L’odore ferroso del sangue quasi sovrastava il putrido fetore di animali morti e terriccio umido.
La luce della luna era esattamente posta come accadeva una sola volta ogni centocinquant’anni.
Le loro mani lavoravano con un’estrema lentezza, precisione e in un modo tutto loro armonioso.
L’attesa era straziante per entrambi i prescelti.
Le loro parole sembravano alle orecchie della giovane donna un vociare confuso, ripetitivo e macabro.
Il corpo del ragazzo era ricoperto dal suo stesso sangue, ai suoi piedi una pozza rossa quasi nera.
Il dolore lancinante alle caviglie e ai fragili polsi di lei, legati da spesse corde grezze, non le permettevano movimento alcuno. Nonostante il forte bagliore della luna le impedisse una lucida visuale poté sentirli intorno a lei, ora le loro parole più forti, nitide e ritmate. La fiammella delle candele poste a formare la stella si innalzarono come dotate di vita propria. Sentì dita gelate, come di un morto, toccarle rudemente il viso, il mento, poi il collo, fino ad arrivare al ventre scoperto. Sentì le budella torcersi, lo stomaco restringersi, gli organi perdere vita. Trovò ancor più difficile respirare, quasi fosse chiusa in una bolla priva d’aria. Le dita che la marchiarono si allontanarono da lei per lasciare che il fuoco l’avvolgesse. Avvertì inizialmente un dolce calore, poi un lieve bruciore, poi ardere. Il bavaglio che le copriva la bocca non fu in grado di trattenere le sue urla che parevano quelle delle anime dannate dell’inferno. Ma poi, proprio quando pensava di esser diventata cenere, il fuoco si scostò da lei, come se fosse lui quello ustionato.Entrambi nel loro stato di incoscienza riuscirono ad udire parole, stavolta più chiare.
Loro avevano sbagliato, avevano scatenato la sua ira.
Non era lei quella giusta, o meglio, non lo era più, ma ormai il danno era fatto.
Ecco perché la lasciarono fuggire, ella doveva vivere.
Ma di lui avevano ancora bisogno.
Preso il pugnale gocciolante del sangue corrotto della ragazza si avvicinarono a lui, glielo posero proprio sotto il naso, l’odore arrivò così in profondità nei suoi polmoni che niente lo avrebbe più cancellato.
Non importa quanti secoli sarebbero passati, lui avrebbe dovuto trovarla.
Poi glielo conficcarono in petto.
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Golden Mount || h.s.
HorrorE non importa quanti secoli sarebbero passati. Lui l'avrebbe trovata. Golden Mount è un paese reale, le immagini sono soggette a copyright, i miti, i racconti e le vicende (riguardanti Golden Mount) che non sono frutto della mia fantasia saranno c...