5

22 4 0
                                    

Comincio a camminare ormai non dirò neanche più la direzione perché avrete capito che a sinistra non andrò mai.
Perdonate i pensieri corti nel corso di questa di nuova pagina ma sto raccontando molto frammentariamente in quanto devo fermarmi e portami sulle spalle il tipo con la sciarpa che non ce la fa a reggersi più o meno ogni 200 metri.
Siamo appena arrivati in un centro abitato , credo stia per albeggiare e al riformatorio si saranno accorti della mia scomparsa più o meno un'oretta e mezza fa e mi staranno già cercando.
Mi carico il povero diavolo sulle spalle e il suo peso quasi mi soffoca , il mio corpo reso esile dalla vacanza in riformatorio quasi si piega sotto il suo peso lasciandomi quasi strisciare sulle mie ginocchia.
Entriamo in un albergo al centro città dove il mio compagno di viaggio trova ristoro su una sedia messa lì per caso, probabilmente dal portiere.. metto ogni moneta e ogni banconota in mio possesso sopra il bancone sperando possa bastare per una notte.
Accendo la luce a causa di un rumore  sentito dall'armadio posto di fronte al mio letto.. Mi alzo e l'uomo dalla lunga sciarpa mi segue come fosse la mia ombra. C'è uno specchio nell'armadio, ci sono io nell'armadio, il mio riflesso batte alle pareti, come fosse imprigionato tra di esse fino ad allungare la mano verso di me.. "Incubi" pensai.. "Nient'altro che incubi" .. La mano mi afferra per il collo e mi scaraventa sul letto , nel quale non so per quale motivo trovo altre 3 persone..

REPREHENSIO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora