Parte senza titolo 9

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Essere bugiardi significa non condividere e non far parte di una società che è diretta tutta verso uno stesso fine, pensare ai propri interessi significherebbe creare delle buche o crepe pericolose per gli altri. La bugia rende la vita difficile, la società diventa un nemico che ostacola i propri interessi e qui desidero concludere con le stesse parole che Pietro disse ad Anania:

Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione?

La bugia allora diventa pericolosa, se prendo in esame l'oggetto bugia comprendo che: al contrario delle candele, è vero si, nasconde la parte finale ma mente perché nasconde la durata della luce.

A volte è la nostra mentalità umana, che cerca una razionalità che spieghi tutto. Essa rischia di far perdere una grande forza al messaggio di Gesù. Nell'Apocalisse di s. Giovanni, cap. 3 vv. 14/22 abbiamo delle indicazioni che sono sorprendenti.

[14] All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi:

Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: [15] Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! [16] Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. [17] Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla", ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. [18] Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. [19] Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. [20] Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. [21] Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. [22] Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.

Si parla di caldo o freddo, il tiepido non è considerato e nel nostro caso, riferendoci al bugiardo, ci troviamo nella stessa situazione. La libertà ci rende liberi e ciò vuol dire sì al sì e non al no, e riflettendo sulla storia di Anania abbiamo la conferma.

Una persona che desidera diventare cristiano la storia di Anania potrebbe essere come una favola, si è cronaca dell'epoca e forse può farmi riflettere di commettere eventuale peccato futuro, ma se analizziamo questi due personaggi personalmente deve dirmi qualcosa.

Anania e Saffira potrebbero paragonarsi all'Io e all'Alter ego, diventa quindi la mia storia. Voglio diventare cristiano, seguire il Signore, Gesù deve diventare l'unico mediatore tra Dio e me, non posso interporre alcun personaggio, non posso ergermi a giudice e decidere ciò che piace e ciò che non piace, ciò che sicuramente entrerà nei canoni della misericordia e ciò che è destinato al peccato.

Basta confrontarsi con il passo del vangelo tratto da Matteo 6,19-24

19 Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; 20 accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. 21 Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

22 La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; 23 ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

24 Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.

Allora? Non posso vivere questa falsa personalità, io sono Io, nelle scelte, nelle decisioni, nel testimoniare la mia appartenenza a Cristo. Non devo e non posso essere subdolo... [dal lat. subdŏlus, comp. di sub- "sotto" e dolus «inganno»]. – Detto di persona che tende a dissimulare le proprie intenzioni e a comportarsi in modo falso e coperto, allo scopo di trarre in inganno e di conseguire un fine nascosto.

Allora in Anania e Saffira devo pensare ad una stessa persona, una rappresenta l'io e l'altra l'alter ego. L'io decide di vendere, l'alter ego di conservare una parte e mentire sull'azione seguente, è una violazione della propria libertà, maggiormente perché non vi è stata una imposizione dall'esterno. Non possiamo servire Dio e mammona, non possiamo vivere mentendo, la cosa più bella che ci è stata donata è la libertà:

un diritto che si fa dovere per vivere in pace con se stessi e gli altri..

Desidero concludere affermando che non provo rancore o cattiveria nei riguardi del bugiardo. Ricordo un passo del vangelo: Matteo 9,10-13

10 Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. 11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12 Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

Alla luce di questo passo credo che nella vita, oltre ad una malattia fisica esiste anche la malattia spirituale.

Non esistono persone buone e persone cattive, ma persone sane e persone malate. Spiritualmente siamo tutti malati in virtù del peccato originale, abbiamo un medico che ci cura e ci assiste, per noi cattolici ritenerci sani, giusti è da superbi ed il bugiardo purtroppo vive in questa ottica. Il Signore da noi desidera una sola cosa: amore e misericordia


LA BUGIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora