Sento la sveglia suonare.
Mi alzo con la solita malinconia di andare a scuola e sentire le solite urla offensive dei miei orribili compagni che,infatti,non fanno altro che urlarmi dietro cose offensive per la mia mente.Ci terrei a non presentarmi,ho vergogna di me stessa,mi faccio schifo,non mi piace presentarmi e basta, non voglio fare scoprire agli altri il mio dolore evidente,la mia paura dei commenti su di me,dei maltrattamenti quotidiani,compiuti da me,o da altri; ma in questo caso,voglio che conoscerete la prossima morte a hiddenville(non so come si scrive sorry)
Mi chiamo Alexandra Houston.
Sono bassa,primo punto su cui tutti si basano per prendermi in giro,anoeressica,secondo punto per cui mi prendono in giro e altamente goffa,sono impedita, mi muovo piano e un altro motivo per cui mi prendono in giro.
Ho degli occhi talmente chiari che somigliano al grigio,dei capelli neri che percorrono il mio corpo fino a sopra il sedere;questo è tutto,non voglio espormi troppo.Ricado sul letto pensando.
Perche mi hanno affidato questa vita se non la posso gestire?
Soprattutto,perche me l'hanno data,se si sa,sono troppo debole?
perche gli angoli della mia sottile bocca non si alzano come tutte le persone normali e felici?perche.
non sono come tutti?Non avrò mai una risposta,e neanche ci tengo ad avercela,sia chiaro,ma sono curiosa.
Sospiro e scuoto la testa cacciando le mille domande senza risposte,mi rialzo dall'affare morbido sotto di me spingendomi con le piccole braccia,sento l'aprirsi dei piccoli tagli su di esse, cazzo,mi lascio ricadere e tiro su la manica della vecchia maglia rossa appartenente a mio fratello defunto,mi manca un sacco,James,perché te ne sei andato?io ti volevo bene,era l'unica persona con cui parlavo,e se né andato anche lui,ora sono semplicemente vuota,senza emozioni,escluso il dolore,l'odio e l'imbarazzo, che,non sono le migliori a mio parere.
Questa volta senza appoggiarmi con le braccia,mi tiro su con le poche forze di primo mattino e,normalmente, di sempre.Mi alzo ancora stanca e porto una mia mano sulla bocca emettendo un sonoro e lungo sbadiglio;mi stiracchio per bene facendo scrocchiare le varie ossa e sentendo il bruciore dei tagli sulle mia braccia che,oramai,si sono aperti felicemente facendo uscire qualche goccia del conosciuto liquido rosso.
Vado verso il mio "armadio",anche detto "cassapanca fatta male" dato che miei non ci danno importanza che l'ho bruciato per colpa di un mio sbalzo d'umore,cosi ho preso una vecchia cassapanca dalla cantina;prendo dei vestiti random che poi trascino fino al bagno e appoggio sullo stipite della vasca,accendo il getto d'acqua che mi bagna la pelle ogni giorno e inizio a spogliarmi,sono semplicemente una brutta visione,con tutti quei tagli sui polsi ormai visitati dalla lametta e dalle mie lacrime di dolore,poi,si vedono le mie costole spuntare dal torace,sono troppo magra per i miei gusti,insomma,faccio schifo.
Entro velocemente nella doccia e faccio scorrere il liquido trasparente sul mio corpo ;calda quanto fredda,fa male quanto è morbida, taglia quanto cura.
Esco dal box della doccia e prendo con velocità i vestiti esaminandoli per bene per capire di cosa si tratta:è una camicetta a quadri grandi rossa e blu con una chiazza piu grande sulla spalla destra con le maniche leggermente su,che,ovviamente tiro giu subito,credo che il motivo lo sappiate gia,l'ho detto anche troppe volte,però nasconderle non serve molto,lo sanno tutti;dei pantaloni skynny neri che mi vanno leggermente larghi,un cappellino grigio fatto a maglia e degli scarponcini marrone chiaro.
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SUICIDE//Lorenzo Ostuni//
Fanfiction"Abbiamo due strade da scegliere: Amore o morte? Difficile la scelta eh? L'amore ti porta alla morte. La morte ti porta amore per i vivi. Complicato" Ecco la storia di Alexandra Houston, una ragazza tentata al suicidio e autolesionista, fermata da u...