•Capitolo 17•

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"Bianca! Mio Dio, stai bene? E Marc? Che è successo?"

Un risveglio un po' troppo movimentato per i miei gusti, ad essere sincera, ma ogni fastidio provato per chi mi avesse svegliata con così tanta foga scompare appena mi trovo davanti l'ultima persona che potessi immaginare di vedere, nonché una delle due sole che vorrei avere accanto in questo momento

"Chiara..." sospiro incredula prima di gettarmici addosso e stritolarci in un abbraccio così forte che può farmi solo bene

"Come fai ad essere qui? Tu, tu eri in Italia"

"Errata corrige, Santi ci aveva chiesto se ci fosse andata di venire a vedere la gara è farti una sorpresa, ma quando siamo venuti al box di Marc dopo la gara abbiamo saputo che eravate in ospedale e ci siamo catapultati qui. Che è successo, Bia?"

"Siete qui? Perché chi c'è con te?"

Tempo di pronunciare quelle poche parole che una figura alta (davvero alta) e snella a me più che familiare fa capolino dall'ingresso della stanza e mi viene incontro a braccia aperte per accogliermici dentro e avvolgermi in uno di quegli abbracci che solo lui sa dare

"Fabio, che bello avervi qui"

"Noi ci saremo sempre, ricordatelo. Come sta Marc?"

Marc! Nel ricongiungimento con i miei migliori amici non avevo pensato a lui e solo in quel momento mi rendo conto che è steso sul suo lettino che ci guarda con un mezzo sorriso

"Un po' acciaccato, ma nulla di grave, grazie"

Poi si mette a sedere e, non potendo scendere dal letto a causa della flebo, si sporge verso di noi con il busto tonico e coperto solo da una maglietta un po' troppo attillata perché io possa garantire un totale controllo dei miei ormoni

"Beh, dato che Bianca non ci vuole presentare lo farò io per lei. Io sono Marc, piacere. E voi, da quanto ho capito, siete i famosi Chiara e Fabio, i migliori migliori amici che esistano, testuali parole della bionda che si spaccia da ombrellina" sorride ammiccando nella mia direzione

"Ahahah siamo così famosi? Ebbene sì, io sono Chiara, piacere mio"

"Ed io Fabio, è un piacere conoscerti, Marc. Anche se mi sarei accontentato di un contesto più ortodosso, ma con Bianca nei paraggi non si può dare mai nulla per scontato"

Entrambi gli stringono la mano e subito dopo Marc ripete la domanda che mi aveva già fatto Chiara ma a cui non avevo ancora risposto: "Cos'è successo?"

"Non ricordi nulla?" gli chiede preoccupata Chiara

"Nada de nada"

"È normale, hai battuto forte la testa e hai perso conoscenza. Ho parlato con il dott. Jansen, il medico che ti sta seguendo, e mi ha spiegato che spesso non si hanno ricordi dei momenti più prossimi a quello del trauma, ma Peter ha detto di non preoccuparsi"

"Peter? Da quando tutta questa confidenza?"

Ci manca solo che si metta a fare il geloso! Manco stessimo insieme!
Che poi, se steste insieme, non andresti a guardare gli altri ragazzi...
Ok, ma questo lui non lo sa, perciò mi limito a guardarlo di storto facendogli capire che non era il momento di discuterne e che gli avrei raccontato l'accaduto

"Comunque... Io ero fuori dal box con delle ragazze che ho conosciuto questo weekend quando è entrato un tipo che ti cercava e dopo pochissimo se n'è andato. Non sapendo chi fosse, non ci ho dato peso, ma quando l'ho detto a Zac lui è quasi svenuto è un men che non si dica c'era già mezza clinica mobile da te. Santi e Ale stanno cercando i video delle telecamere di sorveglianza per far luce su chi sia il tipo, ma la risposta principale devi darcela tu. Perché quell'uomo è venuto a picchiarti? Non mi sembrava un ultras di qualche avversario, era troppo calmo..."

Lo guardo fisso negli occhi

"Marc, c'è qualcosa che devi dirci?"

Buongiorno!
Ok, non diciamo cazzate. Qui da me fa un freddo assurdo e le 7:34 sono troppo presto per poter pensare ad un commento post-capitolo sensato, quindi fatemi sapere che ve ne pare, 🌟 & 💭

Besos😘

•Annalisa🌷•

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