Io voglio essere tutto per te #2

CAPITOLO9

<<Si,sono io>>
<<Che bello sentirti, come stai?>> chiede Mark.

<<Non mi lamento>>dico sospirando.
<<E tu?>> Continuo.

<<Sto bene>> cerco di dire qualcosa,ma una voce rabbiosa interrompe la nostra conversazione.

<<Mark,chi è?>> lui non risponde. Continua a sbraitare dall'altra parte.

<<la devi lasciare stare.>> è lui.
Lo so,ne sono sicura.

Anche a distanza chilometrica sento la pelle d'oca.

<<Mark,Mark>>
<<Dimmi Livia>>
<<Mark,c'è Trent vero?>> Domando già conoscendo la risposta.

<<Si,Livia. È incontenibile,vuole sapere dove ti trovi>>

Mi manca il respiro, so che sarebbe in grado di picchiare il fratello.

Preoccupata urlo <<Passami Trent,devo parlargli>>

<<Perchè?>> sbotta lui
<<Perchè conosco mio marito>> dico senza pensarci.

Non ribatte,ma sento borbottare qualche parola sconnessa.

<<Tieni ti vuole>> dice al fratello.
<<A me?>>

È così tenero, quando non lo sa.

<<Pronto?>> chiede emozionato.
<<Trent>> sussurro
<<Amore,dove sei? Ti prego ritorna da me. Ho sbagliato,ed è vero: sono un coglione,ma ti prego ritorna da me.>>dice senza che io gli dicessi nulla

Lo ha detto centinaia di volte. E guarda dove siamo ora.

<<Ti sei scusato tante volte,ma non è cambiato nulla>>

<<Lo so,ma dammi un'ultima possibilità.>>

La sua voce è così dolce e così malinconica che mi spezza il cuore.

<<Trent>>
<<Non continuare,ti prego! Se non vuoi ritornare vengo io da te.
Però io ti voglio. Tu sei mia moglie e ti amo.
Sono disposto a gettarmi nel fuoco per te. E tu lo sai>>

<< Trent,io sono così confusa>> mantengo la testa con la mano destra e tiro i capelli per ricercare sollievo

<<Ti posso aiutare io a togliere tutta questa confusione che hai un mente>> cerca di aiutarmi.

<<Ma la maggior parte della mia confusione è per causa tua>> sbotto al limite della sopportazione.

<<Ed è per questo che ti posso aiutare solo io a risolvere tutti i dubbi>>

<<Basta! Ora ti prego io,dammi un pò di tempo,fammi respirare>>

Stacco la chiamata e mi butto sul letto.

Finalmente sfogo il mio pianto amaro e doloroso.

Mi stringo le braccia al ventre e singhiozzo.

<<Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?>> urlo.