Capitolo 10

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Stavo dormendo tranquillamente quando all'improvviso sentii la porta della stanza cigolare.
Aprii gli occhi e ritrovai proprio davanti a me Alexa e Francesco che mi osservavano sbalorditi.
Non appena girai la testa, capii il motivo: Alessio aveva dormito con me, anzi affianco a me.
La mia testa era posata sul suo petto ed il suo braccio passava sotto alla mia schiena per poi posarsi sulla mia pancia.

Alessio: Che ci faccio qui? *chiese stropicciandosi gli occhi*
Giada: Me lo sto chiedendo anch'io Ale.
Alessio: Devo essermi addormentato ieri sera.
Alexa: Scusate, potete spiegarci perché siete a letto insieme?
Giada: Non...non è come sembra.
Alessio: Ci siamo semplicemente addormentati qui ieri sera.
Francesco: E cosa ci facevate insieme a letto?
Alessio: Giada stava male e allora per tirarla su di morale le ho portato della cioccolata calda con qualche biscotto e le ho fatto compagnia finché non tornavi tu Alexa.
Giada: A proposito, dove hai dormito Alexa?
Alexa: Ehm...con Francesco, poi vi spieghiamo. Tu piuttosto perché stavi male?
Giada: Dopo ti racconto.
Alessio: Non cambiare discorso, avete dormito insieme voi due? Che succede?
Francesco: Dobbiamo darvi una notizia. Ieri sera io e Alexa abbiamo avuto modo di parlare parecchio e abbiamo capito che ci sono dei sentimenti da parte di entrambi che vanno oltre alla semplice amicizia.
Alexa: E così abbiamo deciso di provare ad avere una relazione.
Giada: Vi siete fidanzati?
Alexa: Si.
Francesco: Adesso i prossimi siete voi.
Alessio: Noi siamo solo amici, lo sapete.
Alexa: E da quando due amici dormono a letto insieme?
Giada: È stato un errore, non lo abbiamo fatto apposta.

Proprio in quel momento suonò il campanello e Francesco uscì per vedere chi era.
Pochi istanti dopo rientrò con un mazzo di fiori in mano.

Francesco: sono per te Giada.
Giada: Da parte di chi?
Francesco: Non lo so, il ragazzo che li ha portati mi ha detto solo che erano per te.
Alexa: Guarda c'è un biglietto, forse c'è scritto chi te li manda.

Prendo il biglietto, lo apro e leggo ad alta voce cosa c'è scritto: "Questi fiori sono per la ragazza più bella del mondo. Perdonami Giada, è stato un equivoco. Ti aspetto oggi pomeriggio alle 3 nel parco di ieri sera per spiegarti tutto. Ti amo, Marco"
Fissai il biglietto per qualche secondo e poi gettai i fiori a terra.

Giada: se spera di risolvere tutto con un mazzo di fiori si sbaglia di grosso.
Alexa: Giada ma che è successo?
Giada: Ieri quando io e Alessio ci siamo allontanati dal locale l'ho visto al parco mentre si baciava con una ragazza.
Alexa: non ci credo, se me lo ritrovo davanti questa volta lo ammazzo sul serio.
Giada: ora non mi lascerà in pace finché non parleremo, ne sono sicura.
Alessio: non avrai per caso intenzione di incontrarlo?
Giada: Si, voglio dirgli che tra di noi è finita. Non riesco più a fidarmi di lui, non ce la faccio a continuare così.
Alexa: Se vuoi ti accompagno Giada.
Giada: no, è una cosa che devo fare da sola.
Alexa: come preferisci, ma fatti rispettare e non cascare nei suoi tranelli, tenterà di convincerti a perdonarlo.
Giada: questa volta non ci riuscirà.

Questa volta Marco aveva proprio esagerato, ma cosa credeva? Che fossi un burattino? Che potesse manovrarmi a suo piacimento come e quando voleva?
Era arrivato il momento di tirare fuori gli artigli.
Mi ero stancata di subire in silenzio, di venire trattata come un burattino e di non essere rispettata. Non era così il ragazzo dei miei sogni, avevo bisogno di una persona di cui potermi fidare, di qualcuno che mi rispettasse e che ci fosse in qualsiasi momento per me.
Avevo bisogno di fiducia, di sostegno, di amore e di rispetto. Lui tutte queste cose non me le avrebbe mai potute dare e forse non me le aveva nemmeno mai date in passato.

*Il pomeriggio...*
Mi preparai e verso le tre mi diressi al parco per incontrare Marco.
Mi sedetti in una panchina ed iniziai ad osservare le persone che passavano.
Guardai una coppia mano nella mano che camminava sorridendo, lui la osservava dolcemente mentre lei gli raccontava qualcosa.
Quanto avrei voluto avere un ragazzo così, che mi ascoltasse e per una volta non pensasse solo a se stesso. Che mi portasse a passeggiare mano nella mano, per poi fermarci a gustare un gelato insieme.
I miei pensieri però furono presto interrotti dalla voce di Marco.

Marco: Giada, sei venuta.
Giada: Si ma non per perdonarti e per ascoltare le tue scuse. Dobbiamo parlare.
Marco: È stato un equivoco Giada. Mi ha baciato lei, io non volevo.
Giada: Marco non iniziare con le scuse, ti ho visto benissimo e ti stavi godendo il bacio. Non facevi assolutamente nulla per allontanarla.
Marco: Mi ha colto di sorpresa e poi sbagliare è umano, non puoi condannarmi per questo.
Giada: Tu hai sbagliato troppe volte, sono stanca di essere trattata così. Questo non è amore.
Marco: Sei stata tu quella che se ne è andata senza dire una parola, questo sì che è amore?
Giada: Me ne sono andata così per non discutere. Mi avresti fatto sentire in colpa e non avresti mai accettato che me ne andassi. Tu pensi solo a te stesso e non capisci che anch'io ho dei sentimenti e anch'io ho dei sogni, ma al contrario di te faccio di tutto per realizzarli e se mi amassi veramente mi incoraggeresti tu stesso a farlo.
Marco: I tuoi sogni sono inutili Giada, o credi veramente che un giorno diventerai una cantante?
Giada: Si, lo credo veramente. Bisogna sempre credere nei propri sogni affinché si realizzino.
Marco: Chi ti ha messo in testa queste stupidaggini? Alexa? O il ragazzo che ieri era con te?
Giada: Non sono stupidaggini, sono la verità.
Marco: Chi era?
Giada: Non cambiare discorso, non stiamo parlando di questo.
Marco: Voglio sapere chi era Giada.
Giada: Un amico, viviamo insieme.
Marco: Come sarebbe che vivete insieme?
Giada: L'appartamento in cui vivo è misto, potevamo trovare due femmine come due maschi.
Marco: E che ci facevi insieme a quello ieri?
Giada: Siamo usciti con Alexa e l'altro ragazzo che vive con noi e poi noi due ci siamo allontanati dal locale ed prendere una boccata d'aria.
Marco: Non mi piace che vai in giro con altri ragazzi, lo sai.
Giada: E a me non piace che ti baci con altre ragazze, come la mettiamo?
Marco: È stato un errore, quante volte te lo devo dire?
Giada: Sai una cosa? Non mi importa se è stato un errore o no. Da oggi puoi baciare tutte le ragazze che vuoi perché non stiamo più assieme.
Marco: Come sarebbe che non stiamo più assieme?
Giada: È finita Marco, mi hai fatta soffrire troppe volte e i miei sentimenti per te sono cambiati.
Marco: Quando e se la nostra relazione finirà lo deciderò io e non tu, chiaro?
Giada: Ti sbagli, lo decido anch'io e l'ho appena fatto. Addio Marco, viviti la tua vita come meglio credi e lasciami in pace.

Gli occhi di Marco si riempirono di rabbia e poco dopo mi afferrò per le braccia spingendomi a terra.
Mi guardava pieno di odio come mai aveva fatto, tanto da mettermi paura.
Il mio cuore batteva forte mentre la gente passava senza dire nulla, facendo finta di non vedere.
...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 13, 2016 ⏰

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Follow your dreams ~ Giada Agasucci e Alessio Bernabei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora