Settimo.

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Africa's p.o.v

Quello stupido proprio ora doveva andarsi ad ammalare, probabilmente mi avrà già contagiato.
Esco  dalla camera e vado a farmi la colazione, poi mi stendo sul divano e comincio a leggere un libro che ho trovato in giro per casa.
Vado in camera a vedere se ci sono delle calze di lana perché ho freddo ai piedi.
Mi dirigo  verso la cassettiera ma noto la faccia di Marshall tutta arrossata e sofferente. Sono stata proprio una stupida a non aiutarlo...
Dopo aver messo un panno bagnato sulla sua fronte esci fuori e vado nel bosco, in cerca di erbe medicinali.
Ricordo che quando ero più piccola andavo spesso con mia madre a raccoglierle in caso servissero.
Ne trovo un po', in più trovo anche un po' di funghi che mi sembrano ottimi.
Torno a casa di corsa, ci metto un po' perché mi sono allontanata molto.
Appena torno metto su la minestra di funghi e mancino le erbe medicinali che ho trovato, preparerò un the.
Quando entro in camera Marshall è tutto sudato, lascio il vassoio sul comodino e vado a riempirgli la vasca, spero non voglia rimanere in quelle condizioni e si alzi.

Marshall's p.o.v.

Sto cadendo giù.. sono nella tana del bianconiglio.. vedo tutta la mia vita passarmi davanti con la stessa velocità di un lampo durante una tempesta..
Forse è proprio quello che è la mia vita, una gigantesca tempesta,dove nemmeno il più piccolo raggio di sole riesce a passare..tranne lei..Africa.
Lei è una pausa durante una bufera..lei è un riparo fuori dal mondo.
Apro gl'occhi, vicino a me non c'è nessun cappellaio matto ad aspettarmi.. c'è solo un coperta spiegazzata, un cuscino sudato e un termometro sotto braccio, provo a chiamare  qualcuno con la  poca voce  che mi rimane..Africa non risponde,provo ad alzare la testa dal cuscino..ma è inutile..
Inizio a respirare più forte, i deliri della febbre non aiutano..poi parla la voce dell'altro marshall..
"Avanti amico, non sprecare tempo per preoccuparti di lei..molto probabilmente in questo momento sarà scappata perché avrà capito quale grande casino sei..riposati"
Non lo dice con tono preoccupato, era quasi ironico.
"Sta zitto, tu non puoi capire, lei è come me..anche lei dentro ha una ragazza che le fa fare quello che da sola non riuscirebbe nemmeno a pensare.."
Ho la voce rotta dalla rabbia e dalla febbre, ogni parola è una coltellata in gola, lo sento ridere..
"Da sola non riuscirebbe a fare? Quindi mi vuoi dire che non eri anche tu quando l'hai trovata ad aver ucciso quello stupratore? Non eri tu ieri ad aver avvelenato quel pedofilo? La verità è che non hai il coraggio di ammetterlo.. vuoi cercare di illuderti che lei possa aiutarti? Fa pure, ma non chiamarmi quando capirai quanto tu sia stupido..ora riposati."
Non voglio ascoltarlo..o forse nemmeno ci riesco..una piccola lacrima mi cade sulla guancia,chiudo gl'occhi per fermare quelle che sarebbero arrivate dopo e lentamente mi addormento ricadendo nella tana del bianconiglio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2016 ⏰

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