Le vele di Scampia

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Scampia, il paradiso della droga la chiamano.

Da quando ne ho memoria in questo posto ho visto solo male, guerre e droga. Se ci fosse un rimedio a tutto ciò la vita di qualcuno migliorerebbe: qui, i bambini giocano a fare le sentinelle mentre gli adolescenti fanno le sentinelle al clan di cui fanno parte, o come succede qui, nelle Vele di Scampia, ogni piano ci sono una trentina di ragazzi che urlano o che vendono la droga. La vita non è facile per nessuno e per campare meglio si sta dalla parte del più forte, solo che a volte si rischia troppo per continuare.


 Apro gli occhi al suono della sveglia del cellulare, ciò significa che è arrivato il momento di andare a lavorare. Mi stiracchio un po e poi mi vesto: mi metto un jeans nero con un maglione blu e le converse, esco dalla mia stanza e vado in cucina dove trovo mio fratello Gianni che guarda la tv mentre si fuma una sigaretta, senza neanche rivolgergli la parola prendo la borsa ed esco da casa; con mio fratello non ho mai avuto un buon rapporto anche perché non siamo fratelli di sangue ma mio padre aveva un altra prima di stare con mia madre. Già di mattina si sentono gli urli dei ragazzi che gridano da una parte all'altra del palazzo per avvisare che giù e tutto apposto, ma poco mi importa anche perché ormai ciò fatto l'abitudine.

Accendo una sigaretta e inizio a scendere le scale, oggi il tempo sembra meglio rispetto alle altre volte anche perchè a differenza di altri giorni, oggi e lusso.

-Buongiòrno Azzurrà, o' bbuo' nu' passaggiò?- a quelle parole mi giro e vedo o' Cardillo

-Ei Cardillò, si nu' passaggiò o' accettò- mi sorride e mi fa salire sullo scooterone: o'cardillo e un amico d'infanzia, praticamente come un fratello, mi ha sempre trattato alla pari e mi ha sempre difeso con quello stronzo di Gianni.

-Ma ca' fai e' 8:30 ro' mattìn svegliò?-

-O' saì, o' fatic è fatic- dice con gli occhi stanchi

-Moì vai a casa e te riposì

-Tranquillà, comunquè a ca' mo' finiscì?

-Oggi facciò ra e' 8:30 e 16:00

-Te facciò venirè a piglià ra Track-

-Nun c'è bisògn ca' me vienè a piglià qualcunò, esistòn e' autobùs

-Si sicurà, non ca' te vergògn nata vota e' me?

-Ma si diventàt scemò?Tu si comm nu' fratèll ppe me- dico abbracciandolo, lui sorride.

Arriviamo davanti al negozio e scendo dallo scooterone, o Cardillo mi saluta e se ne va, apro il negozio con la mia collega non chè la mia migliore amica Carmelita, e davvero stupenda: ha i capelli lunghi e biondi, due splendidi occhi verdi e un sorriso da togliere il fiato,

-Buongiòrn Carmelìt- dico sorridendogli

-Buongiòrn a te Azzurìn- entriamo in negozio e iniziamo a sistemare i nuovi arrivi.





#Per oggi solo questo

spero vi piaccia e scusate per gli errori..

Nei primi capitoli conosceremo un po i personaggi ma più in là ci sarà il meglio.


Buonanotte 


Azzurra &  o'Track

Bravi Ragazzi Nei Brutti QuartieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora