Don't Leave Me, Chat || Miraculous Ladybug OneShot

«Oh, Chat, mi hai spaventata a morte! Non azzardarti mai più a rischiare la tua vita per me!» Lo rimproverò Ladybug con le lacrime agli occhi, correndogli incontro e abbracciandolo, mettendogli così un braccio intorno al collo e accarezzandogli i capelli con l'altra mano.
«Ma, m'lady, proteggerti è il mio compito...» Si giustificò lui mettendole le mani intorno alla vita e abbassandosi per permettere alla corvina di raggiungerlo.

BIP BIP

I Miraculous dei due ragazzi suonarono all'unisono, avvertendo i loro Portatori del poco tempo rimasto.
«Chat, il tuo Miraculous...» Lo avvisò lei allontanandosi un po' ma non lasciando il ragazzo, lo guardò negli occhi.
«...Anche il tuo» Le fece notare il super-eroe per poi tornare a stringere la ragazza a sé, l'aveva fatta preoccupare sin troppo e non voleva lasciarla da sola fin quando non sarebbe stata tranquilla.
Il ragazzo biondo aveva rischiato di perdere la vita per proteggere la sua amata, come suo solito, ma non l'aveva mai fatta preoccupare così tanto, era la prima volta che la vedeva così preoccupata per lui.

Ad un tratto Ladybug vide partire un fascio di luce verde dalle orecchie da gatto del suo compagno e man mano la luce scendeva giù, fino ai piedi del super-eroe.
Lui vide lo stesso intorno a lei, un raggio rosso partì dal viso della ragazza, fino a giù, annullando la trasformazione. 

Nessuno dei due osava guardare l'altro, erano curiosi ma anche preoccuparti, emozionati e impauriti, chi si sarebbero trovati davanti?

Marinette fu la più coraggiosa e -facendo scivolare la mano sul viso del ragazzo- allontanò il suo corpo dal suo e lo vide.

Vide il suo compagno di classe per il quale ha una cotta, vide la persona che non si sarebbe mai aspettata di vedere, vide la persona che desiderava che fosse.

Stessa reazione per lui: era incredulo che la famosa super-eroina di Parigi era in realtà la sua compagna di classe che trovava più simpatica, non poteva credere di aver avuto al suo fianco la sua amica per tutto il tempo, non poteva credere di aver scoperto che la ragazza di cui è innamorato è in realtà una persona che vede tutti i giorni.

«Adrien...» Bisbiglió lei riuscendo quasi a non balbettare.
Sentiva che il viso le scottava, questo poteva solo significare che era arrossita, aveva gli occhi sgranati e, per quanto fosse imbarazzata, non riusciva a distogliere lo sguardo dagli occhi verdi del biondo e dal suo sorriso, da quel sorriso confortevole che la faceva sempre sentire bene quando non era sicura di sé.
«Sono così felice che sia tu...» Le disse il modello per paura che la ragazza credesse che lui si aspettasse qualcun'altro, accarezzandole una guancia e asciugandole le lacrime che scorrevano.
«Tu... tu non sei deluso?» Balbettó la corvina, pensando di non piacere al ragazzo.
«Come potrei esserlo, insettina?» Sorrise dolcemente Adrien, chiamandola con il soprannome che usava per Ladybug.
Marinette lo abbracció, stringendolo forte e ricevendo in risposta altre carezze dal biondo, che era davvero contento che Marinette fosse in realtà la ragazza che ama.
«Gattino...» Lo chiamò a sua volta lei con il soprannome che gli aveva attribuito, ricominciando a piangere per chissà quale ragione... forse per la paura di aver quasi perso il suo partner e contemporaneamente anche il ragazzo che ama o magari per la gioia di aver scoperto che il compagno di classe di cui è innamorata è sempre stato al suo fianco, per tutto il tempo.

                                                     Fine