Si incammina verso di me.
"E adesso cosa faccio?" mi domando e presa dal panico, decido di ignorarlo cominciando ad aumentare il passo.
Cammino il più veloce che posso fino a correre ma lui sta sempre dietro di me.
Ho il fiatone.
I miei polmoni ormai sono andati a puttane.
Giro l'angolo e decido di fermarmi.
Quella corsa mi ha distrutto.Sembra che l'ho seminato.
Mi volto indietro per controllare e non c'è.
Mi rigiro di scatto e...
-"Cavolo!" esclamo con il fiatone-"Come hai fatto?Prima er..."
-"Shhh!"-dice-"Io sono Bryan,tu sei la prescelta..Rose"Mentre mi squadra dalla testa ai piedi.
Rimango perplessa a sentire il mio nome e, soprattutto non riesco a capire di cosa sta parlando. Dopo alcuni secondi di pieno silenzio e imbarazzo decido di rispondere.-"Come scusa? Sai il mio nome?...Prescelta? N..non capisco"
Balbetto sotto voce.
Ridacchia. Il suo suo volto si illumina a sentire quelle parole.
Perché ride,cosa c'è da ridere?-"Ti spiegherò alla fine delle lezioni, ora fatti accompagnare in classe"-dice, indicando e facendo cenno con una mano di andare.
Arriviamo all'aula di chimica e senza dire una parola, scompare nel nulla.
Le ore passano in fretta.
Non faccio altro che presentarmi a destra e a sinistra e, raccontare la mia banalissima vita. Ripenso spesso a quell'incontro strano, ma bello.
Senza che me ne accorgessi suona anche l'ultima campanella ed era ora di tornare a casa.
Era tutto più bello a Miami, sì perché poco prima di una settimana fa vivevo li.
Ricordo le mille risate, le giornate al mare e le maratone di film horror con i miei migliori amici Nicole e John.
E adesso? Adesso vivo in Alaska.
Qui fa tutto schifo.
Tutto ricoperto di neve e ghiaccio.
E non ne parliamo della scuola, sono tutti antipatici e io non sono brava a farmi nuovi amici.
Rivoglio la mia vecchia vita...Sono fuori dalla scuola.
Tutti gli studenti si affrettano ad uscire.
Vengo stravolta, strattonata.
Sento ridere alle mie spalle quando vengo buttata per terra.La mia borsa, i miei libri, le cuffiette e le foto di Nicole e John che avevo con me, tutto sparso per terra.
Quelle voci ridevamo ancora più forte.-"Ciao Rose Peters, sono io che comando qui... "
-"Dai Regina, lasciala stare"
-"Ma è nuova qui, deve sapere le regole.."E continuando a ridere mi sorpassano..
Era Bryan con la sua ragazza suppongo.
La reginetta della scuola.
Una barbie insomma, vive nel rosa più totale.
Io invece, sono tutto il contrario.
Almeno per quel momento.
Ero ancora per terra, con la faccia sul gelido marciapiede, quando arriva mia madre.
Che tempismo.
A volte odio la sua puntualità e altre volte mi salva la vita.
Dunque raccolgo tutto in fretta e mi avvio verso l'auto.
Ma vengo fermata.
Qualcuno mi tira per un braccio.
Mi giro.
È Bryan.-"Cosa vuoi?!" dico.
-"Niente, devi solo scusarla, è fatta così. Piu tardi ti invio un messaggio.."
-"Ma non hai il mio numero.." lo guardo perplessa.
-"Invece si!"Un sorriso di sfuggita e scompare tra la folla, così come era venuto.
Salgo in macchina e fingo un sorriso.-"Tutto bene tesoro?!" domanda mia madre.
-"Si mamma, non ti preoccupare. Su forza andiamo a casa che sto morendo di fame"In pochi pochi minuti eccoci a casa.
Mamma apre la porta e vengo travolta da un piacevole
profumino di pollo.-"Mhhh mamma, cos'hai cucinato di buono?"
-"Il tuo piatto preferito tesoro"E io sono felice come una bambina.
Poso lo zaino e il giubbotto nell'enorme soggiorno sul quale si affaccia la cucina e, corro su a lavarmi le mani.Appoggio il telefono sul bordo della vasca color bordeaux e mi lavo le mani in fretta.
Mi asciugo le mani quando mi arriva un messaggio."Ciao signorina Peters, sono Bryan...ti starai chiedendo come faccio ad avere il tuo numero?
Per qualche valido motivo ridacchio, da sola.
"Infatti, come fai ad avere il mio numero? Dove lo hai preso?"
"Non te lo dico..."
Lascio perdere.
Adesso voglio solo concentrarmi sul mio piatto preferito.Scendo di corsa le scale e mi siedo al bancone dove mamma ha già preparato tutto.
In men che non si dica ho già finito.
Mia madre prende borsa e chiavi e scappa a lavoro.-"Grazie mamma, era buonissimo"
-"Questo e altro per te tesoro,a stasera!"
-"A stasera Miss perfezione!"Mhh. Adesso mi tocca mettere a posto e fare i piatti.
Che scocciatura.Dopo quasi mezz'ora ho sistemato tutto e mi butto sul morbidissimo divano in soggiorno.
Accendo la TV.
Cambio e ricambio canale.
Niente di interessante.
Oh... mi stanno chiamando. Un numero sconosciuto.
Non rispondo. Subito dopo sento la notifica di un messaggio..."Cosa fai? Perchè non mi rispondi?"
"Non avevo salvato..lascia perdere!Cosa vuoi? Perchè mi spaventi in quel modo, poi vengo derisa dalla tua ragazza e poi il mio numero? Cosa vuoi dalla mia vita?"
"Ragazzina, oh tesoro ancora non stiamo insieme io e te... il numero l'ho chiesto a tua madre. A scuola ho frugato un po' nell'ufficio del preside e ops, ho il numero di tua madre... da lì puoi arrivarci da sola.."
"Mhh che stupido, come ti è saltato in mente di fare qualcosa del genere?Beh... Arriva al dunque..."
"Mi stavo chiedendo se vorresti fare un giro più tardi, sai com'è sei nuova, volevo mostrati un po' la zona..."
E ora cosa gli dico?Non è una cattiva idea in fondo...
"Non male signor Bryan, dove ci incontriamo?"
"Beh, credo che tu non conosca altri posti. Passo a prenderti alle 18.00,davanti alla fermata del bus"
"Ti avverto, con me niente scherzi, ok?"
"Ok."
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You are my storm.
FantasyRose,quasi maggiorenne,si trasferisce dalle calde spiagge di Miami nel cuore della fredda Alaska.Pensava di aver già conosciuto il peggio,per 17 anni in quella città,tra pianti,urla e la separazione dei suoi genitori,quando un giorno la sua vita cam...