Cap.2 ~"Ma sei serio o che?"

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La settimana successiva passò con una calma innaturale. Scorpius, ormai etichettato ironicamente "Professor Malfoy" dalla Potter, e Lily sembrava avessero fatto un tacito patto, le cui condizioni erano "Tu mi lasci in pace, io ti lascio in pace, nonostante si vede lontano un miglio che desideriamo solo saltarci addosso a vicenda". Ayra era divisa tra l'amicizia con la rossa e l'affetto per il fratello, e passava le giornate cercando di spronare Lily a rifarsi una vita, nonostante un rompipalle platinato tra i piedi come professore. La Potter, da parte sua, dopo due giorni a sentire la Malfoy osannare ogni essere vivente di sesso maschile che le passasse accanto, si era finalmente convinta a utilizzare un po' del suo fascino made in Slytherin. Purchè non ci fossero giovani professori biondi nei paraggi.

La fine del mondo avvenne il decimo giorno di lezioni, e per fine del mondo si intende fine del mondo nel vero senso della parola. I Serpeverde del settimo erano appena usciti dall'aula di Incantesimi, ultima lezione della giornata, e occupavano l'intero corridoio, fottendosene altamente degli altri alunni, che erano costretti a trovare una strada alternativa per raggiungere le loro mete. Quel giorno Lily stava seguendo il consiglio dell'amica e si era messa a flirtare spudoratamente con Stefan Crikton, Slytherin del suo anno particolarmente ambito. La cosa le riusciva bene: la rossa era infatti dotata di un corpo pressoché perfetto che metteva in risalto con divise "rifatte" -vale a dire accorciate- e movimenti pesantemente sensuali. Inutile dire che la preda non smetteva un secondo di guardarla e ascoltarla, nonostante fosse più interessato al suo fondoschiena che alle sue parole . Come la rossa aveva programmato, dopo pochi minuti si ritrovò a baciarlo in modo quasi selvaggio, mentre le mani del ragazzo volavano sul corpo snello. Sarebbero andati anche oltre, se una voce ironica, che trasudava di rabbia, non li avesse interrotti.

-Potter! Crikton! Vi sembra un comportamento adatto ad un corridoio?- urlò uno Scorpius Malfoy a dir poco arrabbiato. Ma che arrabbiato, era furioso! Queste parole colpirono la Potter come uno schiaffo.  Come si permetteva, dopo tutte le volte che si erano baciati esattamente come lei e Stefan, in mezzo a un corridoio, e lui non aveva mai avuto niente da ridire?
Forse perchè era lui che baciavo. Ipotizzò la ragazza amaramente. Una fitta di nostalgia le strinse lo stomaco. Le mancava. Scorpius, quel benemerito stronzo rincretinito dai capelli biondo platino le mancava. Ma rimaneva comunque una Serpeverde. Perciò quando incrociò gli occhi del ragazzo, assunse un'aria glaciale e indifferente. Lui la fissava con rabbia, disgusto, disprezzo... e Lily ne aveva paura. Lo conosceva, conosceva il suo ex: sapeva che avrebbe potuto prendere a pugni Crikton da un momento all'altro, nonostante fosse un professore, sapeva che avrebbe potuto farli finire in punizione per il resto dell'anno. Sono una stronza pensò la Potter. Me lo merito.

Quando Scorpius Malfoy vide la sua ex ragazza baciarsi senza ritegno con un ragazzo, esattamente come faceva con lui, prima che, da vero coglione, la lasciasse, desiderò con tutto il suo cuore di non essere un professore solo per tirare un pugno a quella persona che aveva anche solo osato guardare la sua Lily. Lei non è tua si ricordò. E non lo è più per colpa tua, benemerito cretino. Avvicinandosi, il biondo individuò la figura di Stefan Crikton che palpava pesantemente la rossa. Lui e Crikton non erano mai stati in confidenza, nonostante fossero stati, quando Scorpius era ancora a scuola, entrambi Battitori della squadra di quidditch di Serpeverde. Comunque non si erano mai particolarmente odiati, anzi, forse una volta Crikton lo aveva pure aiutato a non finire nei guai per aver spaccato la clessidra dei punti degli Hufflepuff, facendo ricadere la colpa su un paio di ignari Grifondoro che avevano commesso l'errore di passare da quelle parti nel momento sbagliato. Ma quando vide le mani di Stefan stringersi attorno alle forme ormai sviluppate, quel barlume di simpatia che provava nei suoi confronti svanì. Si avvicinò a loro, furioso. -Potter! Crikton! Vi sembra un comportamento adatto ad un corridoio?- esclamò cercando di avere un tono ironico, ma senza riuscirvi. Lily, che si era staccata dallo Slytherin, lo guardava fredda. Non seppe più nulla. Era accecato dalla fulgida bellezza della ragazza davanti a lui, i capelli scompigliati, la gonna alzata di qualche centimetro, le guance rosse. Rimase immobile a fissarla fino a quando lei non interruppe l'incantesimo di quel momento.

-Oh, mi scusi professore!- proferì Lily con tono sciocco, servile. -Ha ragione, nessuno dovrebbe comportarsi così- sibilò poi cambiando radicalmente tono dando a Scorpius la stoccata finale. 1 a 0 per me pensò la rossa mentre gli voltava le spalle e, col cuore a pezzi, se ne andava.

Se ne era andata. Gli aveva voltato le spalle e se ne era andata. Aveva voltato le spalle ad un professore e se ne era andata. Il Malfoy rimase lì impalato per qualche secondo, per poi riscuotersi e ordinare secco agli alunni di andarsene. Nella calca, gli si avvicinò una figura bionda: Ayra. Sospirò e incrociò le braccia al petto. -Ti darei uno schiaffo, se non fossi un professore- se ne uscí la piccola di casa Malfoy. Lui fece per ribattere, ma prima che potesse dire alcunché, la Serpeverde disse -Torre di Astronomia. So lanciare molto bene le fatture, ricordarelo- e se ne andò. Scorpius sorrise. Adorava sua sorella. Così, passandosi le mani tra i capelli e tentando di ignorare l'avvertimento di Ayra -sua sorella era veramente brava a lanciare fatture-, il giovane professore andò a tentare di rimediare a tutto quel casino.

Spazio me
Che dire? Sono la pazza autricia di questa storia e potete chiamarmi Lily. O Francis. But Lily is better. *applausi registrati*
Vi prego di lasciarmi un commentino piccino picciò e me ne torno a shippare incontrollata la scorily. Al prossimo disag... coff coff capitolo!

Lily

"Professor" Malfoy [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora