Si chiuse la porta alle sue spalle e si mise in ginocchio davanti a me, pregandomi di andarci. Sbuffai ed accesi la tv alle sue spalle, ignorandolo sfacciatamente. "guarda che non ti faccio più copiare matematica". "ed io italiano" dissi, mentre alzavo il volume della tv. Si alzò ed afferrò la spina di quest'ultima, staccandola. Emettei un "heeei. Non si fa così". "vieni alla festa. Ti tratterrò io se vorrai saltare addosso a qualcuno". "tu sarai in giro ad agganciare i fighetti. Scordatelo". "ma perchè nooo?" esclamò con tono seccato. mi alzai e lo afferrai per un polso, spingendolo al muro, e dissi "mi stai facendo incazzare". Il suo sguardo stava affogando nel mio, alchè lui esclamò "è già il momento della fanfiction in cui il protagonista stupra violentemente l'amico?". Cercai di soffocare una risata che poi esplose, facendo ridere anche lui. Mi ricomposi e dissi "dai, allora, se mi lasci un po' di tempo ci penso". "lo farai veramente?". " sì. Non sono sicuro di volerti lasciare in una discoteca piena di alcolici e possibili stupratori. Magari poi torni incinto". ridacchiai. Le sue labbra si schiusero in un luminoso sorriso, poi disse "siamo ancora in posa stupro da fanfiction". Gli lasciai il polso e ridacchiò, avviandosi verso la cucina per, sicuramente, fare razzia del mio comodino delle merendine dolciose. Tornò con un pacchetto di caramelle e ci sedemmo sul divano a mangiarle e a chiacchierare del più e del meno. Disse, masticando "domenica ero al parco e, mentre ero seduto su una panchina mo' di vecchietto a guardare i piccioni, si è seduta questa tizia vicino a me." "e poi?" "e poi abbiamo chiacchierato. Fa il sociale e sarà alla festa delle sedi. Ho anche il suo numero" "com'è che sei pieno di ragazze tu?" "perchè sono un figo. Se vieni alla festa saremo in gruppo. Io, te, la tipa del parco, ricca e lù". "viene anche lù?" lui annuì. Luca, detto lù è stata la prima persona che abbia mai incontrato in questo paese e che mi ha portato a conoscere ray. è uno di quei ragazzi tranquilli, da lettura e thè al calduccio in casa. Non riuscivo ad immaginarmelo ad una festa. Passò il tempo e le lancette dell'orologio raggiunsero le 6.30. se ray non è a casa per le 7.00 i genitori lo mangiano. Sono i classici genitori precisi e puntuali. Loro non sanno che lui è gay, perchè probabilmente lo lascerebbero fuori alla porta.
STAI LEGGENDO
Le stelle continuano a brillare
Romance-Non sentivo freddo e camminavo lentamente, raccimolando l'aria di cui avevo bisogno. Da lontano vidi del fumo, dall'angolo dell'edificio che era un quadrato e sentii la mia dolce aria tramutarsi in fumo di sigaretta. Svoltai l'angolo" -mi disse "h...