La distanza da percorrere non era troppa,erano all'incirca 20 minuti dove avrei potuto schiarirmi le idee e prepararmi psicologicamente.
Arrivai a scuola qualche secondo prima che suonasse la campanella.
Entrai e mi diressi verso il tabellone per vedere dove si trovava la mia nuova classe,quella classe dove sarei dovuta stare per i prossimi 9 mesi..
Appena entrai rividi tutti i miei vecchi compagni..non mi salutarono nemmeno,per loro non esistevo,mi guardarono scrutandomi e basta,capí che sarebbe stato il solito anno di merda. Mi odiavano; mi hanno sempre odiato e anch'io odiavo loro,li odiavo con tutta me stessa..rimasi in piedi alla porta per un secondo e guardai tutti quanti..sempre i soliti volti sfacciati; li guardai uno ad uno, c'era il gruppo delle "importanti", i secchioni, le santarelline e poi c'ero io che non appartenevo a nessun gruppo di quelli.
Dopo essermi guardata intorno mi sedetti al mio solito posto in prima fila con accanto a me il solito banco vuoto.
Subito dopo di me entrò il professore Smith,che ci insegnava matematica e dopo aver fatto l'appello non perse altro tempo e iniziò a spiegare.-"Quanto odio matematica " disse la mia vocina interiore.
Cercai di scacciare via i pensieri e prestare attenzione alla spiegazione,ma subito dopo la porta si spalancò sbattendo violentemente al muro catturando l'attenzione di tutta la classe, compreso il professore,che non fu sorpreso della persona che si rivelò dietro.
-"Buongiorno signorina Scott,vedo che nonostante l'anno scorso sia bocciata le sue cattive abitudini non sono cambiate per niente..sempre in ritardo" disse il professore Smith
-"Non è un buongiorno..come si suol dire il lupo perde il pelo ma non il vizio..e comunque sia non mi sarei persa niente di interessante" ribatte lei con tono piatto e arrogante
-"vedo con piacere che il suo atteggiamento non è cambiato affatto,si sieda accanto alla signorina Steward..sperando che almeno lei riesca a farle cambiare il suo comportamento"
Disse il professore rimettendosi gli occhiali e non segnando di uno sguardo la ragazza di cui al momento conoscevo solo il cognome ma qualcosa in lei faceva in modo di suscitarmi interesse, qualcosa di cui ancora non sapevo darmi risposta.
Lei apri la bocca come a voler controbattere la decisione del professore ma la chiuse subito dopo capendo che sarebbe stato tutto inutile, si diresse verso il banco vuoto accanto a me e come arrivò le feci un piccolo sorriso per essere cordiale ma lei sembrò indifferente la quale prima mi fissò e poi si buttò a peso morto sulla sedia facendo tutt'altro che seguire la lezione, che nel frattempo era ripresa normalmente.
Durante la lezione mi ritrovai più volte e fissarla e cercare di parlarle e penso che pure lei se ne sia accorta perché più volte mi beccò a fissarla, ma subito dopo distogliendo lo sguardo su di me come se non le importasse."Jenn smettila di fissarla altrimenti ti prenderà per pazza" disse il mio inconscio ma era molto difficile farlo perché era una ragazza molto bella e particolare ; aveva i capelli lunghi e neri, due occhi come il ghiaccio che ti intrappolavano dentro e una carnagione molto chiara.
Da come era vestiva e dal suo atteggiamento dava l'impressione di essere una ragazza dura e aggressiva e questo suo lato mi attirava molto.
Fui scossa dai miei pensieri dal suono della campanella così iniziai a rimettere le mie cose nello zaino accorgendomi che la ragazza accanto a me era già sparita.
Presi tutte le mie cose e mi incamminai verso la porta per cambiare aula e prepararmi ad un'altra stenuante ora di lezione********
Le ore passarono velocemente e mi ritrovai già a l'ora di pranzo. Mi incamminai verso il giardino della scuola con le cuffie e la mia musica degli "ACDC" a risuonarmi nelle orecchie.
Andai verso il mio solito angolino dove potevo stare in pace e poco più in là notai la stessa ragazza della mattina tutta sola con una sigaretta tra le dita. Presi un respiro profondo con tutto il coraggio che avevo e mi incamminai davanti a lei-"Jenn fermati non la conosci nemmeno,sicuramente dopo che ti ha beccato così tante volte a fissarla ti prenderà per una stalker" pensai..
Direi che era troppo tardi perché già ero davanti a lei e mi stava guardando con aria un po' perplessa. Mi schiarí la voce per l'imbarazzo
-"ehm...piacere di conoscerti io sono Jennifer ma tutti mi chiamano Jenn.." allungai la mano verso di lei per presentarmi. Si levò la sigaretta dalla bocca e disse
-"Io sono Sam.."
Di poche parole la ragazza, pensai, però non volevo arrendermi così continuai
-"come mai qui tutta sola?" Aspettai una risposta
-" Non che siano affari tuoi comunque..il mio gruppo dopo la festa di ieri sera non è venuto perciò sono sola.."
Stavo per rispondere a tono per il modo in cui mi aveva risposto ma non ne ebbi il tempo perché suonò la campanella e lei si alzò gettando la sigaretta per terra non curandosi di spegnerla,raccolse le sue cose rivolgendomi un sorriso "falso" e se ne andò via. Io ancora scioccata per ciò che era ancora successo mi incamminai per affrontare le ultime due ore di scuola..
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Just a Little Breathe Of Your Heart
RomanceDue ragazze dal carattere simile ma dalla storia alle spalle completamente diversa,che per volere del destino si troveranno a ragionare allo stesso modo e qualcosa da li cambierà per sempre...