Il mio eroe (pt 2)

217 18 1
                                    

POV'S JESS
Mi ripeto da ormai parecchi minuti la mia promessa.
Mi sento gli occhi pesanti, le palpebre cadere, le forze mancarmi.
Non resisterò ancora per molto.
S: muoviti. Ora devi stare zitta. Ingoia questo.
Mi ha messo in bocca, contro il mio volete, tipo una pastiglia.
Che schifo!
Poi sento che sto per svenire.
Poi il buio.
Sento come delle voci.
Ma gli occhi non riesco più ad aprirli.
Il nulla, vedo solo il nulla!

POV'S BENJI
B: non c'è, qua non c'è nessuno
P(polizia): ci dispiace molto!
B: dove può essere. Kasy clara voi non sapete un posto un luogo, qualcosa?
Negano muovendo la testa da destra a sinistra.
Non ho la più pallida idea di dove possano essere.

POV'S SCOTT
S: pronto, si sono io! Chi vuoi che sia?
S: calmiamoci, si sono qua. Ora? Ora sta dormendo beata
S: nessuna la scoprirà. Ma non credo reggerà a lungo
S: me lo hai detto tu, una fetta di pane al giorno e un bicchiere di acqua
S: si stanno arrivando i miei amici. Fidati sarà un gioco da ragazzi. A loro piacciono ste cose e poi non lo saprà mai, nello stato in cui è...
S: va bene ciao
Chiusa la chiamata mi dirigo dalla ragazza che noto che sta dormendo.
È magra, Magra.
Poverina, non mangia da quasi due giorni.
Comunque, speriamo che non la trovino.

Amico: bella zio. Dove sta la ragazza?
S: di là. Occhio trattamela bene
Amico: ahahah ovvio

POV'S JESS
Sento una porta mezza rotta, aprirsi e mi spavento quindi mi sveglio subito.
Ancora stordita dalla roba che mi hanno dato.
Vedo un ombra.
J: chi sei?
Dico spaventata.
A(amico): non ti importa. Ma sappi che se non fai ciò che voglio, me la paghi
J: ma cosa vuoi?
A: te!
J: neanche per sogno
A: io penso di sì
Tira fuori una siringa con del liquido dentro.
Mi sto per mettere ad urlare ma sento l'ago dentro la mia pelle.
Sento qualcosa dentro.
Come un brivido.
Poi vedo una luce.
E sento:
A: ora starai zitta e farai ciò che voglio io?
Non rispondo nemmeno.
Non ho più la forza di muovermi.
Quel liquido  Non so che effetto aveva, ma sicuramente ha funzionato.
Il mio corpo oltre ad essere legato dal fil di ferro, lo sento come congelato.
Non ho più il suo controllo.
Ho paura.
Poi vedo il tipo spogliarsi e poi si avvicina pericolosamente a me e mi toglie ma maglia e i pantaloni.
Rimango in reggiseno e mutande.
Poi toglie anche quelle mentre io cerco di opposte resistenza, ma niente.
E poi le conseguenze beh si sanno.

È sera, lo noto dalla piccola finestra che c'è qua.
Ho freddo, sono in intimo come pochi minuti prima.
Ho la faccia piena di lividi e tagli.
Perché io mi dimenavo e lui mi picchiava.
Non potevo opporre troppa resistenza ero legata e quel liquido schifoso lo sento ancora nel mio corpo.
Mi fa mancare il respiro e le forze.
Non ce la faccio più.

....ti amerò per sempre!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora