Capitolo 2

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"Ciao mamma ci vediamo  dopo"
Dico prima di chiudere la portiera, mia mamma  mi saluta con un sorriso e poi piano piano la sua auto scompare. Vorrei tanto essere rimasta a casa  ma mia madre ha insistito tanto, ora siamo a metá novembre quindi saranno giá parecchio avanti col programma studio e io non capirò un corno, che felicitá.
Faccio due respiri profondi e entro nella mia nuova scuola, all interno è davvero enorme, in confornto la mia era una tana per uccelli.
Mentre cammino per quell enorme corridoio tutti gli studenti mi squadrano da capo a piede e mi puntano gli occhi addosso, una cosa che mi mette terribilmente in ansia.
"Ti sei persa"
Dice una voce  dietro di me, mi volto e vedo Miriam la ragazza con la quale mi sono scontrata ieri.
"Si mi sai dire dove si trova la sgreteria"
"Certo seguimi"
Obbedisco e la seguo, mentre camminiamo tra quella marea di ragazzi chiacchieriamo un po e ci conosciamo meglio.
"Quindi tu vieni da Boston"
Chiedo curiosa.
"Esatto mi sono trasferita qui 5 anni fa...  bene siamo arrivati, ora io vado che sta per suonare la campenella"
Mi lascia li da sola mentre anche tutti gli altri studenti entrano nelle classi, mentre io entro in segreteria.
Mi accoglie subito una signorina dai capelli castani.
"Salve signorina come mai è qui"
" sono la nuova studentessa"
"A si lei è la signorina Grande, venga la accompagno nelľ ufficio del preside"
Seguo la signorina e mi porta davanti a un enorme porta bianca, la apro e vedo un uomo seduto alla scrivania che scrive delle cose al computer.
"Salve signor preside sono Ariana Grande la nuova studentessa"
Dico con voce timida.
"A si certo, si accomodi signorina Grande"
Obbedisco e mi siedo su una sieda in legno.
Dun tratto la porta delľ ufficio si apre e da li entra un ragazzo abbastanza alto dai capelli castani che si accomoda sulla sedia di fianco la mia.
"Allora signorina Grande lui è Alex Miller le fará visitare la scuola e non si preoccupi se arriva tardi a lezione ho giá avvisato il professore"
Dice il preside con tono serio.
"Bene ora potete andare"
Il preside ci fa uscire dal suo ufficio e io e questo Alex rimaniamo soli nell atrio.
"Allora tu devi essere Ariana, si parlava tanto di te ma non pensavo fossi così carino"
Dice Alex con un sorrisetto malizioso in volto.
"Taglia corto amico, prima mi fai vedere la scuola e meglio è"
Dico seria.
"Vedo che sei una tosta, mi piaci ragazza... va be iniziamo questo noiosissimo tour"
Dice ridendo, e non posso fare a meno di ridere anche io. Aspetta perchè rido non c è nulla di divertente.
Passano una ventina di minuti e il tour per la scuola è finalmente finito e ci fermiamo davanti ľ aula di storia, quella dove dovrei entrare ora. Alex apre la porta e abbiamo gli occhi di tutti puntati addosso.
"Ma bene lei deve essere Ariana Grande la nuova arrivata"
Il professore mi mette al centro delľ aula di fianco a lui mentre Alex va a sedersi al suo posto ridendo sotto i baffi.
"Allora signorina Grande si presenti alla classe coraggio"
Faccio un respiro profondo e inizio a parlare.
"Be... mi chiamo Ariana Grande per gli amici Ari, ho 16 anni e mi sono appena trasferita da Los Angeles e diciamo che a scuola me la cavo benino"
Concludo.
"Perfetto ora si vada pure a sedere vicino al signorino Miller così possiamo proseguire la lezione"
Obbedisco e mi vado a sedere al mio nuovo posto, il professore ricomincia a spiegare e io sto il più attenta possibile, dato che non ci capisco mai niente di storia. Le prime ore di scuola passano veloci, e arriva finalmente ľ ora di pranzo.
Tutti gli studenti si organizzano giá con chi pranzare, mentre io non sto con nessuno, odio essere nuova ti isolano tutti, come se non fossi umana.
"Ti va di pranzare con me e i miei amici"
Mi domanda Alex mentre si mette lo zaino in spalla.
"Non saprei , sono nuova..."
Mi stoppa.
"Cosa centra, dai vieni così fai gia conoscenze"
Mi prende per il braccio e mi trascina fuori dalla classe, ci avviciniamo a un gruppetto di ragazzi tra i quali c è anche Miriam.
"Ragazzi vi presento Ariana, è nuova della scuola"
Dice presentansomi ai suoi amici.
"Ciao ragazzi piacere di conosscervi"
Faccio un sorriso e loro ricambiano.
"Io giá ti conosco"
Ride Miriam.
"Ok allora ti presento il resto del gruppo, loro sono Simon,Charlotta, Freddie e Harry "
Tutti mi stringono la mano per presentarsi e poi ci avviamo verso la mensa.
"allora raccontaci un po di te"
Dice Miriam mentre prende posto.
"Va be su di me non è che ci sia molto da sapere, ho un fratello maggiore, una migliore amica che ora vive a Los Angeles e vado ď accordo con tutti"
Concludo in breve.
"Ti troverai benissimo qui da noi vedrai"
Mi sorride Charlotte e io faccio  lo stesso.
"Per curiositá ma tu hai il ragazzo"
Chiede Alex un po imbarazzato da questa domanda, divento rossa in volto e cerco di nasconderlo, ma è inutile mi vedrebbe anche  uno da un elicottero.
"Alex ti  sembrano domande da fare"
Lo rimprovera Simon.
"Che c è era per curiositá"
Si giustifica.
"si ma di solito non si fanno domande del genere"
Continua Miriam,
I ragazzi non dicono una parola, ma ridono per fatti loro.
"Be non fa niente se mi vuole conoscere"
Lo giustifico.
"Be lo avevo ma ci siamo lasciati perchè nessuno dei due crede nei rapporti a distanza"
Mi rattristo un po,  mi mancano i baci di David.
"Ok ora peró basta parlare di me parlatemi di voi"
Forzo un sorriso.
"Be non ce quasi niente da sapere su di noi"
Dice Miriam continuando a mangiare.
"Magari su Alex si "
Ride Harry che si guadagna un occhiataccia da Alex.
"In che senso"
Chiedo confusa
"Il ragazzo qui presente è il più popolare di tutta la scuola soprattutto tra le ragazze, non ne conosco una che non sia andata a letto con lui, magari la prossima sarai tu Ariana"
Dice Freddie.
"No non penso propio io la verginitá giá la ho persa lo scorso autunno"
Preciso, mentre mi risale ai ricordi quella fredda sera di ottobre dove io David abbiamo perso la verginitá, potrei avere anche avere altri 100 ragazzi ma la mia prima volta è stata con lui e lo ricorderò a vita.
"Ma bene abbiamo un esperta qui"
Ride Harry e mi scappa una risata anche a me.
"Ok ok ora basta parlare di amore io vorrei pranzare"
Si lamenta Charlotte.
La mensa passa velocemente e suona la campanella che ci segna ľ ora di chimica, fantastico amo questa materia.
"Ragazzi sapete dirmi dove si trova il labboratorio di chimica"
"Ti accompagno io sono nella tua stessa classe" mi sorride Alex e io lo faccio, ma senza neanche accorgermene.
"Ok grazie"
Dico con voce timida.
"Va be ragazzi ci vediamo dopo"
Dice Alex rivolgendosi a gli altri.
Gli studenti entrano nelle varie classi e io e Alex entriamo in quella di chimica insieme agli altri studenti.
Ci posizzioniamo a un banco e nel mentre che aspettiamo la professeressa io e Alex ci conosciamo meglio.
"Allora quindi sei un po uno stallone con le ragazze"
Dico scherzando.
"Si puo dire anche così"
Ride lui e quel sorriso così bello mi fa sorridere spontaniamente.
"Senti ho una domanda"
Mi chiede
"Ok vai ti ascolto"
Dico pronta ad ascoltare, spero non sia un altra domanda su me e David.
"Come mai ti sei dovuta trasferire qui"
Quella domanda mi rattrista un po, mi fa ripensare a quello che ho passato negli ultimi mesi, prima di venire a vivere qui.
"Be  i miei stavano avendo problemi con il lavoro ormai da diversi mesi, in oltre le cose in famiglia non andavano alla perfezzione, mio padre non ć era mai e mia madre si lamentava del fatto di doversi occupare della casa da sola, mentre mio fratello nel ultimo periodi se ne stava sempre da solo jon vokeva vedere nessuno e litigavamo spesso, ma per fortuna ora siamo ritornati pacifici, ma i miei discutevano sempre e parlavano addirittura di un divorzio, allora per evitare problemi mio padre ha trovato lavoro qui a San Francisco e ora siamo stabiliti da mia nonna, ora dicono che qui andrá tutto meglio e che la mia vita sará migliore, ma io non credo. Mi mancano i miei amici "
Ho le lacrime agli occhi e non cessano di scendere, quello di qualche mese fa è stato forse uno dei più brutti della mia vita e non voglio ripetere una cosa del genere. Alex mi guarda con sguardo colpevole, come se volesse tornare indietro di qualche minuto per non avermi fatto questa domanda.
"Mi spiace tantissimo io non lo sapevo"
Disse con voce imbarazzata.
"Non preoccuparti, tu non potevi saperlo"
Dissi cercando di placare i mieo singhiozzi, ma senza successo.
"O vieni qui"
Aprì le braccia e io mi ci tuffai dentro. Quando mi strinse a se un brivido mi attraverso la schiena, ricoprendomi il corpo di brividi.
Alex si sciogli dal mio abbraccio e io  mi sono finalmente calmata,
Il professore entra in classe e le lezione cominciab

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