Si addentrarono insieme nel bosco senza dire una parola. Rachel aveva detto di fidarsi di Zachary ed infatti era così, ma nello stomaco le stava nascendo un' ansia mista a paura, la premonizione che qualcosa di sconvolgente stava per accaderle. Zachary si muoveva sicuro tra gli alberi tutti uguali. Pareva stesse cercando qualcosa di ben preciso.
Si fermó di scatto. Un albero secolare li sovrastava. Zachary si rivolse a lei ansimando.
": ti ricordi di quando ti ho chiesto di cosa avevi paura? Tu non hai capito a cosa mi riferito...ma io so di cosa hai paura."
Poi fissando l'albero e senza guardarla le chiese :" che cosa vedi?"
I suoi occhi non si erano ancora abituati all' ombra del bosco e si stava pure avvicinando il crepuscolo. Non riusciva nemmeno a distinguere la corteccia dell' albero.
": Niente! Non riesco a vedere niente. É buio Zach...che cosa dovrei vedere?"
Zachary alzó una mano e gliela poggió sugli occhi. La tolse piano piano e domandó di nuovo.
": che cosa vedi?"
": non vedo n..."
Le parole le morirono sulle labbra,una figura cominció a distinguersi sempre più nettamente sulla corteccia dell' albero. Adesso riusciva a distinguerne ogni sfumatura di colore, ogni venatura, ogni rilievo.
La figura che si delineava andava via via schiarendosi fino a diventare bianca...quasi opalescente. Le sue sembianze erano umane si distinguevano le braccia e le gambe. Era di piccola statura e cominciavano a delinearsi anche i tratti del viso. Il cuore di Rachel le rimbombava nelle orecchie e non sentì nemmeno il suono della sua voce quando pronunciò il nome di sua sorella.
":...Anna..."
La strana figura davanti a lei allungò un arto spettrale. Rachel d' istinto le prese la mano. Un lampo le esplose nel cervello. L' immagine nitida di Anna e Rachel sul ciglio della strada. La mano di Anna era così piccola e ne avvertiva ancora chiaramente il calore. La sua voce cristallina di bambina di 5 anni le rimbalza nelle orecchie, le sta raccontando della festa di compleanno della sua migliore amica. Avevano messo la musica e avevano ballato. All' improvviso le parole di Anna si allontanano sempre di più,lo sguardo di Rachel è bloccato sul lato opposto della strada dove una giovane coppia sta litigando ad alta voce. Lui la trattiene per un braccio e lei cerca di liberarsi, lui le urla qualcosa a proposito del loro conto in banca, lei piagnucola ma nello stesso tempo lo sta offendendo. Sono i suoi genitori. No,è esattamente la stessa scena che gli ha visto ripetere decine di volte, ma loro sono soltanto una coppia che gli somiglia. Rachel vuole andargli incontro. Devono smettere! Smettere! Smettere! La sua mano stringe ancora forte quella della sorella, ma le sue orecchie non sentono le urla che la pregano di fermarsi. Stanno attraversando la strada,ma Rachel non ha la minima idea del camion che sta arrivando ignaro che due bambine potessero trovarsi ferme in mezzo alla strada.
Il camion riesce a compiere un' improvvisa sterzata, ma Anna, più indietro rispetto a Rachel si trova comunque sulla sua traiettoria.
Buio.
Rachel è dinuovo nel bosco. La sorella la sta guardando. Ora riesce a vederla bene, un urlo di terrore le si ferma in gola. Gli occhi di Anna, una volta azzurri, sono diventati completamente neri e sembrano guardare nel vuoto,il naso non esiste quasi più, i capelli sono incrostati di sangue e asfalto la sua mandibola le pende innaturalmente da un lato, si distingue solo la lingua dove una volta c'erano i denti. La bocca inizia a muoversi e la voce dolce di Anna le parló.
": Rachel...non avere paura. Lo so che hai passato dei momenti difficili, ma so anche quanto bene mi hai voluto e quanto bene ancora mi vuoi. I momenti più belli e divertenti io li ho passati con te e con nessun altro. Quello che é successo non è colpa tua...avevi solo dieci anni Rachel, eri anche tu una bambina. Questo voglio che tu lo tenga bene a mente. Non devi vivere più con questo peso sulla coscienza. Me lo prometti Rachel? É tutto quello che ti chiedo per stare bene qua dove mi trovo."
": Te lo prometto Anna."
Non riuscì a dirle altro, ma era quello che bastava per mettere fine a quell' angoscia durata fin troppo a lungo.
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Zachary
HorrorA volte i cambiamenti servono a farti conoscere cose nuove...e misteriose.