Capitolo 2: Il dovere del Campione

185 29 3
                                    

La calma della mattinata fu turbata da un lontano battito d'ali che andava facendosi sempre più veloce e forte mano a mano si avvicinava al terreno.

I pokémon vennero strappati al dolce abbraccio di Morfeo all'udire di quel rumore, prima di tutti Ninatales, che volse lo sguardo evidentemente infastidito verso il pokèmon di tipo volante che nel frattempo stava atterrando nei pressi della piscina, con una goffa danza incomprensibile a tutti, persino agli occhi di Staraptor.

Un fearow con una bandana rossa legata al collo, chiusa da un fiocco bianco si posò poco prima della scala che portava alla piscina, posizionandosi davanti Swampert che nel frattempo era uscito dall'acqua.

Portava una borsa a tracolla beige, chiusa da un bottone calamitato che impediva la fuoriuscita degli importanti documenti che custodiva gelosamente al suo interno.

Il pokémon alzò l'ala sinistra scoprendo la borsa, l'aprì con un movimento del lungo becco ed afferrò una lettera bianca con intestazione a penna.

Diamond prese la busta non poco stupito ed anche un po' seccato, dato che avvenimenti del genere erano poco frequenti, a dir poco sporadici.

Non appena afferrò la busta sentì qualcosa di duro e rugoso sui polpastrelli, girò la busta e notò che era sigillata da un marchio di cera rossa, riportando l'effige del simbolo della Lega Pokémon di Sinnoh.

Non poco turbato aprì la busta con un colpo secco ed estrasse il messaggio al suo interno che recitava così:

Caro Diamond,

so che ti sarai impensierito e non poco per questa brusca interruzione della tua routine, ma è successo qualcosa che richiede il tuo intervento.

Dai un poffin amaro a Fearow, metti 2.000 pokédollari nella tasca a sinistra della borsa e poi lascia andare il pokémon. Purtroppo questa breve pausa gli servirà come ristoro per il suo viaggio. Questo Fearow non è di Sinnoh, ma di Kanto.

Attendo con ansia il tuo arrivo,

Camilla.

Alla fine della lettura del messaggio Diamond cambiò colore in viso.

Un Fearow di Kanto? Che sia un messaggio dal Campione Supremo? Non può essere...

Si ritrovò a pensare, non accorgendosi che nel frattempo stava stritolando la lettera nel pugno destro. Soltanto un verso di Ninatales riuscì a riportarlo alla realtà.

Scosse distrattamente la testa come a voler scacciare un brutto pensiero, poi sorrise dolcemente ad occhi chiusi. Una dolce carezza sulla testa del suo dolce pokémon volpe, per poi entrare in casa a prendere 2 poffin amari.

 Li tirò in aria notando che il Fearow, con un verso di felicità, li afferrò immediatamente con il becco per poi ingurgitarli avidamente. Il tutto, ovviamente, senza suscitare un verso di gelosia di Torterra.

<< Fearow, questi sono per te. Te li sei meritati. Noi siamo in partenza, se vuoi, questa potrà essere una tua base d'appoggio nei tuoi lunghi viaggi. Sarei lieto se lo fosse.>>

I suoi pokémon lo guardarono stupiti, con tratti di sconcerto nei loro occhi, ma capirono immediatamente che il suo improvviso cambio d'umore doveva avere qualcosa a che fare con l'arrivo di Fearow, così si calmarono.

Diamond entrò un'ultima volta a casa per prendere il necessario per il viaggio: la sua sacca, le sfere poké, i soldi ed il suo distintivo di riconoscimento della Lega Pokémon.

Uscì nuovamente, e questa volta definitivamente, da casa chiudendola a chiave. Si girò verso i suoi compagni di squadra, e dopo averli guardati attentamente negli occhi, uno ad uno, sondando il loro riacceso ardore per le avventure, li richiamò tutti nelle pokeball, tutti tranne Staraptor, che nel frattempo era in attesa che il suo allenatore salisse sulla sua schiena.

Dopo essere salito sulla groppa del suo pokémon uccello, Diamond guardò un ultima volta casa, prendendo coscienza del fatto che non sarebbe tornato prima di molto tempo.

Poi presero il volo, con il sole che raggiungeva lo zenit alle loro spalle.

SinnohDove le storie prendono vita. Scoprilo ora