Epilogo

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Michael's pov

Guardo il biondo davanti a me, quello con cui ho appena scambiato il bacio che aspettavo da troppo tempo, rivolgermi un sorriso.

Poi si alza, corre all'indietro e si butta.

Corro al bordo del tetto e mi lancio.

Tu, fottuto Hemmings, non puoi averlo fatto, non adesso.

Sento lacrime correre lungo il viso a velocità folle spinte dall'aria verso l'alto, il mio corpo a pochi metri di distanza da quello di Luke.

Non posso essere felice senza di lui.

Senza di lui non ho scampo.

Gli prendo la mano che lui ha sollevato verso di me. Mancano meno di cinque metri all'impatto.

Tre.

Due.

Uno.

Mi sveglio di scatto.

Il cuore a mille, mi giro a controllare se Luke è vicino a me.

Il cuscino e le lenzuola hanno il suo odore.

Prendo il telefono e lo chiamo, non risponde.

Sono in ansia.

Sei vivo amore? Si che lo è, diamine.

Scendo le scale di corsa e esco di casa diretto verso la casa di Luke, vicina alla mia.

Busso alla porta, in lacrime.

Continuo a bussare per minuti che sembrano infiniti.

Un cigolio, un rumore meccanico, la porta che si apre.

Un ragazzo biondo, con dei bellissimi occhi azzurri mi guarda assonnato.

Mi fiondo su di lui, mettendo la testa nel suo collo e stringendolo forte a me.

-sei vivo, sei vivo, Luke

Mormoro sorridendo.

Il suo petto vibra, segno che sta ridacchiando.

Mi alzo sulle punte dei piedi e gli metto le mani sulle guance, per poi baciarlo.

Chiude la porta dietro di me e mi appoggia contro di essa.

Le sue mani appoggiate ai miei fianchi, che vanno a fuoco sotto il suo tocco.

-sai ho sognato una cosa simile alla realtà di un anno fa, solo che questa volta riuscivi davvero a farlo e io non riuscivo a prendere la tua mano in tempo. È stato orribile.

Mi rivolge un sorriso triste, visibile al buio solo grazie alla poca luce dei lampioni che filtra attraverso la finestra.

-hei, sto bene adesso, non preoccuparti, ho te, ho degli amici. Ho te.

Sorrido e gli prendo la mano tirandolo su in camera.

Sui nostri volti due sorrisi ebeti, quei sorrisi bellissimi che si fanno quando si è totalmente innamorati di qualcuno, quando anche la più piccola cosa appare un regale enorme.

Entriamo in camere e lo spingo sul letto per poi sdraiarmi accanto a lui.

Ci sistemiamo sotto le coperte e ci sistemiamo come al solito: le nostre gambe incrociate; la mia testa appoggiata poco sopra il suo petto, i capelli a solleticargli il viso; le mie braccia aggrappate alla sua maglia, uno delle sue a cingermi i fianchi, l'altro perso tra le lenzuola.

Mi lascia un bacio tra i capelli.

Un mio bacio trova posto sulla sua clavicola.

-Darling...

-Si Michael?

-devo dirti una cosa.

Sento il suo cuore accelerare, come se avesse paura di qualcosa.

-cosa?

Il suo tono di voce è decisamente preoccupato e il suo braccio si sta stringendo con più forza attorno al mio fianco, come a impedirmi di andarmene.

-ti amo tanto.

Sento rilasciare un sorriso di sollievo e anche il suo braccio non mi stringe più così stretto.

-ti amo anche io.

-buona notte, darling.

-buona notte, amore.

FINE.

Allora penso che meriti un bel po' di spiegazioni. Questa ff è ispirata a un pezzo della mia vita, quando ero autolesionista e pensavo a suicidarmi, così come racconto nei primi capitoli. Poi la depressione è finita, come un brutto sogno e sono stata catapultata in una vita che volevo vivere. Ragazzi/e se come me avete questi pensieri o qualunque cosa sappiate che può finire in meno di un giorno quel periodo, ma finché non vi rendete conto che 'no! Questa non è la vita che volete vivere!' non potrete mai cambiare. Mai essere felici.
Quindi tutto il suicidio è stata una visione distorta della realtà. Tutti i primi capitoli Michael li ha vissuti come se lui stesso fosse Luke. Nell'anno precedente Luke gli ha raccontato come si sentiva, cosa provava e tutto e Michael ha creato nel sonno una versione non proprio simile all'originale, anzi dove Luke stesso moriva, quando nella realtà, Michael riusciva a salvarlo sporgendosi dal tetto sino a prendergli la mano e issarlo sul tetto. E così Luke ha avuto il lieto fine che meritava, Michael ha imparato a accettare sé stesso e fregarsene del giudizio altrui. E niente, se avete domande, mi raccomando chiedete, e sarò felice di dare risposte.
All the love, letxx

Suicide. // MGC+LRHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora