L'inizio della fine

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La signora Backett, che era dietro la porta, viene lanciata sul tavolo della cucina assieme alla porta scardinata. Un urlo si solleva dai commensali. I bambini piangono incessantemente, mentre il grande alano nero inizialmente ringhia, poi indietreggia e scappa, rompendo una finestra.
Il più furbo di tutti penso. O forse, solamente il più in forma. Devono essere tutti obesi. Come minimo sovrappeso. È per persone così che la mia famiglia è stata trucidata. Ma ora è il momento dei conti.
Avanzo nella stanza, afferrò la testa del padrone di casa, un maiale in smoking più o meno, e lo getto lontano. Lui sarà il piatto finale. Prima deve vedere tutta la sua famiglia morire. Proprio come me.
Tutti continuano ad urlare come degli assatanati, evidentemente per quanto riesca a toccare gli oggetti a mio piacimento, devo essere ancora traslucido alla luce, perché tra le varie urla senza senso riesco a distinguere la voce di qualcuno che dice "Un fantasma!!!".
A che servirà urlare, lo sanno solo loro. Alla fine tanto moriranno lo stesso, e della morte che sceglierò io. Potrebbero essere così carini quindi da non sfondarmi i timpani. Vabbè ci dovrò fare l'abitudine temo...
"Su su non urlate così, a voi riserverò un trattamento speciale che non riserverò a nessun altro... sapete... con voi perderò la mia verginità da fantasma assassino"
Se non bastasse a rendere l'idea della mia follia allo stato puro, aggiungo anche occhi spalancati e mi lecco le labbra lentamente, come si vede fare dai pervertiti. O dai folli.
Taglio di netto la testa ai bambini con un coltello che era sul tavolo. Gli schizzi di sangue raggiungono il soffitto. Che meraviglia.
La moglie continua a respirare piano piano.. la prendo per le gambe e la faccio cadere dal tavolo. Il suono delle sue ossa e dei suoi muscoli che si rompevano e strappavano quasi mi fece avere un orgasmo.
Il maiale in smoking finalmente non urlava più. Era pallido e tremava come una foglia... e, che schifo, si era pisciato addosso. Nel migliore dei casi, era solo piscio quello.
Lo riafferro per la testa e stringo la presa. Le ossa della scatola cranica scricchiolano dolcemente, mentre dalla bocca comincia nuovamente ad urlare. Ma stavolta non chiede pietà. Queste sono grida di dolore e terrore. Che spettacolo stupendo.
Alla fine la testa scoppia come un palloncino. Schizzi di sangue mi finiscono su una guancia. Allungo la lingua e pulisco. Sono sempre stato curioso di sentire il sapore della merda. E devo dire che sa proprio di merda.
Esco dalla casa tutto soddisfatto. Ma non è ancora abbastanza. Devo migliorare e migliorare ancora di più. Perché tutto questo lo sto facendo per il grande spettacolo. Perché tutto questo lo sto facendo per quei figli di puttana che hanno ucciso la mia famiglia.
Questo è l'inizio della fine!

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