È passato un mese dalla nostra ultima battaglia, abbiamo vinto anche questa volta per fortuna, ma senza i miei amici al mio fianco non ce l'avrei mai fatta. Continuiamo ad allenarci duramente ogni giorno, qui al Campo Mezzosangue, perché non si ha mai la sicurezza di essere al sicuro. Molte cose sono cambiate nella mia vita in questo mese, come ad esempio il mio rapporto con Annabeth. Eravamo uniti e abbiamo provato a far funzionare le cose, ma adesso quel tipo di rapporto è cambiato. Proprio quando pensavo che finalmente saremo stati insieme, lei si è allontanata da me e io non so il perché. È difficile vederla ogni giorno e non potermi avvicinare a lei, parlarci e capire cosa ho fatto di sbagliato per meritarmi la sua indifferenza, ma non mi perdo d'animo e ho intenzione di scoprirlo.
Oggi mi sono rifugiato nei miei pensieri nel posto che amo di più, l'acqua. Qui posso rilassarmi e concentrarmi su me stesso, quando ho molti pensieri mi immergo portandoli giù con me, senza far vedere a gli altri le mie debolezze. Noto una sagoma sulla riva del lago, riemergo per vedere chi è.
<Grover ciao!>.
<Ciao amico, è tutta la mattina che sei li, non pensi sia ora di degnarmi della tua presenza?> risponde Grover con sarcasmo.
Lui sa bene come mi sento e cosa sto passando ed è l'unico che mi capisce. <Si adesso ti raggiungo> esco dall'acqua e lo raggiungo. <Hai visto Annabeth?> chiedo.
<No, so che si sta esercitando con la sua squadra>, ogni giorno è la stessa storia, la mattina fa l' esercitazione e nel pomeriggio si chiude nella sua stanza, ma sono stufo oggi andrò da lei.
Raggiunto il centro del campo noto una grande folla, pronta ad accogliere una ragazza, non so chi sia, mi avvicino per scoprirlo insieme a Grover. Anche Annabeth si è presentata, distoglie subito il suo sguardo quando i nostri occhi si incrociano.
<Questa ragazza si chiama Clio, figlia della Ninfa Calipso e un mortale, proprio come voi. Datele il benvenuto> la presenta il Professore.
Clio è molto carina, ha la pelle chiara, occhi verdi e capelli neri corvino lisci e lunghi. Come di consueto mi avvicino per presentarmi, i suoi occhi penetranti mi guardano per poi abbassare leggermente la testa e sbattere le ciglia.
<Piacere sono Percy>.
<So bene chi sei, sei molto popolare> risponde sorridendo.
Anche Grover si presenta e mentre la aiuta ad ambientarsi io inseguo Annabeth che si dirige nella sua stanza.
Ho quasi preso la porta in faccia, Annabeth è entrata e l'ha sbattuta forte dietro di se chiudendo a chiave.
<Apri immediatamente!> urlo attraverso la porta, ma non ricevo risposta <Apri o la butto giù!>, tace ancora.
Prendo la rincorsa e do una spallata, la porta si muove ma non si apre, tento ancora e riesco ad aprirla. Annabeth è in piedi sbalordita, con la mano spingo la porta dietro di me per chiuderla e avere un po' di privacy. Annabeth cerca di chiudersi in bagno, ma questa volta la afferro per il braccio prima che si dilegui.
<Stai diventato veloce> dice sarcastica.
<Ora ti sei decisa a parlare?>.
<Non ho tempo per parlare quindi vattene!> risponde.
<Invece adesso faremo due chiacchiere>. Ci sediamo sul letto e inizio il discorso <Mi spieghi cosa ti ho fatto?> chiedo.
<Niente>.
<E allora perché ti comporti così? Perché non possiamo stare insieme?>. Annabeth non risponde e mi innervosisco, la incito a parlare finché si alza e sbotta.
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One Shot (Concorso a cura di @Percabeth19)
Short StoryPrimo concorso a cui partecipo, di seguito tre fanfiction (one shot) su Percy Jackson: 1 - La Battaglia dell' Amore: È passato un mese dall'ultimo scontro, i ragazzi al Campo Mezzosangue si allenano ogni giorno, ma qualcosa è cambiato. Tra Percy e...