4. Fantasy

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Quando Daphne aprì gli occhi, pensò di essere in paradiso.

Si trovava su una nuvola soffice e accogliente.

Era circondata da luci bianche e soffuse che rendevano quel luogo tranquillo e pacifico.

Piano piano mise a fuoco quel luogo e realizzò di trovarsi di un ampio letto circolare e coperta da morbide lenzuola profumate.

La stanza era anch'essa bianca, con delle colonne decorate da rampicanti in fiore.

Non c'era nessuna porta e nessuna finestra e dal soffitto pendeva solo una catena con all'estremità quella che sembrava una goccia d'acqua cristallizzata. Essa emanava quel bagliore tenue che la rilassava tanto.

«Sono in paradiso?» sussurrò la ragazza con voce roca.

«No. È solo una semplice stanza della nostra umile dimora.» disse una voce.

Un ragazzo balzò sul letto e le sorrise con espressione birichina.

I folti capelli bruni erano umidi dalla doccia e il corpo era avvolto da una vestaglia color avorio.

Al collo, pendeva lo stesso sigillo che aveva visto alle entrate dei passaggi.

«Wyatt? Sei... Morto?» balbettò Daphne tirandosi le coperte fin sopra il mento.

Wyatt si distese accanto a lei e chiuse gli occhi.

«No.» rispose. «E nemmeno tu, se te lo stai chiedendo.» sorrise sollevando una palpebra.
«Gli altri Angle Oncantus ci hanno salvato trasmutando il veleno diffuso nell'aria, poi ci hanno curato.» spiegò Wyatt.

«Che è successo a Marcus?» chiese la ragazza.

Wyatt abbassò lo sguardo sulle proprie mani.

«Sono stato costretto ad ucciderlo...» mormorò. Poi tornò a guardarla.

Daphne si sentì spaesata, non sapeva come sentirsi. Nel suo petto c'era un tumulto di emozioni contrastanti.

«Volevo farti vedere una cosa prima che mi destituiscano come capo e mi caccino da qui.» dichiarò tornando in piedi.

Daphne ci mise un po' a comprendere il significato di quelle parole.

«Ma l'hai fatto per salvare tutti.» esclamò.

Wyatt le sorrise. Un sorriso malinconico.
«Ma le regole sono regole. Ho tradito il mio giuramento verso il bene superiore e la non violenza.» spiegò.

«Ora vieni con me. Ti mostro una cosa.» le sussurrò.

Daphne non si capacitava della gentilezza e disponibilità di Wyatt. Lei aveva cercato di ucciderlo e, prima di allora, era stata la causa della distruzione degli Angle Oncantus. Poi era un tipo strano di per sé. Da una parte sembrava un ragazzino maniaco e con la battuta facile, dall'altra era come un responsabile saggio premuroso. Forse era fatto così e basta.

Wyatt appoggiò la mano sulla parete di fronte al letto, facendo comparire ancora una volta il sigillo.

«Che significa?» chiese la ragazza indicando il cerchio con i poligoni e le lettere V.I.T.R.I.O.L. all'interno.

New Age ||concorso twisted tales WIAItalia2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora