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Jam 2 > Capitolo Tre.

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Capitolo tre

H a r r y

"Io.." Madison ha gli occhi che da un momento all'altro potrebbero scoppiare in un pianto infinito.

"Madison... Scusami. Scusa se ho fatto quello che ho fatto, scusa se mi sono comportato di merda, scusa per tutto. Avevo paura, paura dei miei sentimenti, di soffrire e stare male. Sono un vigliacco, lo so. Ti ho fatta stare male e, credimi, era l'ultima cosa che volevo, sono una testa di cazzo. Perdonami."

Mi guarda. Non riesco a capire cosa le passa nella mente.

"Perché mi hai fatto questo?" Mi chiede, mettendomi le mani sul petto, continuando a piangere.

"Perché, per l'ennesima volta, ho avuto paura dei miei sentimenti."

"Non avresti dovuto!" Mi dà una botta sul petto e scappa via.

Sbatto un pugno contro il muro, come cazzo faccio a sbagliare sempre tutto quando mi innamoro?

•••

"Amico tutto bene?" Zayn è in piedi accanto alla porta, con un vassoio in mano.

"Non ho fame, grazie Zayn." sono sdraiato sul letto.

Sarà passata almeno una settimana dall'incontro con Madison. Da quel momento mi sono chiuso dentro casa di Zayn, non ho intenzione di uscire e di curarmi. Dovrei fare la barba, andare a tagliare i capelli... ma non importa. Non penso ad altro se non a lei, non riesco a levarmela dalla testa, anche se dovrei dopo le parole che mi ha detto e la reazione che ha avuto quando mi ha visto.

"Senti, non ce la faccio più a vederti così! Tu sei Harry, Harry Styles, andiamo! Sei una delle persone più forti che io abbia mai conosciuto, ne hai superate tante nella vita, nessuna ragazza ti ha mai buttato giù in questo modo. Adesso basta, alzati da questo cazzo di letto e vivi la tua vita! Non deve sempre andare tutto male, le cose si aggiusteranno, vedrai! Vatti a preparare che stasera ti porto in un locale, danno una festa."

Zayn ha ragione. Mi alzo e vado in bagno, non nego che continuo a pensare a lei, ma non posso ridurmi in questo modo.

***

P.o.v. di Gigi

Suono il campanello di casa della mia migliore amica.

Dopo qualche secondo mi viene ad aprire Madison in pigiama, con i capelli disordinati e una faccia molto stanca.

"Amore! Cosa ci fai ancora così?" le chiedo.

"Non ho voglia di uscire." Si butta sul divano e prende in mano la ciotola con le patatine.

"Dai! Stasera c'è una festa al locale di James, ha detto che vuole assolutamente che ci andiamo anche noi."

"Non mi pare il caso, Gigi." Dice.

"Senti, Madison, non puoi continuare a fare così! Sono due settimane che non esci da questa casa. Stasera usciamo, senza storie! Davvero vuoi ridurti così?"

"E va bene! Mi vado a preparare."

[...]

P.o.v. di Harry

"Andiamo a prenderci qualcosa da bere." Mi dice Zayn.

E' quasi mezzanotte, siamo appena arrivati al locale dell'amico di Zayn.

"Due Long Island, grazie." Ordina il moro accanto a me.

Bevo il primo cocktail e non posso fare a meno di chiederne almeno altri tre.

Dopo aver ballato abbondantemente con delle ragazze, vado fuori a fumare una sigaretta.

Non mi reggo quasi in piedi, mi gira parecchio la testa. Zayn mi starà sicuramente cercando.

"Harry!" Sento una voce femminile chiamarmi. E' Gigi.

"Cosa... Cosa ci fai qui?" Le chiedo, barcollando verso di lei.

"Io e Zayn sono quaranta minuti che ti cerchiamo!" Mi prende per il braccio e mi trascina dentro.

Rientro nel locale e noto una ragazza mora che balla sul bancone. Oh, no. Non può essere lei.

Anche da ubriaco, la riesco a riconoscere. E' Madison.

Lascio la presa di Gigi e vado verso il bancone. Vedo un ragazzo che cerca di portarsela via  e lei è contrariata. Mi avvicino.

"Ha detto di no." Gli dico.

"E tu chi cazzo saresti?" Mi risponde.

Con la coda dell'occhio noto Madison che fa una faccia sorpresa. Scende dal bancone proprio nel momento in cui sferro un pugno sullo zigomo di quest'uomo e lui mi dà una testata sul naso.

Cado a terra. Mi gira completamente la testa, non capisco niente. Sento delle voci iche percepisco lontane, sono quelle di Zayn, Gigi e... Madison?

Non posso credere che si stia preoccupando per come sto, infondo a lei non interessa di me.

"Portiamolo a casa." E' l'ultima frase che sento, prima di chiuderegli occhi e di non sentire più nulla.

A/N

Scusate per l'attesa infinita, veramente.

Non ho avuto nè internet, nè il computer durante tutte le vacanze e, da quando ho ricominciato la scuola e tutto, sono riuscita a trovare davvero poco tempo per me.

Spero di cuore che vi piaccia.

All the love, F x