« Sei andata via come una foglia portata dal vento
ed io mi perdo nel tempo, in cui mi sento lontano da te. »
L'ultima campanella della giornata è appena suonata. Esco da
scuola insieme a Paolo. Dopo aver percorso una piccola parte di
strada insieme ci lasciamo nello stesso punto dove ci siamo
incontrati stamattina. Continuo a camminare da solo, devo
raggiungere la fermata del pullman per tornare a casa. Dista un
bel po' da qui, ma ho tutto il tempo che voglio. Il mio pullman è il
primo ad arrivare la mattina e l'ultimo a partire dopo pranzo. Non
riesco a spiegarmi il perché.
Continuo a chattare con Vero, ma stavolta è diverso, è tutto
diverso.
Non siamo più gli stessi di sempre, quelli inseparabili. Quelli che
senza l'altro si sentivano niente. Adesso siamo distanti e lo
sappiamo entrambi.
Tutto questo è davvero strano. Un po' come noi, la normalità non
è il nostro forte. Noi non siamo mai stati normali. Noi siamo,
anzi eravamo diversi. Non avrei mai immaginato che dopo cinque
anni e soprattutto dopo i nostri continui battibecchi, le nostre
continue litigate stessimo ancora insieme. Probabilmente, fino a
poco tempo fa era proprio questa la nostra forza : l'essere diversi.
E adesso è diventata la nostra debolezza.
Non ho mai trovato in natura o nel mondo qualcosa di simile a
noi o al nostro rapporto. Eravamo un'eccezione, la verità è che
non c'era nulla di simile a noi. Eravamo un continuo su e giù, alti
e bassi. Sempre, in ogni momento. In un secondo ci saremmo
uccisi ed il secondo dopo guai a chi avrebbe toccato l'altro.
Sembravamo odiarci e poi ? Se dovessimo dividerci
definitivamente tutt'oggi, io non ci riuscirei.
A volte mi fa incavolare, anzi sempre, la manderei a quel paese,
ma allo stesso tempo so che è l'unica persona capace di farmi
stare davvero bene. E soprattutto lo fa essendo semplicemente se
stessa.
Il mondo, la società, obbligano le persone ad indossare maschere.
Le persone hanno paura di essere loro stesse, di mostrarsi agli
altri per ciò che sono, hanno paura di essere giudicate.
Tra queste persone ci sono anch'io.
Ma con lei era diverso, tutto diverso. Con lei non avevo paura
d'essere me stesso. Con lei ero ciò che sono e non sentivo il
bisogno di sentirmi diverso, di essere migliore. I miei difetti, che
con gli altri cercavo continuamente di nascondere, con lei
piombavano fuori: senza paura.
E forse erano proprio quelli, i nostri difetti, a renderci così uniti.
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Pezzi Di Me
Любовные романыMarco è un diciassettenne come tanti, ma non un diciassettenne qualunque. Marco sa ascoltare e soprattutto ama farlo, ama risolvere i problemi degli altri, vederli sorridere, ma nessuno conosce davvero i suoi. Marco negli anni ha imparato a nascond...