19 ottobre 2015

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Oggi, per qualche strano motivo a me sconosciuto, non mi sento neutra. Non ricordavo neanche più com'era non sentirsi neutri. Ormai la neutralità regnava nella mia mente e nel mio corpo. Tranne in quelle poche volte in cui ero disperata. Disperata di brutto. Il fatto è che in qualche modo la disperazione mi faceva sentire meglio, perché alterava la mia neutralità. Tralasciando il fatto che la disperazione mi portava, e mi porta ancora, al tentato suicidio o cose simili, mi esaltava in qualche modo. Significava che nel mio corpo, ancora, la neutralità non aveva occupato tutto. O almeno non aveva occupato il piccolo angoletto della disperazione. Ma quando la neutralità lascia lo spazio alla disperazione, allora vuol dire che non la si può più fermare.
Oggi invece è diverso. Sento che non è la disperazione ad espandersi nella mia ormai psicopatica mente. È qualcosa di diverso. Forse sono quelle pillole che devo prendere per la depressione. Me le hanno prescritte dopo la morte di mio fratello.
Per i medici se fissi la parete della tua stanza per ore è depressione, se ti alzi solo per andare al cesso è depressione, se non mangi niente è depressione, se non dici parola è depressione. Era quello che facevo io più o meno quando mi hanno tenuto in ospedale per giorni.
Comunque non so neanche perché le prendo. Per abitudine credo. Chris controllava sempre che le prendessi, per evitare gli esaurimenti e cose strane che mi venivano quando non le prendevo per giorni. Lui ormai era l'unica persona che si preoccupava per me.
Sto di nuovo ricordando. Sto di nuovo ritornando neutra. La disperazione sta per arrivare.

Pillows of deadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora