Il grande giorno era arrivato. Erano cambiate tante cose nel corso degli anni, ero cambiata io e stavo iniziando il mio percorso verso la maturità.
Dovete sapere che nonostante avessi questa passione per l'arte e per la pittura, il mio grande sogno fin da bambina è sempre stato di diventare dottoressa.Se ci pensate però, anche la medicina si può ritenere arte, un dono che non tutti possiedono, e che ti permette di fare cose magnifiche come aiutare la gente.
Avendo questo sogno e amando le materie scientifiche, scelsi di frequentare il liceo scientifico.
Qui mi fermo un secondo, e mi rivolgo principalmente a quei ragazzi che magari si trovano davanti ad un bivio e non sanno che strada intraprendere. Ciò che ho imparato io con gli anni è che non devono essere le persone a dirvi cosa fare, non rinunciate a fare quello che desiderate anche se gli altri vi dicono che è troppo difficile per voi; rischiate, buttatevi perché nessuno all'infuori di voi stessi è in grado di sapere se siete portati o meno per una cosa.
Comunque chiudendo questa breve digressione, iniziai a frequentare il liceo. Si, all'inizio lo trovai un po' duro a causa di materie che non avevo mai affrontato ma soprattutto per il fatto che bisognava sviluppare un modo di studiare completamente nuovo.
Dal terzo anno in poi, tutto diventò meno pesante, le materie "nuove" diventarono quotidiane e tutto iniziò a scaturire la sua bellezza.
L'anno più bello fu il quarto; a causa delle riforme dello stato, molti professori se ne andarono, ma arrivarono i "sostituti".
Avete presente la frase: " si chiude una porta e si apre un portone?" Ecco questo fu ciò che in parte successe quell'anno. Infatti molti erano tristi di questi cambiamenti e anche io devo essere sincera, finché non arrivò lui: uno dei nuovi professori, "il portone" .All'inizio ero un po' scettica ma quando iniziò a spiegare filosofia, iniziò a farmi pensare alla mia vita, alle mie scelte non sempre giuste.
Uno degli argomenti che più mi colpì fu lo studio di Sant'Agostino. La bellezza di questo personaggio... Le sue parole risultarono la guida verso la strada giusta. *
Grazie al mio insegnante ma soprattutto grazie a Sant'Agostino, iniziai ad interrogarmi sulla mia vita: che cosa era veramente importante? Io stavo vivendo come i primi anni di Agostino? Mi ero persa in quelle viottole che non portano da nessuna parte?.
In questo stesso periodo, ebbi l'occasione di conoscere un'altra persona importante, un cardiologo: Felice Achilli che voglio ringraziare pubblicamente.
Lui infatti mi aiutò ancora di più ad intraprendere quella strada che Sant'Agostino era stato capace di mostrarmi.
Quel giorno Felice Achilli ci parlò di come era diventato dottore e in parte anche della sua vita personale.
Una delle cose che mi colpì di più fu l'incontro che ebbe durante la sua infanzia con Don Giussani. Lui infatti era stato il primo a fargli vedere una cosa che aveva sotto gli occhi da sempre ma in un altro modo, un po' come per Sant'Agostino.
Un'altra cosa che mi fece capire che Sant'Agostino ne sapeva veramente tanto fu quando disse che lui era diventato quello che era grazie ad INCONTRI. Tutto infatti era partito dall'incontro con Giussani appunto, ma uno degli incontri più importanti fu quello con una bellissima donna, la sua attuale moglie.
È proprio vero come dice Sant'Agostino che dietro un uomo c'è sempre una donna....La quarta fu stupenda a livello culturale ma allo stesso tempo anche molto dura.
Avevo avuto la possibilità di incontrare bellissime persone come il mio professore, il cardiologo e anche uno degli scrittori che più ammiro: Alessandro d'Avenia ( se non l'avete ancora letto, correte a leggere Ciò che inferno non è ).
Quello stesso anno, ebbi anche la possibilità di partecipare ad un concorso sulla letteratura a Firenze che mi permise di vedere in primis la bellissima città a livello artistico ma soprattutto di conoscere meglio Pirandello (uno dei miei scrittori preferiti della letteratura del XX secolo ) grazie soprattutto all'intervento di persone competenti ( tra cui anche lo stesso D'Avenia ).Cito questa esperienza perché mi consentì di capire una cosa importante sugli scrittori in generale e cioè che la parola ha un potenziale assurdo.
Come ho detto, non fu solo rose e fiori anzi, nonostante questi bellissimi momenti, dovetti "lottare" contro il mio corpo, che ogni volta mi mandava segnali di allarme.
Nonostante ciò però, non persi la speranza e grazie alla mia cara mamma, la mia ancora, riuscì a superare anche questa.
S.
* Sant'Agostino viene considerato padre della chiesa oltre che a filosofo, vescovo e teologo. Quest'uomo trascorse la sua adolescenza in modo sregolato e quindi poco virtuoso. Il tutto cambiò quando lesse Cicerone e poi successivamente le Sacre Scritture. Ciò che poi per lui fu significativo fu proprio il rapporto con la madre ( scrive " A lei debbo tutto ciò che sono" ) e i vari incontri tra cui quello con Sant'Ambrogio.
Vi invito a leggere la sua biografia e le Confessioni .
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Le sorprese del destino
ChickLitHo voluto scrivere questa seconda storia perché credo sia quella che più mi appartiene, quella che parla soprattutto della mia storia. Non vi aspettate granché da questo romanzo, non sono una scrittrice ma una persona normale che si limita a raccont...