3. Erede

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(Storia ambientata in Hyrule Warriors)

Ero in mezzo al più completo caos. Ogni metro era occupato da guerrieri, che fossero del mio o dell'altro schieramento.

E stava andando tutto bene. In mezzo alla polvere e alle urla della battaglia, io ero un fulmine imprendibile.

Nessuno sarebbe mai riuscito a colpirmi, del resto quale guerriero poteva anche solo sperare di battermi?

All'improvviso, però, mi sembrò di scorgere qualcosa tra la folla. La punta di un cappello verde, una piccola scheggia bionda che saettava da una parte all'altra, eliminando i miei alleati.

Il mio cuore batté più forte, ed io gli ordinai di smettere.

Era lui?

No, lui era morto?

Ma sembrava proprio lui.

Sorrisi, teletrasportandomi esattamente davanti a lui con uno schiocco delle dita.

I guerrieri attorno a noi si allontanarono, lasciando un breve spiazzo vuoto, un palco per la danza mortale che sarebbe seguita.

- Ghirahim! - disse il ragazzo, puntandomi contro la sua spada - Io ti...

Non lo lasciai parlare, facendo un passo in avanti e afferrando il ragazzo per la sciarpa blu che portava attorno al collo.

- Ma guarda chi si rivede, il ragazzino caduto dal cielo! - esclamai, prendendogli il mento con una mano - Ti ricordavo un po' diverso...

- Io non sono lui! - rispose il ragazzino, confuso, cercando di scostarsi.

Una finta espressione delusa apparve sul mio volto - Oh, che peccato... Vorrà dire che dovremo ricominciare tutto da capo.

Gli puntai una spada al petto, ben sapendo che forse non sarei riuscito ad ucciderlo.

Aveva i suoi stessi occhi.

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