“Che fai domani sera?” gli chiese Liam un venerdì mattina. Erano seduti vicini nella classe di fisica, le sedie avvicinate mentre il loro professore parlava di qualcosa che aveva a che fare con le biomolecole.
Il mento di Louis era appoggiato sul bordo del banco di Liam, il cappuccio della sua felpa tirato su per nascondere i capelli in disordine. Aveva dormito solo tre ore quella notte e svegliarsi alle sette e un quarto per andare a scuola non era stato così facile. Alzò lentamente lo sguardo su Liam, gli occhi pesanti e cadenti, e scrollò leggermente le spalle. “Perché?” chiese, la voce bassa e impastata.
“Un amico di Niall dà una festa. Dovresti farci un salto.” Gli propose Liam con un sorriso. La sua faccia era sveglia e rilassata, come sempre. Il suo sorriso era limpido e Louis contemplò l’idea di tirargli uno schiaffo. Si era sempre chiesto come mai Liam fosse sempre così felice al mattino.
“Va bene, ci andrò.”
Liam sorrise ancora di più e appoggiò un braccio sulle spalle di Louis, promettendogli un buon divertimento e una ragazza carina.
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E a quella festa Louis era ubriaco e annoiato, mentre Liam era malconcio e gli stava sbavando su una spalla. Di Niall nemmeno l’ombra, ma aveva visto quella rossa, Ellie, un paio di volte ed era fuori come la volta prima quindi non se ne preoccupò. C’erano ben pochi volti noti lì, Louis si chiese come la metà delle persone presenti avessero fatto ad entrare dato che sicuramente non andavano più a scuola ed erano tutti pressati l’uno contro l’altro che urlavano, facendo sentire Louis a disagio.
Aveva una birra in mano e sapeva che non l’avrebbe finita quindi la avvicinò alle mani di Liam e avvolse le sue dita attorno ad essa per lui. Liam alzò malamente il pollice per fargli un ubriaco segno dell’ok e Louis ridacchiò fra sé e sé. Diede una pacca amichevole sulla spalla di Liam e si allontanò zigzagando in mezzo alla folla, cercando qualcuno di interessante o perlomeno una via d’uscita.
La musica era alta e il ritmo era abbastanza intimidatorio, gli rimbombava in testa e nel petto e il fatto che fosse ubriaco e tutti si stavano mettendo a coppie non aiutava di certo. Da qualche parte lungo la strada una bionda riccia gli si era agganciata al braccio e lui le aveva sorriso, aveva gli occhi spalancati e le pupille dilatate. La ragazza gridò il suo nome sopra la musica ma lui non riuscì a sentirla, quindi si limitò ad annuire. Ma non gliene importava in realtà, perché non la voleva, ma quando lei lo baciò, Louis ricambiò e rimasero così per quelle che sembrarono ore.
“Louis?” disse una voce dietro di lui. All’inizio gli era sembrato un sussurro, ma eventualmente si sarebbe potuto sbagliare a causa della sbronza ma Louis lo aveva sentito proprio vicino all’orecchio, quindi si staccò dalla bionda per girarsi.
Erano passate tre settimane dall’ultima volta in cui aveva visto Harry e si era quasi convinto che lui non esistesse più e che non lo avrebbe mai più rivisto.
Quando si girò, vide di nuovo quei ricci e quegli occhi verdi e quella profonda, dolorosa sensazione allo stomaco tornò e si sentì fare un passo indietro. Harry era bellissimo, non che ci fosse da sorprendersi. I suoi capelli erano selvaggi, una parte della frangia era appiccicata alla fronte dal sudore, e i suoi occhi erano arrossati e stanchi, ma ancora verdi come sempre. Il suo sorriso era grande e da ebete e Louis desiderò tirargli un pugno sulla mascella per farlo smettere.
“Ehm-” balbettò Louis, lanciando un’occhiata alla ragazza che lo stava ancora strattonando dal braccio. “Hey, ciao. Che ci fai qui?”
“Non lo so, in realtà” disse, guardandosi intorno. “Sono solamente entrato. Sono venuto con una persona.”
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Tied By Miles - Larry Stylinson // ITALIAN TRANSLATION
FanfictionLouis e Harry vivono su estremi opposti, e in qualche modo si incontreranno da qualche parte nel mezzo. ITALIAN TRANSLATION, I DON'T OWN THIS STORY. Credits to http://larrying.tumblr.com