo avevo imparato a flirtare con lui, ed era davvero divertente.
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Je t'aime ~ Missing Moments
أدب نسائيVolete sapere cosa è successo ad Edmund e ad Amanda dopo il matrimonio? Volete conoscere come si chiamerà il loro primo figlio oppure sapere cosa è successo nel tempo trascorso insieme dopo essere usciti dall'ospedale? Allora siete nel posto giu...