Capitolo 2 - Louis

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Capitolo 2 - Louis

"Non voglio andarci. Quale parte di non voglio andare non capisci, Harold Edward Styles?'' chiesi a braccia conserte e con un'espressione seria sul volto. Ero seduto sul divano e non ero disposto a muovermi. No.

"Dobbiamo andare, Lou. Non capisco perché sei così difficile a volte, "Harry si lamentò e scosse la testa.

Non volevo andare in una stazione radio e certamente non avevo voglia di fare un colloquio. Ero stanco della gente che chiedeva Ugh, mi faceva infuriare perché tutto quello che volevano chiedere era ''allora, chi è single?''. Io, grazie a tutte quelle fan che non ci permettevano di avere cose belle. Sì, lo sapevo sembravo un bambino viziato, ma non mi importava. Almeno non quel giorno.

Erano passati sette mesi da quando Eleanor mi aveva lasciato e pensavo di averla superata -anche se è stato difficile e non faceva più male anche se avevo ancora questa sensazione di amaro in bocca quando ricordavo di aver passato tutto quel dolore a causa delle nostre fan, le stesse fan che ci hanno giurato di amarci incondizionatamente. Sì, sapevo che non tutti i fan erano gli stessi, c'era una percentuale elevata che era veramente triste e arrabbiata per la mia rottura con Eleonor, ma non potevo dimenticare quello che aveva fatto l'altra parte.

E quel giorno il mio risentimento era ancora tanto.

Avevo letto il gossip che diceva che Eleonor aveva cominciato ad uscire con un altro ragazzo.

No, non ero geloso poichè aveva ricominciato, al contrario, ero felice per lei che aveva trovato un ragazzo che non le facesse male o che non avrebbe ricevuto minacce di morte dai suoi fan. Mi sono sentito male per me, perché potevo andare avanti, ma non l'ho fatto perché anche se ci avevo provato, qualcuno poteva finire per star male come lo era stata lei all'inizio.

Eleonor ed io eravamo rimasti amici. Avevamo parlato qualche volta e per ora le cose non erano così scomode, anche se all'inizio non riuscivo a sentire il suo nome senza soffrire. Dovevo essere grato ai ragazzi che mi avevano aiutato molto a superare il mio mal di cuore. Non sapevo che cosa ne sarebbe stato di me se non li avessi avuti vicino.

"Andiamo, Lou. Dobbiamo farlo, fa parte del nostro lavoro. Se vuoi possiamo dire a George di chiedere che nessuno ci chieda della nostra vita sentimentale" propose Harry ed io aprii solo un occhio per vederlo.

"Ma perché dobbiamo andare alla stazione radio? Pensavo avessimo la giornata libera! " mi lamentai con il ragazzo riccio seduto accanto a me.

"George ci ha chiesto un favore e abbiamo accettato perchè siamo bravi ragazzi e avremo il giorno libero domani ".

"Ma l'hai sentito? Ha accennato qualcosa riguardo un concorso " gemetti ed Harry semplicemente rise di me. Ha riso! Perché si prendeva gioco di me?

"Io non voglio fare parte di un concorso. E se si tratta di qualcosa di simile a 'Esci con un membro dei one direction?" misi in discussione, pregandolo con gli occhi di negare quello che stavo pensando.

"Mi dispiace, Lou. Io non so nulla, ma possiamo sempre rifiutare di farne parte. Sicuramente se ne può parlare prima, giusto? "

Speravo che avesse ragione. Ne avevo avuto abbastanza delle fan che rovinavano le mie relazioni e non volevo che anche il management cercasse di controllare la mia vita sentimentale..

"Va bene, andiamo," alla fine accettai ed Harry mi abbracciò stretto. Sospirai, sperando che non ne uscisse niente di male.

* * *

Eravamo difronte Joy, la ragazza bionda che era anche la presentatrice dello show. Era gentile e molto carina, aveva così tanta energia e anche se in un primo momento non fossi voluto venire perchè ero cupo, lei mi aveva contagiato con il suo entusiasmo. Non era la sola nella stanza, oltre ai ragazzi e George c'era un'altra ragazza, Havi, che se ne stava seduta dietro il vetro nella cabina del DJ. Era timida ed era ovvio che non era a suo agio con la nostra presenza. Anche lei era carina, aveva quest'aura adorabile che la circondava e quando ho visto come Harry stesse flirtando con lei mettendola ancora più a disagio ho dovuto fare qualcosa. Notai che avesse un sorriso adorabile e quando era imbarazzata abbassava lo sguardo rendendo le ciglia molto evidenti. Erano lunghe e scure e rendevano i suoi occhi più luminosi.

Radio Interview -lt- (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora