Sei rimasta impigliata
nei tuoi sogni melodiosi
nella tua campana di vetro
nella sfera che ti protegge
e attutisce ogni percossa
e non sai più come uscire
come evadere
da questo dedalo di solitudine
che ti attanaglia
e ti rende insensibile.E rimani così
in balia delle tempeste
e dei venti impetuosi della notte
che tediano il tuo sonno,
ad aspettare qualcuno
che ascolti i tuoi lamenti sottaciuti,
che sia lì per te
a liberare ogni dolore
di cui ti vergogni
che ti attanaglia.Sei tutta sola
nuda e distesa
tenera e indifesa
tra le spine di queste rose appassite,
e senti il mondo respirare
e fluire nelle gelide parole
che soffocano ogni sussulto
in un vuoto fievole e irreale
prima di infrangersi
nella notte livida e attonita.Tu dormi
lasciati trasportare
dalle parole sussurrate
nell'ultimo rantolo rabbioso.
Niente può farti del male
nel buco che lascia il tuo sguardo vuoto
e se queste forma non più corporea
è tutto ciò che resterà mai
allora dimmi cosa sarò
in questo stadio ignoto dell'essere,un sogno?
Un ricordo?
Un fluido
di questa concezione perfettamente
frammentaria e transitoria?