Unhappy||Lorenzo Ostuni

Out

-Hey mangiamo qualcosa? -
Chiede Lorenzo affamato.

-Ehm...si, ti va di andare in un pub?Ho voglia di pizza. -

-Buona idea...conosco una pizzeria poco distante da qui che che fa pizze deliziose!-

-Okay dammi qualche minuto per prepararmi. -
Rispondo felice.

(Lorenzo's pov)

Mentre Abi si prepara, aspetto seduto sullo sgabello della cucina. Quando l'occhio cade sulla statuina di Harry Potter sul caminetto di pietra.

Non posso fare a meno di alzarmi e di andare ad osservarla, Harry Potter è la mia saga preferita.

Noto poco distante da questa, il barattolo di Nutella che pochi giorni prima le avevo dato.

Non l'aveva mangiato...l'aveva lasciato sulla mensola della TV come un souvenir.

Strano

Penso.

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-Lorenzooooooo-

Sento chiamarmi dall'altra stanza.

-Dimmi Abi-

-Abi?!-

-Non ti piace?-

-Sisi, ma mai nessuno mi aveva dato nomignoli hahahaha...comunque sono pronta!-

-Okay allora andiamo.-

Mi sale un brivido appena la vedo. È meravigliosa...ha indosso un paio di jeans e una maglieta bianca con una stampa nera...niente di particolare, ma su di lei stanno divinamente.

-Sei bellissima.-

-Uhm...grazie...ma non è che avessi indosso un abito da sposa. -

Iniziamo a ridacchiare.

Sto veramente bene con lei.
Vorrei che questi momenti non finissero mai...

(Abigail's pov)

Questo ragazzo mi fa sentire bene.
Penso.

Forse è perché ne sei innamorata?

Ma chi ha parlato?

Sono io, sono qui!

Io chi?!?!

La tua coscienza

Mi stai accusando di parlare da sola?
Dimmi chi sei troia.

Uh la finezza

Ma i cazzi tuoi?

La finezza parte 2.

-La finezza te la ficco nel culo-

-Abi?!-Mi squadra Lorenzo

-Ma stai parlando con me?- dice preoccupato

-Oh no scusa Lorenzo, solo che una piccola puttana nella mia testa continua a infastidirmi...non mi prendere per una pazza o cose del genere...non sento voci o altro-

Comincia a ridere

-Ah...ho capito...la tua coscienza...-
Dice Lorenzo.

Lo guardo con aria interrogativa.

-Intendo dire...che ognuno di noi ha una "vocina" così possiamo chiamarla, che ci suggerisce cosa fare o cosa dire. È un secondo "io" solo che questo non ha paura di dire cosa pensa...è complicato... -

-Ma tu come fai a sapere tutte queste cose?-
Chiedo incuriosita.

-Bhe sai...mia zia è un'insegnante di filosofia.
Puoi immaginare che ogni parola che cacciavo soprattutto da bambino erano domande e domande. Credeva addirittura che quando avrei compiuto diciotto anni sarei andato via di casa scappando in Alaska. Bhe sai è un tipo strano hahahaha. -

-Ma serio?!-

Cominciamo a ridere senza sosta.

-Bhe...andiamo?-

Chiedo impaziente.

-Ma certo.-

Camminiamo per circa dieci minuti in silenzio.
Poi Lorenzo decide di aprire bocca rompendo quell'atmosfera parecchio stravagante.

-Abi, trovi interessanti le tue scarpe?-

-Bhe...credo di aver acciaccato una gomma la settimana scorsa, devessermi rimasto attaccato ancora qualche residuo.-

Dico non sapendo cosa dire.

-Uh...interessante...posso farti una domanda?-

-Certo spara.-

-Ti do fastidio?- Chiede interrogativo.

-Tu?!A me?!Ma come puoi pensarlo!-

-Bhe ecco ogni tanto mi presento a casa tua senza nessun preavviso...sono scocciante?-

-Ma certo che no!Ti voglio bene scemotto!Ah e ovviamente non smettere di farlo, mi piace il fatto che mi vieni a trovare senza che io te l'abbia detto...mi fai sentire importante. -

Mi imbarazzo.

-Ma tu sei importante. - Dice sorridente.

-Ovvio hahahaha.
Senza di me il mondo non potrebbe stare hahaha. -

-Il mondo si, ma io no.-

Ricomincio a guardarmi le scarpe imbarazzatissima.
Lorenzo mi prende il mento facendo in modo che i nostri occhi si incrocino.

-Tu per me sei importantissima, insomma...alla fine non serve essere importante per tutti, basta essere importante per qualcuno no?-

Mi sentivo come un peperone.
In genere non mi piacciono queste smancerie, ma mi sto sentendo davvero bene ora.

-Se lo vuoi sapere adesso mi stai facendo sentire davvero bene, Lorenzo...grazie.-

-Grazie per cosa? È la verità. -

Mi spunta un sorriso e cominciamo a camminare in direzione della pizzeria.