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La sveglia. 6.30 del mattino.
L'inferno sta per iniziare.
Mi alzo dal letto ovviamente svogliata ed entro in bagno. Ieri ero così stanca che mi sono addormentata senza struccarmi e ora sono un delizioso panda. Tolgo tutto il residuo di trucco di ieri e mi sciacquo la faccia. Ora va meglio. Non ho voglia di truccarmi oggi, metto solo un po' di profumo, faccio una coda disordinata e vado a vestirmi. Oggi ho optato per una felpa lunga fino a metà coscia, calze nere e le mia amate superstar nere.
Non mi va di fare colazione quindi mi specchio un'ultima volta ed esco di casa con la mia borsa piena di libri e le immancabili cuffiette.
Nel tragitto fino alla fermata dell'autobus non faccio a meno di pensare a ieri. É stato orribile, la mia migliore amica mi odia...non posso crederci. Senza che me ne accorga mi scende una lacrima. Meno male che non mi sono truccata o adesso avrei tutto il trucco colato.
E poi Cameron...ah quel tipo è tanto bello quanto dannato! Con quei suoi occhi penetranti e quel sorriso da togliere il fiato...NO! Basta non posso fregarmi di nuovo, ho già avuto un bad boy nella mia vita e non è andata a finire bene.
Si chiamava Trevor, il classico ragazzo bello e cattivo, fumava, beveva, non gli fregava niente di nessuno, me compresa. Ma no mi importava, mi piaceva davvero troppo e a modo suo ricambiava. All'inizio era perfetto ma poi i suoi baci sono diventati schiaffi e con fatica sono riuscita a liberarmi di lui. A volte ci penso e mi vengono i brividi.
Arrivo alla fermata e fortunatamente non vedo Cameron così mi siedo in un posto al fondo e continuo con le mie riflessioni fino a scuola.
Ah la scuola. Che posto di merda. Se qualcuno potesse sentire i miei pensieri si meraviglierebbe di quanto casino ho in testa.
Entro a scuola e mentre mi avvio in classe la maggior parte degli studenti mi saluta. Mi fa piacere, almeno posso unirmi a qualcuno che non sia Michelle.
Davanti alla mia classe vedo Silvia che appena mi vede abbassa la testa.
"Ehi Silvia tutto bene?" Chiedo preoccupata
"Ssi ma tu non dovresti parlarmi qui" dice
"E perché non posso?"
"B-beh tu sei popolare e io una sfigata quindi fino a quando non mi trasf-"
"Taci. Non dirlo mai più. Se proprio vuoi piacerti di più ti posso aiutare ma non dirmi con chi posso o non posso parlare" vedo che si sta preoccupando quindi cerco di addolcire il tono
"Senti, non devi pensare di non essere alla mia altezza, sei davvero carina e anche molto simpatica nonostante la tua timidezza, sei forte okay? Non dar retta a quei coglioni che ti insultano. Sei meglio di loro" detto questo inizio ad entrare in classe
"Ah" dico voltandomi "aspettami all'uscita, oggi si fa shopping"
Alle seconda ora Cameron e Michelle decidono di presentarsi tutti sudati e coi vestiti in disordine. Strano. Magari stavano giocando a carte e si sono spettinati. Sisi dev'essere così.
"Ci scusi prof" dissero in coro. Che carini, sono così intimi che parlano sincronizzati. Quasi quasi gli faccio un applauso.
Okay l'ironia non è il mio forte la devo smettere.
"Sedetevi e che non accada mai più" dice il prof abbastanza scazzato
"Ehi dolcezza" mi dice il belloccio
"Cameron cerca di non parlami per favore, mi fai venire su i nervi"
"Stronza la perfezione"
"Coglione il dannato" rispondo di rimando
Dopo quello che ho detto decide finalmente di zittirsi e giocare col telefono fino alla fine delle lezioni.
All'uscita vedo Silvia che mi aspetta con un mega sorriso.
"Greta! Sono pronta. Trasformami!" Dice tutta entusiasta
"Ti ho già detto che non sono d'accordo su questa cosa?"
"Almeno una ventina di volte ma non importa ti pregoooo"
"Eh va bene" mi aspetta una lunga giornata...

PERFECT GIRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora