OFF

inizio così

Aiden è un semplice ragazzo di 16 anni. Molto alto, fin troppo magro ma con un bel fisico; capelli neri, occhi grandi di un blu intenso, come al solito un po' arrossati... probabilmente per le lacrime... viso appuntito e naso all' in su. Nel complesso un bel ragazzo. Ma con quelle occhiaie, che con la sua pelle chiara lo fanno sembrare ancora più magro, sembra quai che gli occhi siano sprofondati nella pelle candida; quelle linee violacee sotto gli occhi, sono lì per colpa di qualche incubo... o forse per la troppa ansia accumulata ... ovviamente si notavano anche i pearcyng e quei dilatatori che aveva sulle orecchie, che se li era fatti per sembrare diverso; la pecora nera del gregge. Anche se coi capelli sppettinati erano difficili da vedere. Sembrava quasi essere uscito da un film horror... un ragazzo tormentato da se stesso... che fra meno di un ora dovrà essere a scuola per la prima volta dopo la fine dell'estate e dovrà perlomeno cercare di sembrare normale e non farsi notare. Dopo essersi messo un paio di jeans una maglia nera con una piccola scritta bianca in alto a destra " EASY " e un felpa blu, scese in cucina, come sempre di mala voglia.
Una volta entrato dovette sorbirsi i suoi genitori che per la maggior parte del tempo gli urlavano contro e lo sgridavano...

- sei in ritardo! Come sempre! -

gli gridò contro suo padre mentre leggeva il giornale. E senza farci troppo caso, essendo una cosa di routine fece solo un cenno col capo.

- ma non potresti vestirti meglio? Hai sempre addosso le stesse cose! Sembri uno straccione! -

lo rimproverò sua madre .
E senza far caso nemmeno a lei scrollò le spalle.

- cazzo! -

sbottò Aiden dopo aver finito la tazza di caffè e aver guardato l'orario sul display del telefono. Aveva notato di essere davvero in ritardo e non voleva perdere il bus il primo giorno di scuola.
Senza dare retta a sua madre che gli stava dicendo di moderare i termini corse in bagno.
Uscì dopo circa 5 minuti, prese in fretta e furia la sua roba, che consisteva prevalentemente nel suo telefono le cuffie e l' album da disegno. Mise tutto nello zaino e si precipitò letteralmente fuori casa correndo e senza scomporsi più del dovuto arrivò alla fermata del pullman. Si rilassò dopo aver notato che era arrivato in tempo. Salì col fiatone e si sedette vicino al finestrino da solo.

* * *

Lo so, è l'inizio e non si capisce molto il senso che ha con il capitolo precedente ma col terzo si capirà tutto. ♥♥♥♥