/2/ revisionato

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"Carol!"urlò Bob dalla cucina in procinto di addentare una mela.
"Si può sapere perché urli in questo modo ?!"risposi io irritata da questo orribile risveglio mattutino. 
"Sei pronta? Ti accompagno in palestra"disse venendo verso  camera mia, e guardandomi con espressione intimidatoria.
"Non voglio andarci"dissi io intimidita.
Non posso, non sono nelle condizioni giuste, e non sono pronta alle domande della gente.
No Bob.
Sospiro, guardo verso il basso rassegnata, lui continua a fissarmi.                                                                      "Tu ci andrai" affermò con tono decisivo, il suo sguardo riesce a pietrificarmi.                                        Non voglio essere ancora picchiata, non voglio le sue mani addosso, quindi obbedisco senza discute.                                                                                                                                                                                        "D'accordo, ma permettimi di cancellare con del trucco il rossore sul viso"gli dissi ancora tremante tenendo lo sguardo verso il basso.

"Veloce"disse incamminandosi verso l'auto in attesa che io fossi pronta.                                                   Svelta andai in bagno, presi del fondotinta e cercai di coprire il rossore causatomi da uno schiaffo di Bob e i graffi sulle braccia. Mi guardai allo specchio e pensai che cosa avessi fatto di male per  meritarmi tutto questo.

Sospirai, presi del profumo, sistemai i capelli e cercai di sorridere.
Tornai in camera e presi di svelta il borsone, poi corsi  verso l'automobile.
Bob senza rivolgermi parole,mi lasciò davanti alla palestra tremolante e andò via lasciandomi qualche soldo.
Entrai spaesata guardandomi intorno, ''quanta gente'' pensai e salutai la signorina alla hall.
"Buongiorno"accennai un sorriso intimidita.
"Buongiorno signorina, con chi ha lezione?"mi chiese gentilmente. 
"In realtà non saprei, sono nuova qui''risposi incerta
"Va bene tranquilla, chiamo Luke"disse rassicurante indicandomi gli spogliatoi.
Rimasi sorpresa nel vedere un solo spogliatoio, diverse docce, ma stesso luogo per donne e uomini con docce separate.                                                                                                                                           Mi domandai se avessi sbagliato porta, poi presi le mie cose e mi vestii

Entrai nella sala indicata dalla signorina, tante luci calde illuminavano la stanza, mi accorsi solo dopo che un ragazzo mi stesse parlando.
Mi voltai verso di lui di scatto, e cercai di capire cosa avesse detto.
"Che hai in faccia?''mi chiese lui perplesso.
"Non credo sia affar tuo"risposi, non volevo che mi chiedessero il perché delle ferite ma sapevo benissimo che sarebbe successo.
Lo guardai dall'alto verso il basso e sbuffai infastidita dalla domanda.
"Calmina eh, ho solo chiesto" affermò sconcertato grattandosi la nuca.
Accennai un ''va bene'' e continuai il mio giro nell'enorme sala.
"Comunque , io sono Adrien'' disse richiamando la mia attenzione.
"Carol Brien?" un uomo entrò nella sala camminando verso di me.
"Sono io" risposi accennando un sorriso.
"Andiamo"mi disse e io lo seguii nella sala accanto.                                                                                          ''Luke Forbes, piacere'' mi strinse la mano presentandosi in modo gentile.

Era simpatico, cercò fin dal primo istante di mettermi a mio agio, mi chiese quali fossero i miei obiettivi e un paio di informazioni sulla mia alimentazione.
Dopo un duro allenamento, uscii dalla palestra stanchissima e mi precipitai verso l'acqua calda della doccia.
Mi incamminai verso casa fra le strade buie e deserte in cui però trovai un'inaspettata serenità.
E' in questi momenti che penso a quanto mi manchi mia madre ,mi manca più di ogni cosa ,e  in qualunque posto io sia riesco a vedere il suo sorriso.
Non capisco perché mi abbia lasciata cosi , credo abbia avuto delle valide motivazioni, o almeno lo spero.
Una madre non abbandonerebbe mai volutamente la propria bambina, l'amore che lega una madre a un figlio è più grande di qualsiasi altra cosa.

Mamma,in qualunque posto tu sia adesso,vorrei che venissi qui ad abbracciarmi come facevi una volta.
Mi sento così sola,mamma.
Ho bisogno di te.
Vienimi a prendere ,io ti perdono, ti prego.
Pensai questo tra me e me, guardai la luna, appoggiai la testa al cuscino e così mi addormentai.

2 capitolo andato❤️

Nemico Di Palestra: Sex Or Love?(IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora