2

101 5 0
                                    

Ok cominciamo la nostra storia.

18 anni , psicolabile , potenziale pericolo pubblico.

Decisamente no.

18 anni , normale , buona media scolastica , non mi drogo e neanche fumo.

Ci siamo quasi dai.

18 anni, anormale, media scolastica lasciamo perdere, fumo come un dannato.
Perfetto possiamo cominciare.

Perdonate la confusione ma non so cominciare i racconti, sono negato, tenete in considerazione solo l'ultimo paragrafo.. credo si chiami così non ne ho la più pallida idea, bhe in ogni caso mi sono appena promesso di cominciare ebbene cominciamo.
Scrivo in questo preciso istante le mie "memorie" dalla cella numero 0202 del riformatorio di una città che forse dirò più in là, bene, ora non so se è più grave scrivere le "mie memorie" a 18 anni o il fatto di essere in una cella di un riformatorio per aggressione a mano armata e insulto a pubblico ufficiale.. bhe in ogni caso sono dentro e non uscirò prima di cinque anni.. a meno che io non mantenga una buona condotta... ma che cazzo dico.. ci si vede tra cinque anni.
Ok, dovrei finire di scherzare così tanto e prendermi così tanta confidenza, cominciamo a mantenere la calma , sono solo tre mesi che sono rinchiuso qua dentro e sarò sincero con voi sto sbarellando decisamente troppo.. tutte le celle che cominciano con 0 sono quelle di isolamento e indovinate un po' ? Ne esistono solo due, e quella più grande è in fase di ristrutturazione in quanto prima vi abitava un ragazzo con qualche problema , (lanciava le sue stesse feci sulle pareti e dopo ci dava testate perché ne odiava il colore...) MA VABBENE TORNIAMO A NOI PRIMA CHE VOMITO SOPRA GLI UNICI DUE FOGLI CHE MI DANNO AL GIORNO.
Ebbene le giornate non passano molto in fretta qua.. ah non vi ho detto che l'isolamento mi è toccato dopo che ho spaccato la faccia al tipo che serve la roba in mensa (il motivo lo capirete dopo) , sono in isolamento dicevo da 2 settimane o poco più e le giornate non passano mai.. almeno prima sai , uscivo in cortile con quegli altri ritardati dei compagni di riformatorio che stanno dentro perché hanno rubato qualcosa al supermercato o perché hanno picchiato la madre a causa del loro disturbo "post- giocata alla play non spengo sti c***i dei compiti".. cose strane accadevano in quel cortile, ragazzini che tiravano testate alle panchine , altri che mangiavano sigarette accese e ancora ragazzi che si arrampicavano sugli alberi e facevano a gara su chi si rompesse la testa prima buttandosi per terra... cominciai a pensare standomene in quel cortile semi nascosto nell'ombra dell'unica quercia nel cortile di essere l'unico sano.. anche se essere l'unico sano in un mondo di malati , fa pensare di essere l'unico fuori luogo.. un po' come un pompiere all'inferno.

REPREHENSIO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora