Capitolo 15

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ALEXA:
Arrivai a casa e corsi al piano di sopra,presi l'intimo e andai a farmi una doccia calda. Mi spogliai ed entrai nella cabina doccia,lasciai che le gocce d'acqua calda mi percorrano il corpo,rillassandomi del tutto.
Presi lo shampoo e mi insaponai bene i capelli per poi metterci il balsamo,poi presi il mio bagno schiuma alla vaniglia,e con la spugna mi insaponai,per poi sciaquarmi.
Uscì dalla doccia e mi passai l'asciugamano sul corpo asciugandolo. Presi il mio intimo di pizzo bianco e lo indossai per poi mettermi davanti allo specchio per prepararmi.
Asciugai i capelli con il phon,e poi decisi di piastrarli per farli diventare perfettamente lisci,poi passai al trucco.
Misi un filo di matita nera,poi misi l'eyeliner e il mascara,non misi fondotinta perchè non ho poi così tanto da coprire,poi misi il rosetto rosso.
Andai in cameretta e mi misi il vestito,andai nella camera di Barbara per prendergli un paio di scarpe con il tacco,bianche. Presi una borsetta color argento per abbianarla con le perle del vestito,ci misi dentro il telefono e un pò di soldi in caso di bisogno. Controllai l'ora ed erano le 20.15 perciò decisi di scendere.
Giù incontrai gli altri che quando scesi mi guardarono in un modo strano,mentre stavo per uscire per aspettare Justin fuori,sentì qualcuno afferarmi per la mano facendomi girare,quando mi girai vidi Barbara che mi guardava con uno sguardo triste.

"Possiamo parlare 5 minuti?" Mi chiese guardandomi negli occhi.

"No,Justin sta arrivando a prendermi" risposi con indifferenza,non puó pretendere che dopo avermi risposto male,io la perdoni così velocemente.

"Ti prego" disse di nuovo.

"Parla,davanti agli altri non abbiamo cose da nascondere" dissi facendo un segno verso gli altri.

"Senti,mi dispiace per averti risposto male questa mattina,ero solo nervosa,sai come sono,mi preoccupo per tutto" disse guardando le sue scarpe.

"Ora devo proprio andare,ciao" dissi per poi avviarmi verso la porta,sentì un 'divertitevi' mentre la chiudevo.
Mi girai e mi ritrovai un Justin vestito molto elegante,con un sorriso a dir poco bellissimo,avanzai verso di lui e quando mi ritrovai davanti a lui gli sorrisi.

"Sei bellissima" mi disse guardandomi dalla testa ai piedi.

"Grazie,anche tu" gli risposi. Mi fece segno di seguirlo e mi aprì la portiera della macchina per poi fare il giro ed entrare anche lui.

"Dove andiamo?" Gli chiesi ma lui non rispose.

"Justin?"

"Che c'è?" Rispose girandosi per un secondo verso di me.

"Dove hai intenzione di portarmi?" Gli richiesi sperando che questa volta risponda.

"Non te lo dico" rispose riguardandomi.

Il viaggio proseguì per altri 10 minuti,in silenzio.

"Siamo arrivati" disse uscendo dalla macchina per poi venire da me per aiutarmi a scendere. Appena lessi il nome del ristorante rimasi a bocca aperta.

Mi ha portato al "Providence",un ristorante di lusso,il primo ristorante più buono e ricercato di Los Angeles.

"Justin,io non so che dire,ti costerà una fortuna" dissi mordendomi il labbro inferiore.

"Certo,non ti preoccupare okay?" Disse aprendo la porta per farmi entrare nel ristorante.
Appena entrati un signore sulla quarantina ci ospitò.

"Ho prenotato a nome Bieber" disse Justin prendendomi la mano.

"Certo,seguitemi" disse il signore che ci portò ad un tavolo su un terazzo decorato in modo semplice ed elegante.
Mi misi seduta ed un ragazzo giovano,molto carino posso dire,ci portò il menù per poi andarsene.

-DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora