Controllò che la via fosse giusta e che il numero civico fosse il 28 per quella che probabilmente era la terza volta. Non che gli importasse sbagliare porta, avrebbe semplicemente detto "Scusi mi sono sbagliato" e poi sarebbe passato alla ricerca di casa Tomlinson da un'altra parte, ma in ogni caso non gli andava di fare figure di merda o doversi subire imprecazioni di gente sconosciuta. Suonò il campanello e sbuffò sonoramente nel notare il grande cancello che dava accesso alla villa restare chiuso. Suonò nuovamente e finalmente qualcuno sembrò notare il citofono. Sentì urla indemoniate e dei tonfi prima di un «Si?» pronunciato da una voce fin troppo femminile per essere quella di Louis. Aggrottò le soppracciglia, «Sono Harry Styles, cerco Louis.» disse, sperando seriamente di non aver sbagliato casa.
«Oh si, Lou me ne ha parlato. Entra pure!» dopodiché la conversazione si concluse e il cancello si aprì pian piano. Harry entrò senza troppe cerimonie e si incamminò lungo il vialetto sentendo un nodo allo stomaco. Tutto quel lusso lo metteva leggermente a disagio e non immaginava neanche la reazione che avrebbe avuto nel vedere l'interno. Arrivato nel portico salì i tre scalini e poi bussò alla porta, che venne aperta immediatamente da una ragazza con lunghi capelli biondo platino, gli occhi azzurri molto simili a quelli di Louis ed un sorriso sbarazzino sul volto. Harry abbassò lo sguardo e notò che la ragazza avesse due bambine che le circondavano le gambe, una ad ognuna. Si lasciò scappare una risatina nel notare la situazione e fece un vero e proprio sorriso quando dietro la bionda spuntò una ragazza castana, seguita da una donna che Harry pensò fosse la madre di Louis data la somiglianza incredibile.
«Tu devi essere Harry, è fantastico! Entra pure, caro, Louis è di sopra, Dan è andato a chiamarl- Daisy per l'amor del cielo lascia l'aspirapolvere!» lo accolse la donna, correndo subito dalla bambina che poco prima stava appiccicata alla ragazza bionda e che in quel momento allungava le mani verso l'aspirapolvere, appunto.
«Dobbiamo sempre apparire come una famiglia di psicopatici?» chiese la castana, alzando gli occhi al cielo e spostandosi, invitandolo ad entrare. Harry entrò e sentì la porta chiudersi. In pochi secondi si ritrovò circondato dalle ragazze. Troppe persone. Troppi visi. Ansia. Sentì i polmoni ricercare una quantità sempre maggiore di aria, la vicinanza con quelle persone sconosciute farsi troppo sottile e Louis. Sentì un «Levatevi di mezzo, avvoltoi! Cristo, mi serve vivo se volete che quest'anno passi la terza.» poi una mano che lo trascinò via e dopo aver sbattuto le palpebre alcune volte si ritrovò a qualche metro dalle ragazze, gli occhi di tutti puntati su di lui, quelli di Louis che lo studiavano come se fosse un esperimento venuto male.
«So che sei frocio, Styles, ma se le donne ti fanno questo effetto hai bisogno di cure serie.» lo sfottè, ovviamente. E quando mai Tomlinson si lasciava scappare la possibilità di prenderlo per il culo?
«Louis Tomlinson, che modi sono questi? Modera i termini o la tua carta di credito sparirà.» lo rimproverò quello che Harry definì il padre, scendendo le scale e sistemandosi meglio la cravatta. Il ragazzo lo ignorò e indicò le scale, «Andiamo a fare questo stupido recupero e finiamola entro due ore.»
«Vi porto su qualcosa da mangiare?» chiese la bionda che gli aveva aperto la porta, sorridendo in direzione di Harry. Quel sorriso sapeva di tanto di scuse silenziose per un qualcosa che aveva innescato senza farlo di proposito.
«Mi sembrava sottointeso, cameriera.» rispose Louis, con tono canzonatorio, «Ma sta lontana da lui.» si rivolse poi al riccio, «Sei allergico alle ragazze a quanto ho notato.» chiarì, salendo le scale facendo la solita risatina di scherno. Harry alzò gli occhi al cielo e si sistemò meglio lo zaino in spalla, prima di seguirlo, dopo aver dato un'occhiata alle ragazze che lo avevano osservato per tutto il tempo con sguardi affascinati. Manco fosse bello.
Vide Louis sparire dietro una porta nera e sospettò fosse quella sella sua stanza, quindi entrò senza troppi complimenti e la richiuse, stando impalato ed osservando il luogo in maniera generale. Una camera normale: letto, scrivania con sedia girevole, una vetrinetta con i vari trofei che la squadra di calcio in cui giocava come capitano aveva vinto, un divanetto ad angolo, nella parete opposta una grande tv al plasma e- quelle sul soffitto erano stelle che si illuminavano la notte? Louis Tomlinson aveva delle cose del genere attaccate al soffitto di camera sua? Davvero?
Louis seguì il suo sguardò e impallidì, per poi afferrare lo zaino del ragazzo e buttarlo sul letto, sedendosi accanto ed aprendolo con nonchalance. Harry si sedette a sua volta senza obbiettare, in fondo dentro aveva solo i libri di scuola. Il maggiore sembrò annoiato quando notò che non ci fosse nulla di interessante e sbuffò, richiudendolo ed alzandosi. Entrò in quella che doveva essere una cabina armadio (okay forse la camera di Louis non era esattamente la classica camera di un adolescente) e uscì poco dopo con una sedia che affiancò alla propria dietro la scrivania, per poi sedersi, «Riccio, ti unisci o vuoi un invito scritto?» lo invitò, battendo la mano contro il legno scuro. Harry afferrò lo zaino e tirò fuori il libro di informatica ed il quaderno, «Hai un computer?» chiese, per poi notare l'enorme schermo poggiato sulla scrivania e darsi dello stupido. Ovvio che aveva un computer.
«Sei cieco oltre che stupido?» chiese il maggiore, indicando lo schermo in questione ed accendendo poco dopo il computer fisso. Harry non ribattè e si sedette, aprendo libro e quaderno.
«Dunque, da dove partiamo? Se non hai capito i programmi in C e le variabili non posso sicuramente parlarti di If o Else. Quindi se preferisci ripassare questo prima di iniziare il linguaggio C++ va bene.» spiegò, ricorrendo a tutta la loquacità possibile. Doveva sforzarsi, compiere discorsi basati sulla materia in questione come un'interrogazione. Poteva farcela.
«Non ho capito un cazzo.»
No, non poteva farcela.
HELLO THERE!
Come va? La scuola? Spero stiate tutti bene😚 Oltre questo, grazie per le 1000 visualizzazioni, sono già un traguardo!
La storia vi sta piacendo? So che siamo solo all'inizio e può risultare noiosa, ma vi posso garantire che quando si svilupperà meglio vi sorprenderà :)
Al prossimo aggiornamento¡ Un besooo♡
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Behind Appearances 》 L.S.
Fiksi PenggemarCi sono storie che parlano dei cattivi ragazzi che si innamorano degli sfigati, storie che parlano di amori tra completi opposti. Ma se lo sfigato non fosse sfigato e il cattivo ragazzo non fosse cattivo? In fondo si sà, l'apparenza inganna. Cover b...