Giro a Canterlot

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Avevo sistemato la mia camera: era una delle più belle. John ci diede la camera della sua amata moglie ormai passata a miglior vita e ci ha detto:"questa camera l'avevo conservata per delle persone speciali come voi".
Forse non era male John, forse sarebbe stato un padre perfetto, meglio conoscerlo con il tempo. Dopo questo scesi le scale e chiesi alla mamma se potevo andare a visitare la nuova città con i pattini. Lei sa che quando si parla di pattinare non mi si può dire di no. L'unico "pro" di quella città era che aveva delle strade davvero ben fatte e si riusciva a pattinare benissimo, sembravo volare. All'improvviso uno dei miei pattini perse una rotella e da un volo metaforico feci un volo vero, schiantandomi a terra.
Mi aiutò un ragazzo, mi portò a casa sua e mi diede una borsa del ghiaccio per la testa. Dopo un po' i presentò :"Hey, ho visto che ti piace volare? Sai di essere un umano e non un uccellino canterino, principessa?"
Con tono molto schietto risposi arrogantemente: "e tu sai di non essere per nulla simpatico? No perché hai una simpatia davvero orribile". Me ne volevo andare, ero guarita e potevo andare a casa tranquillamente quando lui mi tira a se. Eravamo vicini, molto, e avevo paura. Fortunatamente si presentò solo. Si chiamava Zack e dopo mi chiese il nome. Risposi e lui iniziò a dire cose carine su di me... Mi ero sbagliata o forse no?
"Tesoro chi è questa tizia scintillante nel mio salone?? La conosci? Perché se no cacciala fuori, non voglio sconosciuti senza fashion dentro casa, grazie"
1 non era casa sua
2 quella ragazza mi stava antipatica
3 quella ragazza era la sua ragazza!

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