Anche se con aria malinconica, uscii di casa e a piedi camminai per la città.
Sentii un buon odorino di pollo arrosto venire da qualche casa vicina che festeggiava in famiglia, io sospirai e pensai alla mia povera nonnina.
Ci credo in lei, un giorno la felicità arriverà per tutti noi che lottiamo giorno dopo giorno e che mettiamo tutti noi stessi nelle cose in cui crediamo davvero.
Mi sedetti sulla solita panchina del parco, guardai i bimbi rincorrersi per raggiungere lo scivolo e accennai un sorriso accogliente quando uno di loro mi guardò. Quando avevo la loro età amavo giocare al parco con mio fratello, Michael è sempre stato il mio punto di riferimento, una spalla su cui piangere ogni volta che qualcuno mi spezzava il cuore . Adesso è uomo, ha 20 anni, e sono 5 anni che mi manca tremendamente.! Devo a lui la ragazza che sono oggi, forte e pronta a reagire in qualsiasi situazione. Mi ha insegnato che nella vita bisogna lottare per ciò che si vuole raggiungere, nulla è scontato.Sempre seduta sulla panchina sentii pronunciare il mio nome.
Qui in città poche persone sanno chi sono, per questo restai sorpresa e mi guardi intorno in cerca di un volto familiare.
"Carol" Adrien si avvicinò sorridente mentre io desiderai di non essere uscita di casa quel pomeriggio.
Cercai di essere disinvolta e risposi al suo saluto.
"Ciao" dissi guardandolo toccarsi la nuca.
"Perché quei segni sul viso?"chiese con aria preoccupata appoggiandosi alla panchina.
Rimasi sorpresa nello scoprire l'interesse di uno sconosciuto sulla mia vita, lo apprezzai ma non potei fare a meno di divagare..
"Ti ho già detto che non importa"risposi cercando di evitare qualsiasi altra domanda.
Non avrei mai messo in mezzo un povero ragazzo nella mia situazione. Mi guardò quasi irritato e sbuffò "vabbè, fanculo''. Notai la sua espressione corrugata, indice del fatto che si fosse arrabbiato alla mia risposta. Rimasi offesa dal suo ''fanculo'' e risposi a tono facendo valere la mia dignità."Credo di meritare delle scuse"dissi sicura di me stessa guardandolo negli occhi e notando delle lentiggini sulla guancia destra.
"Io non credo tesoruccio"affermò sogghignando sedendosi accanto a me.
Lo guardai sorpresa, pensavo che il cambiare mood da un momento all'altro appartenesse più alle ragazze che ai ragazzi, ma fui contenta di vedere la sua spensieratezza.
"Tesoruccio?"cambiai atteggiamento arrucciando le sopracciglia con espressione perplessa.
"Beh, considerando che dovremmo vederci in palestra..''sospirò divertito..
''Cosa vorresti insinuare?'' gli chiesi.
"Sarai mia amica" rispose soddisfatto.
"Non ho bisogno di amici"mi alzai dalla panchina e lo guardai seria, rimase perplesso alla mia risposta.
Per quanto potesse essere un bravo ragazzo, non volevo persone nuove nella mia vita perché sapevo che la mia situazione avrebbe gravato le loro.
Alzai la mano per salutarlo e andai via pensierosa.
''Oggi un ragazzo, Adrien, si è preoccupato per me'' pensai tra me e me accennai un sorriso. Quando qualcuno si interessa a noi, alle nostre vite, ci conferma che non siamo poi cosi noiosi e che in noi c'è qualcosa di nuovo, di interessante da scoprire. Non siamo solo un mucchio di problemi, non siamo situazioni brutte alle spalle, siamo persone e come tali meriteremmo rispetto da coloro che ci circondano.
Stellineee❤️
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Nemico Di Palestra: Sex Or Love?(IN REVISIONE)
RomanceCarol,una ragazza simile alle altre,solo con un tragico passato alle spalle.I suoi genitori,sono la causa della sua distruzione.Viene affidata ad un criminale,un uomo senza cuore.È alla ricerca del fratello,vuole dimenticare il passato ma suo fratel...