Maschere • Terza parte.

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Alis pov.

Non sapevo nemmeno io il perché mi ero decisa ad accettare una cosa simile. Osservavo Liam disteso sul sedile, con la testa sulle mie gambe, era completamente ubriaco. Non che io stessi meglio, ma nonostante fossi brilla riuscii stranamente a controllarmi e restare almeno in parte lucida. In quel momento però avrei preferito essere nei panni di Liam, che non faceva altro che ridere e dire cose senza senso. Più tardi si sarebbe svegliato con una gran mal di testa, ma comunque sarebbe passato con un aspirina e non si sarebbe ricordato nulla.

Io invece ricordavo tutto. Ricordavo di aver visto le labbra di Zayn contro quella biondina, così come le sue mani addosso. Ricordavo perfettamente mentre entravano nel bagno della discoteca ed uscire con una naturalezza, come se poco prima non fosse successo nulla di che.
Alzai lo sguardo per osservare fuori dal finestrino mentre accarezzavo la chioma castana di Liam. La città era deserta ma pur sempre bellissima, essendo completamente illuminata dalle luci della città.
Perché avevo accettato di dormire da loro? Volevo andarmene a casa mia, buttarmi sul letto e dormire per almeno quattro anni di fila.

Volevo tanto sapere cosa mi stesse succedendo. Mi veniva da piangere ripensando a tutto quello che era accaduto, ripensando a quella discussione con Zayn fuori dal locale. Lui credeva davvero che lo odiassi? Come poteva credere una cosa simile? Okay, non condividevo molti suoi atteggiamenti, ma non lo odiavo. Non sapevo nulla di lui in fin dei conti. Eppure mi chiedevo perché ci attaccavamo continuamente pur non sapendo l'uno dell'altro.
Ero così arrabbiata con lui, ma non sapevo neanche io il motivo. Mi sentivo così ferita dal suo atteggiamento senza sapere il perché.
Afferrai dalla mia borsetta il telefono, e subito entrai sulla cartella dei messaggi.

A Seth:
Seth, resto a dormire a casa di Zayn e gli altri. Mi raccomando, non fare arrabbiare il nonno. Ti voglio bene. xx

Sospirai appena e appoggiai il capo contro il sedile. Mi sentivo così stanca, avrei tanto voluto evadere.
Ad un tratto Liam attirò la mia attenzione.
- Non piangere.
Per fortuna parlò a bassa voce, Zayn e Harry erano presi a parlare tra loro.
- Cosa..?
- Stai piangendo. Non voglio che tu sia triste, Alis. Non le meriti queste lacrime.
Le sue parole mi colpirono. Portai una mano sulla mia guancia. Era vero, stavo piangendo senza rendermene conto. Gli sorrisi dolcemente. Liam era fantastico, una delle persone più belle che avessi mai incontrato.
- Grazie...
Gli sussurrai e lui sorrise.
- Non farlo, non ce n'è bisogno. Io sono sempre qui per te.
Socchiuse gli occhi e crollò in un sonno profondo.

Quando arrivammo a casa, Harry prese insieme a Louis e Niall, Liam che ormai era completamente avvolto tra le braccia di Morfeo.
- Cazzo quanto pesa!!!
Disse Hazza mentre lo teneva per il busto.
- Non urlare, potrebbe svegliarsi!!
Disse il biondino che a sua volta lo reggeva da sotto le ascelle trascinandolo insieme agli altri per le scale che conducevano al piano superiore.
- Liam non si sveglia nemmeno quando non è ubriaco con la terza guerra mondiale, figuratevi se può svegliarsi dopo tutto quello che si è bevuto stanotte.
Gli ricordò Louis mentre li aiutava sorreggendolo per le gambe. La scena era piuttosto divertente, ma l'unica a ridere divertita era Danielle. Li seguiva per controllare che non sbattessero da nessuna parte o facessero cadere Liam.
Io e Zayn eravamo di sotto, troppo seri e persi nei nostri pensieri.

Mi sentivo troppo a disagio a stare lì da sola con lui. Tirò fuori dalla tasca il suo pacchetto di sigarette e subito se ne portò una tra le labbra. Lo guardai vagamente mentre l'accendeva. Era così bello. Mi guardò appena e subito arrossii abbassando lo sguardo. Mi ero fatta beccare come una cretina. Aspetta... Avevo appena pensato che fosse bello in quel momento?

- Alis.
Mi chiamò e sollevai lo sguardo vedendolo avvicinarsi a me. Il cuore iniziò a battermi forte nel petto e le gambe tremarmi, credevo mi stessero per cedere.
- Sì?
Riuscii solo a pronunciare in un sussurro. Lui si fermò davanti a me, continuando a fissarmi. Avevo paura di guardarlo dritto negli occhi.
Sentimmo scendere le scale e diversi schiamazzi. Gli altri ci stavano raggiungendo e lui si voltò a guardare le scale per poi tornare con lo sguardo contro il mio.
- Nulla.
Si allontanò da me e andò fuori alla veranda a fumare. Cosa voleva dirmi?

unsteady. ( Zayn Malik )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora